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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 425

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
425 49 26/05/2006 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente della III Commissione
01/06/2006 01/07/2006 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare03-09-2007Leggi

 

Venezia, 26 maggio 2006
nr. ordine 425
n p.g. 49
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della III Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: No alla vendita del Monoblocco e della piscina per la talassoterapia dell'ex Ospedale al Mare.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che:

- nella delibera regionale n. 1602, del 20 maggio 2003, avente per oggetto il parere di congruità sul provvedimento dell’azienda Ulss 12 di attuazione della delibera 3223, per l'Ospedale al Mare Lido si stabilisce che "tutte le attività del Centro Sanitario Polifunzionale verranno concentrate nel Padiglione Rossi adeguatamente ristrutturato. Il progetto del primo stralcio, che lascia inalterata l’ala comprendente la piscina, è stato approvato dalla Commissione Tecnica regionale”;

- nel Protocollo d’intesa, del 12 gennaio 2006, regolante le modalità di attuazione degli interventi nell’area dell’ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia tra Regione Veneto, Comune di Venezia e Azienda Ulss 12 Veneziana, all’articolo 3 si stabilisce che “Le parti fin da ora concordano che per assicurare un’effettiva valorizzazione delle aree in oggetto del presente accordo sarà prevista una gamma di possibili destinazioni d’uso con la prevalenza di quella turistico – ricettiva e residenziale, ferma restando la garanzia dello sviluppo quantitativo e qualitativo dei servizi sanitari esistenti, come affermato in precedenza”.


Preso atto che:

- il Sindaco, nel suo discorso di insediamento, ha affermato che “Tra i molti problemi di interesse delle politiche sociali, alcuni sono di particolare rilievo anche perché interessano la totalità o fasce rilevanti di popolazione.
La sanità è certamente problema di tutti. Nel ribadire l'universalità del diritto alla salute e all’assistenza, diritto garantito dalla centralità del servizio pubblico e dalla responsabilità pubblica della programmazione, insisto sul ruolo centrale del Comune nel conoscere e interpretare i bisogni e gli interessi dei cittadini, ruolo da rivendicare e tutelare nei confronti dell'Azienda Sanitaria e della Regione, ruolo attivo e costante di proposta e verifica della programmazione e attuazione delle scelte di politica sanitaria.
L'impianto del modello socio-sanitario veneto veniva considerato uno dei più efficienti anche nel rapporto spesa-qualità dei servizi erogati. Le politiche della Giunta regionale di centro destra, in combinato disposto con le politiche del Governo Berlusconi, hanno in questi anni lentamente depotenziato il sistema pubblico e incentivato forme di privatizzazione. L’Azienda Ulss 12 veneziana ha visto un notevole ridimensionamento con tagli di posti letto e la trasformazione dell'Ospedale al Mare in centro sanitario polifunzionale.
A questo non ha corrisposto una programmazione socio-sanitaria che partendo dalla situazione epidemiologica, anagrafica e territoriale (centro storico e isole} individuasse i bisogni della popolazione traducendoli conseguentemente in servizi e strutture territoriali. Per l'Ospedale civile di Venezia, dove la ristrutturazione sta producendo notevoli disagi ai pazienti e agli operatori sanitari, con l’accorpamento dei reparti e con la ormai cronica mancanza di personale, si teme un ulteriore ridimensionamento che sarebbe disastroso per i bisogni dei cittadini del centro storico e delle isole. All'Umberto I° di Mestre, in attesa del nuovo ospedale che dovrebbe essere ultimato nel 2007, si registrano ogni giorno nuovi disagi, con forti prese di posizione del personale che non riesce a garantire la qualità del lavoro svolto. Altre strutture non esistono sul territorio; i famosi ospedali di Comunità promessi dalla Regione hanno visto solo l'attivazione di 20 posti letto nella struttura privata del San Camillo al Lido di Venezia, posti letto che con nuova delibera regionale diventano ospedalieri a pagamento.
Su questo terreno l’Amministrazione comunale metterà in campo tutti gli strumenti per aprire una vertenza con la Regione a tutela della salute dei propri cittadini.”

Nel rilevare che:

- l'azione del Sindaco, supportato dalla sua maggioranza, anziché contrastare l’azione di depotenziamento, ridimensionamento e svendita ai privati della sanità pubblica veneziana da lui stesso denunciata, nei fatti la sta attivamente promuovendo, favorendo un approccio da parte dell’ Azienda Ulss 12 che appare essere meramente speculativo, prima sull’Umberto I°, a Mestre, dove è stata ridotta dal 30 al 10 per cento la quota destinata alla residenza convenzionata, poi, con i suoi silenzi e le tante ambiguità, avvallando di fatto un uso spregiudicato dello strumento del project financing per quanto riguarda la realizzazione del nuovo ospedale di Mestre e l’abbattimento e riedificazione del Padiglione Jona, ora all’ex Ospedale al Mare del Lido di Venezia, assecondando la posizione che, chinandosi agli interessi del privato, svende su due fronti:
o da un lato su quello immobiliare, alienando anche monoblocco e piscina per la talassoterapia “se i nuovi acquirenti lo dovessero ritenere commercialmente più interessante”;
o dall’altro su quello della privatizzazione dei servizi sanitari, con la cessione (declinata da Padoan in termini di “spostamento”) di quanto resta di sanità pubblica al Lido a strutture private presenti nell’isola.


Tutto ciò premesso e considerato, si interpella il Sindaco per:

1) invitarlo ad intervenire presso l’Ulss 12 veneziana affinché siano rispettate le disposizioni della Delibera 1602 del 2003 impedendo la vendita del Padiglione Rossi e della piscina d’acqua marina;

2) chiedere di bloccare le operazioni di vendita dell’area dell’ex Ospedale al Mare finché non venga fatta piena chiarezza su un’operazione che vede utilizzare risorse che dovrebbero essere destinate per lo sviluppo dei servizi e del sistema sanitario per altri scopi;

3) affinché riferisca in merito in un specifica riunione della Commissione consiliare III, alla quale sia convocato anche il Direttore Generale dell’Azienda Ulss 12 Veneziana.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 26-05-2006 ore 00:00
Ultima modifica 26-05-2006
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