nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1824 | 70 | 30/09/2009 | Giuseppe Caccia |
Sindaco Massimo Cacciari e p. c. Al Presidente della X Commissione |
08/10/2009 | 07/11/2009 | in Commissione |
Venezia, 30 settembre 2009
nr. ordine 1824
n p.g. 70
Al Sindaco Massimo Cacciari
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della X Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: VOGLIONO PORTARE A PORTO MARGHERA I VELENI DI TUTTA ITALIA: FERMIAMOLI!
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Interpellanza urgente a risposta scritta
Si istruisca e si voti al più presto il parere negativo del Comune alla VIA per un impianto di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi previsto nell’area exPA2/4 del Petrolchimico
Il sottoscritto Consigliere comunale,
premesso che, in data 30 agosto 2009, è stato regolarmente pubblicato l’avviso di avvio della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale di livello regionale del Progetto definitivo per la realizzazione di un “Impianto di stoccaggio rifiuti speciali liquidi e solidi, pericolosi e non pericolosi” da collocare nell’area ex-PA2/4 del Petrolchimico di Porto Marghera, da parte della società proponente S.T.E. – Servizi Tecnologici per l’Ecologia S.r.l. con sede in Venezia Malcontenta, via della Chimica, 4;
che, sulla base della normativa vigente, il Comune di Venezia ha la facoltà di esprimere su tale Progetto il proprio parere entro sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero entro il prossimo 30 ottobre 2009, e che allo scrivente non risulta sia stata finora istruita, dai competenti Uffici dell’Amministrazione, alcuna pratica per l’espressione del parere che deve essere poi portato alla deliberazione della Giunta e alla votazione del Consiglio comunale;
visto che, da un primo esame dei documenti allegati al Progetto, risulta che si prevede una capacità massima di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di 1.530 tonnellate di liquidi e 250 tonnellate di solidi e la movimentazione annua di 75.000 tonnellate di liquidi e 25.000 tonnellate di solidi, destinate, in parte minore, ad essere smaltite in discariche specializzate (non presenti nel territorio regionale del Veneto) e, in gran parte, ad essere bruciate nell’inceneritore SG31, che si trova anch’esso all’interno del perimetro del Petrolchimico, attualmente di proprietà della società consortile S.P.M. e in attesa di essere acquistato da S.I.F.A., società controllata dalla Regione Veneto;
che, inoltre, sempre dalla documentazione allegata, risulta che la S.T.E. S.r.l. si propone di stoccare e smaltire a Porto Marghera un lungo elenco (ben otto pagine di specificazione) di rifiuti tossici e nocivi, di sostanze altamente velenose, cancerogene e teratogene, provenienti dai cicli industriali pericolosi di tutta Italia;
considerato che l’art. 25 delle NTA del Piano Regolatore Generale – Variante per Porto Marghera, adottata con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 258 del 27-28.11.1995 e approvata con DGRV n. 350 del 9.2.1999, prevede nell’area interessata al Progetto, classificata come Zona industriale portuale di completamento D1.1°, destinazioni quali: “[…] impianti tecnologici (…, di raccolta e di trattamento dei rifiuti da parte di enti pubblici ovvero – se relativi ai soli rifiuti prodotti dalla propria attività in sito - da parte di soggetti privati); […]” e che, pertanto, vieta esplicitamente la localizzazione e la gestione di impianti di trattamento rifiuti prodotti fuori dal sito di Porto Marghera, da parte di privati;
considerato, inoltre, che tale attività comporterebbe una ridottissima ricaduta occupazionale, con non più di otto – dieci nuovi addetti per l’impianto previsto dal Progetto;
considerato, poi, che la movimentazione di tali ingenti quantità di rifiuti tossici e nocivi comporterebbe invece un significativo incremento del traffico di mezzi pesanti su gomma (almeno 16.000 autobotti in più all’anno), con tutti i gravi rischi connessi, all’interno di centri densamente abitati e su di una viabilità già fragile e compromessa;
considerato, infine, che insediare a Porto Marghera un’attività di stoccaggio e smaltimento di rifiuti pericolosi, tossici e nocivi significherebbe un inquietante ritorno al passato, in aperto contrasto con la linea della riconversione del polo produttivo, attraverso la bonifica delle aree inquinate, l’insediamento di attività industriali innovative e pulite, con il parallelo rafforzamento delle funzioni logistiche e portuali e la riqualificazione dell’intera area; e che, anzi, lo sviluppo di attività sostenibili ed ecocompatibili potrebbe essere ulteriormente scoraggiato, con pesanti ricadute occupazionali nella presente già grave situazione di crisi;
rilevato, in conclusione, che tra i soci e le cariche sociali della proponente il Progetto S.T.E. S.r.l. figurano, oltre ad una società di diritto lussemburghese, i signori Salvatore Provenzano, Gianfranco Jeroncich, Ernst Benno Friedrich Bartsch, Danilo Bustreo e Stefano Gavioli; e che quest’ultimo è il maggiore responsabile della chiusura di un’attività produttiva, ecologicamente pulita ed economicamente sana, come quella della SIRMA, conclusasi con il licenziamento di tutti i lavoratori per finalità esclusivamente speculative;
CHIEDE
che sia, al più presto e comunque entro il termine di legge del 30 ottobre p.v., istruita e completata la pratica relativa all’espressione di parere NEGATIVO del Comune di Venezia nella procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale di livello regionale del Progetto definitivo per la realizzazione di un “Impianto di stoccaggio rifiuti speciali liquidi e solidi, pericolosi e non pericolosi” da collocare nell’area ex-PA2/4 del Petrolchimico di Porto Marghera, da parte della società proponente S.T.E. – Servizi Tecnologici per l’Ecologia S.r.l. con sede in Venezia Malcontenta, via della Chimica, 4.
Giuseppe Caccia
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