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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 1241

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1241 17 01/02/2008 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente della III Commissione
11/02/2008 12/03/2008 in Commissione

 

 

Venezia, 1 febbraio 2008
nr. ordine 1241
n p.g. 17
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della III Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Il Sindaco fermi lo smantellamento dei servizi di ostetricia all’Ospedale Civile di Venezia e intervenga per garantire alle donne del Centro Storico i fondamentali servizi di supporto alla gravidanza.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che
È crescente la disapprovazione tra i residenti nel Centro Storico per la disattenzione dimostrata verso le politiche riguardanti le giovani coppie che decidono eroicamente di restare a Venezia;

Ad accrescere il senso di sconforto dei cittadini veneziani contribuisce il silenzio accondiscendente dell'Amministrazione comunale rispetto all’impoverimento dei servizi erogati dalla sanità pubblica, ultimi (in senso cronologico) quelli di assistenza al parto forniti dall’Ospedale Civile di Venezia, contribuendo al depauperamento delle funzioni essenziali che permettono di definire un luogo abitato come città;

Nello specifico, la drastica riduzione dei servizi sanitari rivolti alle gestanti, oltre che essere un attacco ai diritti delle donne, assume anche un forte carattere simbolico: è l’emblema di un’Amministrazione che si distingue nel mettere in atto scelte politiche che incrementano l’esodo dalla Città Storica (l’incapacità di governare il fenomeno turistico sempre più di rapina, fornire adeguati servizi di trasporto pubblico ai residenti, contrastare i fenomeni di speculazione immobiliare).

Considerato che
Viene segnalato che, a fronte di semplici richieste di informazioni, da parte della struttura preposta spesso segue l'incertezza più assoluta nel dare delle risposte su quali siano i servizi di assistenza al parto offerti dall’Ospedale Civile di Venezia;

Risulta infatti impossibile avere risposte a fronte di semplicissime richieste quali:
• quante e quali siano le sale parto;
• quante siano in ristrutturazione e in che tempi saranno rese agibili;
• se sia possibile l’assistenza al parto da parte dei futuri papà;
• se sia garantito il servizio di anestesia;

Constatato che
I monitoraggi di fine gravidanza, attualmente, sono effettuati solo a Mestre: notizia sconcertante, che ben si colloca in un quadro di assoluta e gravissima carenza di servizi fondamentali a favore delle donne.

Per sopperire a tale carenza le gestanti fanno comprensibilmente ricorso, sembra su stesso consiglio medico, al Pronto Soccorso che, conseguentemente, viene caricato di attività che dovrebbero essere gestite ordinariamente dal reparto.

Ad aggravare la già precaria situazione dei servizi offerti contribuisce anche la carenza di personale medico e paramedico.

Ritenuto che
Tale situazione sia deprecabile in quanto, assieme agli evidenti e intollerabili disagi procurati alle donne nella particolarissima fase della gravidanza (estenuanti esodi quotidiani tra Venezia e Mestre), costituisce un vero e proprio attacco al diritto alla salute.

Le politiche di lento smembramento dei servizi sanitari veneziani, in questo caso quelli importantissimi per le donne durante la gravidanza, siano parte di un disegno che potrebbe portare all’ “inevitabile” smantellamento futuro dell’Ospedale Civile a favore dei servizi della terraferma, magari privatizzati, come insegnano le vicende della chiusura dell’Ospedale al Mare del Lido e dell’apertura del Nuovo Ospedale di Mestre.

La responsabilità politica - gravissima per l’uso speculativo di beni pubblici per altro finalizzato all’incremento della presenza dei privati nella sanità - del presidente della Regione Galan e del direttore generale dell’ASL 12 è evidentissima, ma altrettanto grave è il sostegno che questa ha trovato nel azione dell’Amministrazione comunale che sembra condividerne l’impostazione strategica.

Tutto ciò premesso e considerato, si interpella il Sindaco, per sapere:

1. quale sia lo stato e le prospettive dei servizi forniti dall’Ospedale Civile di Venezia alle donne in gravidanza, riferendo anche, nel caso l’attuale situazione di disagio sia dovuta a necessarie operazioni di restauro, se sia possibile l’allestimento di strutture provvisorie che consentano la piena continuità dei servizi erogati;
2. se intende intervenire presso ASL 12 affinché venga ripristinato entro i tempi tecnici più brevi possibili il servizio di monitoraggio di fine gravidanza presso l’Ospedale Civile di Venezia, garantendo i più alti livelli di servizio.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 01-02-2008 ore 00:00
Ultima modifica 01-02-2008
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