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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 560

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
560 88 13/10/2006 Sebastiano Bonzio
 
Assessore
Sandro Simionato
 
e p. c.
Al Presidente della IV Commissione
16/10/2006 15/11/2006 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare31-08-2007Leggi

 

Venezia, 13 ottobre 2006
nr. ordine 560
n p.g. 88
 

All'Assessore Sandro Simionato

e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IV Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Viabilità in via Monte Cervino e in via Indri: come arginare i disagi creati dai cantieri del tram.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che

Il giorno 9 ottobre 2006 sono stati avviati, con l’apertura dei relativi cantieri, i lavori per la realizzazione del lotto C finalizzati alla messa in opera del nuovo tram che congiungerà l’abitato di Favaro Veneto con quello del Centro Storico di Venezia.

In conseguenza dell’avvio dei suddetti interventi, e con una tempistica ad essi contestuale, l’amministrazione, per far fronte alla parziale chiusura al traffico di via S. Donà, ha provveduto a modificare la viabilità realizzando presso via Indri e, successivamente, via Monte Cervino un senso unico di marcia che congiungesse via Altinia con via S. Donà per rendere possibile l’accesso all’importante incrocio con la Strada Statale 14 bis.

Via Monte Cervino, sulla quale si affacciano importanti strutture e servizi educativi, sportivi e ricreativi, e via Indri, strada che si addentra all’interno di un quartiere residenziale densamente abitato, rappresentano, senza i dovuti accorgimenti ed un’organizzazione “svizzera” della tempistica e della logistica in tutte le fasi dell’incantieramento, una soluzione viabilistica incapace di sostenere un traffico di proporzioni importanti come quello che si è venuto a creare, come prevedibile, in seguito alla variazione della viabilità per rendere possibile la realizzazione del lotto C.

Constatato che

Da verifica da me personalmente effettuata, relativamente alla nuova situazione su via Indri e Via Monte Cervino, ed in seguito a molte segnalazioni che sono pervenute per documentare in modo puntuale la situazione, le prime fasi dell’apertura dei cantieri risultano essere state tutt’altro che esenti da lacune, carenze organizzative ed evidenti discrepanze logistiche, anche nella corretta previsione temporale dell’incantieramento, fatto molto grave visto l’importanza estrema dell’opera pubblica di cui stiamo parlando.

La nuova viabilità di via Indri e Via Monte Cervino è stata aperta al transito di automobili ed autobus del servizio di trasporto pubblico di linea ben prima che le stesse vie fossero state messe completamente in sicurezza e che, anzi, si è venuta a creare una situazione paradossale con una strada molto trafficata lungo la quale insistevano almeno quattro cantieri ancora aperti tra i quali pedoni e ciclisti si esibivano in inopportuni slalom arditi.

Questa situazione è stata particolarmente vera per quanto riguarda la nuova pista ciclabile, sulla quale sono tuttora in corso d’opera i necessari lavori di completamento per dotarla della opportuna segnaletica orizzontale e verticale, e che, anzi, a causa del posizionamento di transenne a protezione delle opere in fase di esecuzione, ha presentato tratti di intersezione con la viabilità automobilistica di estremo pericolo per l’incolumità di pedoni e ciclisti.

La nuova viabilità di via Indri e Via Monte Cervino viene percorsa nel nuovo tratto a grandi velocità, peraltro inusuali per le abitudini di un quartiere residenziale, anche in prossimità di strutture scolastiche e sportive con grave rischio per l’incolumità di pedoni e ciclisti;

A seguito dell’apertura della nuova viabilità si è avuto aumento esponenziale del traffico di attraversamento veicolare con conseguente, sensibile, innalzamento dei livelli di smog e di inquinamento acustico.

Come per altro prevedibile da una semplice lettura del cronoprogramma dei lavori per la realizzazione del tram si è venuta a creare una situazione di impazzimento del traffico che si sarebbe potuta evitare attivando un piano straordinario di potenziamento del servizio di trasporto pubblico che lo ponesse come reale ed efficiente alternativa all’utilizzo del mezzo privato, per esempio attraverso l’avviamento di servizi navetta aggiuntivi che colleghino i parcheggi scambiatori presenti nell’area con il centro cittadino. L’amministrazione ha invece preferito procedere ad una semplice operazione di maquillage delle linee esistenti, anzi peggiorando il servizio non provvedendo a predisporre per tempo le tabelle degli orari e dei nuovi percorsi, adeguandole alla nuova situazione di caos della mobilità che si sarebbe venuta a creare invece che creare i presupposti per avviare una strategia tesa alla riduzione dell’utilizzo dell’auto a tutto vantaggio per l’utilizzo del mezzo pubblico.

Tutto ciò premesso e considerato, si interpella l'Assessore alle infrastrutture e viabilità per:

chiedere che riferisca urgentemente in commissione, congiuntamente all'Assessore alla mobilità, circa le modalità attraverso le quali si è addivenuti all’attivazione della nuova viabilità tra via Altinia e via San Donà, con particolare riferimento agli elementi dissonanti segnalati in premessa, e per conoscere come l’amministrazione intenda procedere per modificare l’attuale situazione per ricondurla entro orizzonti di maggior sostenibilità per i residenti;

conoscere se sia intenzione di questa amministrazione attivare le misure necessarie, a cominciare da un maggiore utilizzo della polizia municipale, finalizzate alla prevenzione e repressione di quegli stili di guida, soprattutto l’alta velocità, che risultano incompatibili con un quartiere residenziale come quello attraversato da via Indri e via Monte Cervino;

conoscere se sia intenzione di questa amministrazione, al fine di tutelare la salute dei cittadini, attivare forme di monitoraggio della qualità dell’aria e dei livelli di rumorosità prodotti dall’ingente traffico d’attraversamento che si è riversato sulla nuova viabilità;

conoscere se sia intenzione di questa amministrazione valutare, seppur tardivamente, l’attivazione di forme di potenziamento del servizio di trasporto pubblico per avviare una strategia tesa alla riduzione dell’utilizzo dell’auto, per altro, secondo la filosofia che ha convinto il Comune di Venezia ad impegnarsi nella realizzazione del nuovo tram.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 13-10-2006 ore 00:00
Ultima modifica 13-10-2006
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