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Gruppo Misto - Interpellanza nr. d'ordine 1676

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1676 29 01/04/2009 Giacomo Guzzo
 
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente del Consiglio comunale Renato Boraso
02/04/2009 02/05/2009 in Consiglio

 

 

Venezia, 1 aprile 2009
nr. ordine 1676
n p.g. 29
 

Al Sindaco Massimo Cacciari


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Situazione dell’Ospedale Civile di Venezia

Tipo di risposta richiesta: in Consiglio

 

Premesso

Che per poter garantire alla società che ha in concessione i servizi sanitari dell’Ospedale di Mestre, di rientrare nei costi di investimento, la Ulss 12 Veneziana deve necessariamente coprire quotidianamente tutti i 680 posti letto disponibili (compreso le 54 unità a pagamento), i 25 posti di dialisi e le 20 culle e richiamare il maggior numero possibile di utenti negli ambulatori ospedalieri, in particolare quelli di diagnostica strumentale.

Che da tempo la stampa locale sta mettendo in evidenza tagli di posti letto, soppressioni di specialità, spostamento di reparti da Venezia a Mestre (segno evidente dell’irresponsabile del progressivo smantellamento delle strutture e dei servizi dell’Ospedale di Venezia), doppi incarichi a primari e a dirigenti sanitari, che contribuiscono a depauperare l’Ospedale di Venezia con il risultato finale di penalizzare ancora di più la popolazione del centro storico ed isole

Che il perdurare degli accorpamenti di reparti nell’Ospedale di Venezia con conseguente confusione di ruoli e funzioni, che spesso determinano difficoltà ad individuare quali siano i posti letto disponibili per le singole specialità di ricovero, possono causare possibili ed inevitabile ricadute sulla qualità dell’ assistenza offerta agli assistiti.

Che le decisioni irrazionali che da tempo sta assumendo la Direzione Generale della Azienda, con la logica del “tagliare per risparmiare” non solo depaupera l’Ospedale del centro storico, ma non tiene conto delle caratteristiche peculiari per le emergenze anche quelle legate al turismo, che potrebbero rendere responsabili anche il personale sanitario, vincolato ad una organizzazione largamente deficitaria e porre difficoltà alla popolazione del centro storico ed isole ad usufruire le dovute prestazioni sanitarie.

Atteso

Che il Consiglio Regionale sta definendo il nuovo Piano Socio Sanitario Regionale per il triennio 2007 - 2009 contenente anche la riorganizzazione della rete ospedaliera, con la quale sono previsti ulteriori tagli di posti letto, non ancora ben definiti, che auspichiamo, non accentueranno ancora di più gli squilibri tra pubblico e privato a danno del primo.

Che le indicazioni della vigente legge sanitaria regionale, ove non la si voglia ritenere una irrazionale previsione del legislatore regionale, rispondono, per quanto attiene Venezia, alle reali esigenze della popolazione del centro storico ed isole.

Che in questa fase di elaborazione del Piano Sanitario Regionale si rende necessaria la presenza della Conferenza dei Sindaci, cui il Sindaco di Venezia ne è il Presidente, con proposte atte a tutelare le priorità assistenziali dell’area veneziana, in particolare, stante la specificità e peculiarità del suo territorio, quella di Venezia centro storico e isole.

Considerato

Che il persistere di una carente programmazione nell’ambito degli Ospedali da parte della Azienda dell’offerta assistenziale e la incalzante richiesta ai medici di ridurre la spesa a danno delle necessità assistenziali, mortifica le professionalità dei singoli operatori sanitari che, nell’esclusivo interesse degli ammalati, spesso svolgono compiti impropri, sottraendo in tale modo tempi di assistenza diretta ai degenti, disattendendo, così, la funzione assistenziale dell’intera struttura ospedaliera, il cui compito primario è quello di fare fronte all’emergenza urgenza.

Che in questo insufficiente quadro di programmazione sanitaria la Direzione Generale della Ulss Veneziana, sta intraprendendo una attività di sostanziale depauperamento dell’Ospedale di Venezia che non lascia presagire nulla di buono in ordine al mantenimento di una seria risposta sanitaria alle richieste della cittadinanza, con la soppressione (ma attendiamo altre sorprese) con decorrenza Aprile-Maggio, dei seguenti posti letto e specialità all’Ospedale Civile di Venezia:

1. la soppressione di 4 letti di Pneumologia, da trasformare in 4 posti letto di Geriatria
2. la soppressione di 4 letti di Ematologia, da trasformare in 4 posti letto di oncologia
3. la soppressione della guardia notturna di Otorinolaringoiatria (senza individuare alcun presidio alternativo)
4. la soppressione della pronta disponibilità di gastroenterologia.

Rilevato

Che la soppressione dei posti letto delle specialità di Pneumologia e di Ematologia, da sempre esistenti ed indispensabili nel presidio ospedaliero che storicamente ha avuto un ruolo centrale per la sanità della zona, non solo è illegittimo perché viola la legge regionale di approvazione del Piano Sanitario Regionale, ma potrebbe creare una interruzione sostanziale di pubblico servizio ovvero di servizi di pubblica necessità, con evidente disagio alla utenza del centro storico ed isole, in considerazione anche delle difficoltà di mobilità esistente tra Venezia e Mestre o altre località limitrofi.

Che la soppressione della pronta disponibilità di gastroenterologia (attivata anni fa a seguito di un decesso verosimilmente evitabile), potrebbe mettere a repentaglio la vita dell’ammalato in presenza di una emorragia digestiva se non si interviene prontamente e con urgenza ad effettuare una gastroscopia, spesso decisiva in senso diagnostico e terapeutico. Paragonare, come intende fare la Direzione Generale della Azienda, la pronta disponibilità con il trasporto dell’ammalato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Venezia o, se ricoverato, dai reparti, all’Ospedale di Mestre per essere visitato dal gastroenterologo ed eventualmente essere sottoposto a gastroscopia, potrebbe rivelarsi un intervento non appropriato per la tutela della salute dell’ammalato, in considerazione sia del tempo perduto per il trasporto da Ospedale ad Ospedale, sia per le particolari condizioni del trasporto stesso (lancia e autoambulanza).

Ritenuto

Urgente e necessario un intervento del Sindaco in qualità di Autorità Sanitaria Locale, di Autorità di Governo e di Autorità di vertice dell’Amministrazione comunale, presso la Direzione Generale della Ulss 12 Venezia, ma ancor prima, presso la Regione del Veneto, a cui compete gli atti di indirizzo, di programmazione e di controllo, affinché non venga dato seguito alle annunciate soppressioni di specialità e di posti letto all’Ospedale civile di Venezia, ciò nelle more della definitiva approvazione, da parte del Consiglio Regionale del Veneto, del Piano Socio Sanitario per il triennio 2007 – 2009.

Il sottoscritto Consigliere

Interroga Il Signor Sindaco, per sapere:

A) se corrisponde al vero che la Direzione Generale della Azienda Sanitaria veneziana intende sopprimere, con decorrenza dai prossimi mesi di Aprile/Maggio, i seguenti posti letto e specialità:

1. la soppressione di 4 letti di Pneumologia, da trasformare in 4 posti letto di Geriatria
2. la soppressione di 4 letti di Ematologia, da trasformare in 4 posti letto di oncologia
3. la soppressione della guardia notturna di Otorinolaringoiatria (senza individuare alcun presidio alternativo)
4. la soppressione della pronta disponibilità di gastroenterologia.

B) perché, anche in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, non è stata informata sulle iniziative che intende porre in essere la Direzione Generale della Azienda Sanitaria veneziana.

C) se sia legittimo che con meri provvedimenti amministrativi della Direzione Generale o della Direzione Sanitaria, si deroghi alle previsioni di una legge regionale, peraltro in fase di modificazione.

D) se sia legittimo privare la cittadinanza del centro storico e delle isole, che da sempre hanno usufruito di dette specialità, della risposta sanitaria ritenuta necessaria anche dalla legge sanitaria regionale.

E) quali provvedimenti intendere assumere affinché si faccia chiarezza sui tagli e sulle soppressioni che da tempo vengono effettuati all’Ospedale di Venezia, verosimilmente pericolosi, che depauperano l’Ospedale e che sicuramente determineranno notevoli disagi agli utenti privandoli di interventi necessari e spesso urgenti.

 

Giacomo Guzzo

 
 
Pubblicata il 01-04-2009 ore 13:28
Ultima modifica 01-04-2009 ore 13:28
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