nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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921 | 35 | 03/05/2007 | Sebastiano Bonzio |
Assessore Pierantonio Belcaro e p. c. Al Presidente della X Commissione |
08/05/2007 | 07/06/2007 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 13-11-2007 | Leggi |
risposta | 18-10-2007 | Leggi |
Venezia, 3 maggio 2007
nr. ordine 921
n p.g. 35
All'Assessore Pierantonio Belcaro
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della X Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Fontanelle pubbliche: fermare l'inutile spreco d'acqua, adottando misure appropriate alla difesa di una preziosa risorsa naturale.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
autorevoli studi, fondati su riscontri sperimentali e su dati messi a disposizione da Vesta e dallo stesso Comune di Venezia, hanno calcolato che l’acqua erogata dalle circa ottanta fontanelle pubbliche attive in centro storico ammonterebbe annualmente a oltre duecentodieci milioni di litri.
Considerato che
sulla base degli stessi studi, nelle ore comprese tra le 22 della sera e le 6 del mattino la dispersione di acqua, pressoché inutilizzata, ammonterebbe a circa settanta milioni di litri annui.
La dispersione idrica delle fontanelle pubbliche del centro storico potrebbe essere limitata senza sopprimere il servizio semplicemente dotandole di un rubinetto o di dispositivi atti ad erogare l’acqua solo quando necessita.
Le cronache apparse sulla stampa, e segnatamente l’articolo “Fontanelle colabrodo in centro, buttati 210 milioni di litri all’anno” a firma Pierluigi Tamburrini (Il Venezia, pag. 29, 01/05/2007), pongono il dubbio che non vi sia ricircolo nel sistema idrico che alimenta le suddette fontanelle pubbliche.
Considerato inoltre che
L’acqua costituisce un bene comune dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti, ma anche scarso in molte parti del mondo, ed è necessario imparare a rispettarla ed a risparmiarla.
Da un lato economico, sprecare acqua è anche un costo da sostenere.
Sulla necessità si affermare il valore di bene comune dell’acqua, è stata avviata una campagna nazionale di raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione di questo bene fondamentale, proposta che ha tra i suoi cardini la lotta contro il degrado e spreco della risorsa.
Il Comune di Venezia ha avviato un’importante iniziativa di sensibilizzazione di un cospicuo gruppo di famiglie veneziane sui temi del cambiamento degli stili di vita verso modelli maggiormente consapevoli dell’importanza della tutela delle risorse naturali, in primis l’acqua, provvedendo anche alla fornitura gratuita di miscelatori d'aria da installare nei rubinetti di casa per ridurre il consumo d'acqua senza modificare le proprie abitudini.
Tale ultima iniziativa ha dato interessanti risultati sul fronte del risparmio d’acqua, trovando un favorevole consenso tra i cittadini, e che conseguentemente, per incrementare ulteriormente il risparmio d’acqua, VESTA si accinge a fornire a tutti gli utenti un kit di miscelatori d'aria.
Tutto questo premesso e considerato si interpella l’assessore all’Ambiente per sapere se ritiene necessario operare fattivamente, sia direttamente che presso gli assessori ai Lavori Pubblici di Venezia e di Mestre per invitarli ad adottare utili iniziative finalizzate sia all’eliminazione degli sprechi di acqua potabile dovuti all’attuale modalità di erogazione della rete di fontanelle pubbliche, prevedendo che queste eroghino l’acqua solo durante le ore diurne, sia approntando sistemi che permettano l’erogazione solo su richiesta e comunque installando miscelatori d'aria utili a ridurre significativamente i consumi.
Sebastiano Bonzio
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