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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 1729

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1729 43 27/05/2009 Sebastiano Bonzio
 
Assessore
Sandro Simionato
 
e p. c.
Alla Presidente della III Commissione
08/06/2009 08/07/2009 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare08-04-2010Leggi

 

Venezia, 27 maggio 2009
nr. ordine 1729
n p.g. 43
 

All'Assessore Sandro Simionato


e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Alla Presidente della III Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Erogazione del minimo vitale e dei contributi straordinari: tarare il servizio sulle concrete necessità del territorio e dei cittadini in difficoltà economica che sono costretti a farvi ricorso.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che


L’Amministrazione comunale , per tramite delle Municipalità, per alleviare situazioni di disagio sociale di singoli o famiglie a derivanti condizioni economiche precarie eroga dei contributi denominati “minimo vitale”;


Con il Piano esecutivo di gestione 2009, approvato con delibera G.C. n. 33 del 12/02/2009, in attuazione di quanto previsto dal Bilancio di Previsione 2009, sono stati stanziati i seguenti fondi per il “minimo vitale” e contributi economici straordinari:

 

Municipalità di Chirignago – Zelarino € 215.000 (€ 175.000 per minimo vitale e € 40.000 per contributi straordinari)

Municipalità di Favaro Veneto € 160.000 (€ 90.000 per minimo vitale e € 70.000 per contributi straordinari)

Municipalità di Lido – Pellestrina € 59.000

Municipalità di Marghera € 254.500

Municipalità di Mestre – Carpenedo € 489.500

Municipalità di Venezia – Murano -Burano € 406.000 (ai quali si aggiungono € 19.000 per situazioni di disagio)

Considerato che

 

Sono pervenute all’interpellante numerose segnalazioni da parte di cittadini residenti in diverse parti del Comune che evidenziano una complessiva problematicità da parte delle strutture preposte all’erogazione del minimo vitale e ei contributi straordinari.

 

In particolare risulterebbero delle inadeguatezze sia in riferimento al quantum che dei tempi nei quali questo viene erogato, così che lo strumento non permetterebbe di fare fronte alle situazioni disagio economico in tempi tempestivi e con mezzi appropriati.

 

In alcuni casi sembra esservi un vero e proprio difetto organizzativo, per il quale gli uffici rinviano la data della verifica delle domande presentate,che determina un ulteriore aggravio economico anzitutto per i cittadini che si rivolgono alla struttura che poi si riversa sull’Amministrazione, qualora questa eroghi il contributo (ad esempio quando vanno in scadenza i termini di pagamento delle utenze domestiche con conseguente applicazione da parte del Gestore degli interessi di mora).

 

Considerato inoltre che

 

Le condizioni di disagio sociale sono ampiamente confermate da diversi studi, in particolare dai rapporti dell’ISTAT , l’ultimo dei quali , presentato oggi 26 maggio 2009, denuncia che :
1) più di una famiglia italiana su cinque (il 22,2% del totale) ha difficoltà economiche di vario grado;
2) una persona su 5 è a rischio di vulnerabilità economica;
3) oltre 5,3 milioni di famiglie non possono affrontare spese impreviste, comprare cibo e vestiti o pagare bollette;
4) in particolare, circa 2 milioni e mezzo di famiglie (10,4% del totale) segnalano “difficoltà economiche più o meno gravi” e la maggioranza di queste famiglie si è trovata “almeno una volta nel corso dell'anno senza soldi per pagare le spese alimentari, i vestiti, le spese mediche e i trasporti”.

Il rapporto ISTAT conferma il già tristemente noto primato per il quale “L'Italia è uno dei paesi europei con la maggiore diffusione di situazioni di reddito relativamente basso”.

 

Ritenuto che

 

Il minimo vitale, così come i contributi straordinari, costituisca uno strumento indispensabile per dare risposte, che devono avere in primis la caratteristica della tempestività, ai cittadini in difficoltà economiche, ancor più in questa fase di forte e perdurante crisi economica, che ha esteso gli ambiti sociali del disagio economico (licenziamenti, mancarti rinnovi contrattuali dei lavoratori a tempo determinato o con contratto atipico, mancate nuove assunzioni, bassi salari) e, al contempo, ne ha aggravato le condizioni a causa dell’aumento del costo della vita (in particolare le tariffe energetiche che restano alte nonostante il calo del prezzo del petrolio).

 

Tutto ciò premesso e considerato, si interpella l’Assessore ai Servizi Sociali per conoscere:


1) Per ogni Municipalità, l’entità delle domande per minimo vitale e per contributo straordinario pervenute alle diverse Municipalità, la quantità di fondi erogata da ogni Municipalità, la quantità dei fondi residui, la quantità delle domande ancora non evase , la programmazione delle date nelle quali si sono riunite o si riuniranno le commissioni municipali preposte alla verifica delle domande e la conseguente concessione del contributo, il tempo medio intercorrente tra la presentazione della domanda e l’erogazione del contributo, la tipologia di necessità economiche per le quali viene presentata domanda di contributo.

 

2) quante e quali risorse umane sono assegnate alle strutture del decentramento nell’ambito specifico funzioni connesse all’erogazione del minimo vitale e dei contributi straordinari e, nel caso non vi sia , come sembra, congruenza tra le risorse umane effettivamente disponibili e le concrete necessità espresse da ogni specifico territorio municipale, in considerazione della diversa numerosità della popolazione e della composizione sociale residente nelle Municipalità, quali azioni intende promuovere per dotare le Municipalità del personale che queste necessitano per operare nel rispetto della centralità del cittadino;

 

3) Se a fronte delle domande fino ad oggi pervenute, i fondi messi a Bilancio 2009 per il minimo vitale e i contributi straordinari siano da ritenersi sufficienti a coprire l’intero fabbisogno annuale, ovvero ritenga necessario provvedere fin da subito affinché già nel prossimo assestamento di bilancio si incrementino i fondi , anche in considerazione dell’aggravarsi complessivo della condizione economica sia delle fasce deboli della popolazione che di quelle operaie e impiegatizie, a causa della crisi economica attuale.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 27-05-2009 ore 14:21
Ultima modifica 27-05-2009 ore 14:21
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