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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 646

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
646 102 01/12/2006 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente del Consiglio comunale Renato Boraso
07/12/2006 06/01/2007 in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta15-01-2007Leggi

 

Venezia, 1 dicembre 2006
nr. ordine 646
n p.g. 102
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Cantiere ACTV: accertare con urgenza se effettivamente vi sono depositi di amianto a "cielo aperto" a due passi da importanti strutture per l'infanzia.

Tipo di risposta richiesta: in Consiglio

 

Premesso che

Siamo venuti a conoscenza, attraverso una segnalazione pervenutaci, corredata da ampio materiale fotografico recapitato presso il gruppo consiliare, dell’esistenza di una piccola “discarica a cielo aperto”, presumibilmente di amianto, presso il cantiere ACTV di Sant’Elena.

Il suddetto cumulo di rotoloni, in evidente stato di degrado, è privo di una qualsiasi forma di protezione e contenimento, se si esclude un sistema di transennamento, tanto appariscente, quanto inutile.

Considerato che
L’amianto è altamente cancerogeno per inalazione. Infatti l’esposizione, anche a poche fibre di amianto, persistendo all’interno dei polmoni può provocare, anche a distanza di decenni, cancro e malattie respiratorie. In particolare, l’amianto provoca:
• asbestosi: malattia professionale, tipica dei lavoratori esposti per molti anni a estrazione o lavorazione di amianto; fortemente invalidante, causa indurimento del tessuto polmonare con conseguente difficoltà respiratoria cronica e dolore al torace; potrebbe essere sintomo di tumore;
• mesotelioma: la localizzazione più frequente è nella pleura (tessuto polmonare); questo tumore, che è altamente maligno e consente una breve sopravvivenza, si presenta come una complicanza dell’asbestosi.
La diffusa conoscenza dei sopra descritti, gravi, danni per la salute umana provocati dalle fibre d’amianto rende ancor più insostenibile ed ingiustificabile, se si dovesse accertare che il cumulo di materiale è effettivamente di amianto, la situazione esistente presso il cantiere ACTV, azienda di cui il Comune di Venezia detiene una partecipazione di maggioranza, essendo lo stesso, oltre che luogo in cui opera un numero consistente di lavoratori, a pochi passi da aree residenziali densamente popolate e da importanti strutture scolastiche – la scuola per l’infanzia S. Elena (che conta 115 bambini frequentanti) - e ricreative.
Tutto ciò premesso e considerato si interpella il Sindaco:
1. per sapere se corrisponda al vero , e se sia a conoscenza, dell’esistenza presso il cantiere ACTV di Sant’Elena di una piccola “discarica a cielo aperto”, presumibilmente di amianto.
2. e, nella malaugurata ipotesi che quanto sopra corrisponda al vero, affinché riferisca urgentemente sulle modalità con le quali l’Amministrazione intenda operare per individuare le responsabilità che hanno portato al verificarsi di una situazione che mette a repentaglio l’incolumità e la salute di un numero elevato di cittadini, alcuni particolarmente fragili ed indifesi come i bambini delle vicine strutture scolastiche per l’infanzia, e come si intenda operare per mettere in sicurezza l’area e, quindi, per rimuovere i tumuli d’amianto presenti presso il cantiere ACTV di Sant’Elena.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 01-12-2006 ore 00:00
Ultima modifica 01-12-2006
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