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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 1453

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1453 70 11/08/2008 Sebastiano Bonzio
 
Assessora
Anna Maria Giannuzzi Miraglia
 
e p. c.
Al Presidente della XI Commissione
21/08/2008 20/09/2008 in Commissione

 

 

Venezia, 11 agosto 2008
nr. ordine 1453
n p.g. 70
 

All'Assessore Anna Maria Giannuzzi Miraglia

e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della XI Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Asili nido. L’aumento delle rette è un ulteriore ostacolo all’accesso al servizio che, sommandosi all’insufficienza delle strutture pubbliche, crea nuovi disagi sociali, in particolare per le donne.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che
Il Sindaco e l’Assessora alle Politiche educative preannunciano, sulla stampa locale, l’aumento delle rette degli asili nido comunali per il prossimo anno scolastico 2008-2009, portando a sostegno di tale scelta tre argomenti:
1) la necessità di mantenere alto il livello dell’offerta;
2) il fatto che , dopotutto, come evidenziato un’interessante inchiesta dell’associazione Cittadinanzattiva, le tariffe oggi in vigore nel Comune di Venezia sarebbero tra le più basse nel Veneto;
3) la necessità di sostenere dei costi, non meglio specificati, collegati alla realizzazione dei nuovi asili, uno al Lido e due a Mestre;

Ritenuto
Del tutto condivisibile la scelta di mantenere alto il livello dell’offerta comunale, intendendo in particolare che deve essere obiettivo fondamentale delle politiche educative non apportare modifiche al rapporto insegnati/alunni ed investire con continuità nella formazione del personale docente e nel reperimento degli ausili didattici necessari;

Ritenute
del tutto insostenibili le altre motivazioni che renderebbero ineluttabili gli aumenti, in quanto:
• le rette, per quanto basse, incidono significativamente sulla spesa delle famiglie, in media per il 10% secondo la ricerca dell’associazione Cittadinanzattiva citata dall’Assessora;
• il confronto non deve essere effettuato, ad hoc, con le sole realtà dei capoluoghi veneti, perché hanno rette più elevate, creando il mito secondo cui Venezia avrebbe le rette “più basse d’Italia”, come asserisce il Sindaco, ma confrontandole con quelle di altri comuni italiani che, pur offrendo servizi per l’infanzia paragonabili in qualità e diffusione a quelli erogati dal Comune di Venezia, propongono rette meno onerose (per esempio Roma, con 146 €, o Ferrara, con 199 €, contro i 209€ di Venezia);
• l’eventualità, più su smentita, di una primazia veneziana sul fronte delle tariffe più basse per il servizio degli asili nido dovrebbe costituire un punto di merito da mantenere e, se del caso, da rafforzare abbassando ulteriormente i costi a carico delle famiglie, ma non una malcelata scusa per giustificare futuri aumenti (ad esempio il Comune di Mantova ha abbassato le rette dell’uno per cento, dando un segnale in controtendenza);
• è impensabile “scaricare” sull’utenza eventuali maggiori costi dovuti alla realizzazione di nuovi asili nido sul territorio comunale.

Considerato che
i preannunciati aumenti delle rette degli asili nido comunali dovrebbero assestarsi sull’ordine del 2%, secondo quanto riportato dalla stampa, e che questi non possono che essere definiti preoccupanti, parafrasando quanto riportato nella presentazione dell’indagine sugli asili nido dell’associazione Cittadinanzattiva (“Tariffe in crescita. Preoccupa l'incremento medio delle tariffe +1,8%”).

Fermo restando
Il giudizio assolutamente negativo sulle politiche di federalismo fiscale alla rovescia del governo centrale di centrodestra per i suoi effetti nefasti sui bilanci comunali, infatti con l’abolizione dell’ICI è stata tagliata un’importantissima fonte di finanziamento utilizzata dagli enti locali per fornire servizi;

Che l’aumento delle rette determina un ostacolo all’accesso al servizio e questo, sommandosi all’insufficienza dell’offerta, causa “una serie di ripercussioni sociali”. In particolare viene penalizzato il diritto al lavoro che “ancora oggi non è pienamente tutelato soprattutto per tante donne che faticano a farsi largo nel mercato del lavoro versando in condizioni di costante precarietà”, come recita il rapporto di Cittadinanzattiva.

Tutto ciò premesso e considerato, si interpella l’Assessora alle Politiche educative per sapere:
1. se effettivamente il Comune di Venezia si appresta ad aumentare le rette degli asili nido e, se sì, in che percentuale e con quale distribuzione dispetto ai scaglioni di reddito oggi vigenti per la determinazione delle tariffe agevolate;
2. quali sono le reali motivazioni che inducono l’amministrazione comunale a prevedere un aumento delle rette degli asili nido;
3. quali linee programmatiche intende perseguire per il 2009 , di concerto con l’assessore al Bilancio, al fine di garantire una elevata offerta qualitativa nei servizi per l’infanzia, una maggiore copertura della domanda tramite l’estensione territoriale del servizio pubblico, anche per sostenere il diritto al lavoro e alle pari opportunità di molte donne, senza gravare con maggiori costi i già provati bilanci familiari.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 11-08-2008 ore 00:00
Ultima modifica 11-08-2008
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