nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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459 | 60 | 29/06/2006 | Sebastiano Bonzio |
Sindaco Massimo Cacciari e p. c. Al Presidente della II Commissione |
17/07/2006 | 16/08/2006 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 11-09-2006 | Leggi |
risposta | 19-07-2006 | Leggi |
Venezia, 29 giugno 2006
nr. ordine 459
n p.g. 60
Al Sindaco Massimo Cacciari
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della II Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Quale futuro per la gestione della raccolta differenziata a Venezia?
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso
Che si apprende dalla stampa che a fronte delle difficoltà nella gestire la raccolta differenziata in Centro Storico, segnatamente nel Sestiere di San Marco, VESTA ne starebbe valutando la cessione a una ditta privata “prendendo in seria considerazione“ quella della RO.VE.CO;
Che tale operazione avverrebbe, stando alle notizie su indicate, con un accordo diretto tra VESTA e RO.VE.CO, relegando al campo delle eventualità la più trasparente procedura di evidenza pubblica, preparato da tempo dato che l’Amministratore delegato di questa Società “nei giorni scorsi si è incontrato più volte con l’Amministratore delegato di Vesta”;
Che, tra l’altro, l’articolo apparso sulla stampa, citando l’Amministratore delegato della RO.VE.CO, ipotizza anche altri scenari, ossia che le “trattative potrebbero concludersi anche con ”;
Considerato
Che le notizie succitate, che danno come imminente l’attuazione dell’ipotesi di cessione ai privati – che garantirebbero minori costi - di un importante e qualificato servizio pubblico di VESTA e del suo personale, vengono diffuse nel mentre è in corso una delicata vertenza sindacale e pertanto costituiscono una pesante ed inaccettabile azione di condizionamento delle trattative in corso;
Ritenuto
Che non possa essere scaricata sui lavoratori di VESTA e le loro Organizzazioni sindacali la responsabilità delle difficoltà organizzative e gestionali aziendali, ma vadano verificate le capacità del management;
che sia doveroso che VESTA mantenga in house il servizio di raccolta differenziata e che comunque non si inauguri, con questa operazione una stagione di “spacchettamenti” e affidamento a privati di importanti funzioni aziendali ;
Richiamati
· l’art. 42, comma 1 e comma 2, lettere b), e) e g), del D.Lgs. 267/2000;
· l’art. 5, comma 4, 5 e 6, dello Statuto del Comune di Venezia
· i punti 1), lettera B, e 2 ), lettere A e B, della delibera CC n. 5 del 10/01/2005, “Norme sulla partecipazione del Comune, per tramite dei propri organismi strumentali, in società partecipate e/o consorzi – nomine nelle controllate collegate – Controllo del Consiglio Comunale sulla gestione dei servizi. Indirizzi al Sindaco”;
· l’Ordine del giorno n. 378, collegato alla delibera: "Aggregazione mediante scissione delle società a prevalente capitale pubblico locale VESTA, ACM, ASP, ASVO, CAFC, GEA, IRIS, SPIM con costituzione delle società NES UTILITY e NES PATRIMONIO e mantenimento di società operative territoriali (SOT). Determinazioni...... - Indirizzi per la costruzione del percorso di aggregazione e la riqualificazione di VESTA “ approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 25/11/2004;
Tutto ciò premesso e considerato, si interroga il Sindaco per chiedere:
1. se quanto trapela dalle notizie di stampa corrisponde al vero e in particolare se:
1.1. sono al vaglio da parte di VESTA ipotesi di cessione ai privati di attività o segmenti di attività gestite da VESTA;
1.2. queste ipotesi di cessione vedono come ditta destinataria la RO.VE.CO;
1.3. tale cessione avverrà senza una doverosa e trasparente procedura di evidenza pubblica;
1.4. nel caso non si dovesse pervenire alla cessione di attività , si ipotizza “un intreccio societario” tra VESTA e RO.VE.CO;
In caso affermativo, nel reclamare per l’immediata sospensione di ogni ulteriore attività in merito da parte di VESTA, si chiede di conoscere:
2. i motivi per i quali le ipotesi di cessione delle attività di VESTA non sono state portate all’attenzione del Consiglio Comunale;
3. se il management di Vesta sta agendo autonomamente, al di fuori del necessario mandato del Comune di Venezia, o, viceversa, se l’Amministrazione comunale gli ha dato degli indirizzi affinché operasse in tal senso, in tale caso si chiede anche che siano fornite ai Consiglieri comunali tutte le informazioni, documentazioni e atti al riguardo.
Sebastiano Bonzio
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