nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1195 | 83 | 05/12/2007 | Giuseppe Caccia |
Assessore Gianfranco Vecchiato e p. c. Al Presidente della V Commissione |
07/12/2007 | 06/01/2008 | in Commissione |
Venezia, 5 dicembre 2007
nr. ordine 1195
n p.g. 83
All'Assessore Gianfranco Vecchiato
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della V Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: SALVARE “IL CALICE”: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTERVENGA CON MISURE EFFICACI A DIFESA DEI NOSTRI LOCALI STORICI
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Al Sindaco di Venezia
All’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive
All’Assessore all’Urbanistica
Interpellanza urgente a risposta scritta e in Commissione consiliare
SALVARE “IL CALICE”:
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INTERVENGA
CON MISURE EFFICACI A DIFESA DEI NOSTRI LOCALI STORICI
Il sottoscritto consigliere comunale,
appreso che, per l’ennesima volta, un’importante catena commerciale multinazionale ha acquistato un intero complesso immobiliare nel pieno centro di Mestre, in questo caso il palazzo al civico 70 di Piazza Ferretto, ed avrebbe già comunicato l’avvio della procedura di sfratto ai danni delle attività storicamente insediate nell’immobile, tra le quali l’Enoteca “Al Calice”, storico punto di aggregazione e socialità nel cuore della Terraferma e punto di riferimento per artisti e uomini e donne di cultura, che rischia così la chiusura o il trasferimento in un’altra anonima sede;
premesso che questa notizia rappresenta solo l’ultimo episodio di una lunga serie, a Mestre come nel Centro storico di Venezia, parte di un processo che vede la graduale ma traumatica espulsione dai nostri centri cittadini di osterie e locali della ristorazione, ma anche di altre attività commerciali caratteristiche e storicamente riconosciute, ad opera di grandi investitori dagli interessi prettamente speculativi, che detengono risorse finanziarie tali da condizionare il mercato dell’affitto nel terziario su livelli non praticabili dai piccoli operatori economici locali;
considerato che tali attività - come, in questo caso, l’Enoteca “Al Calice” - costituiscono non semplici attività commerciali, ma anche testimonianze storico-culturali di grande rilievo, punti di aggregazione di riconosciuta importanza, elementi vitali e vitalizzanti il tessuto sociale cittadino, e che la loro chiusura rappresenterebbe e rappresenta un danno per la qualità della vita urbana e l’identità stessa del nostro territorio;
CHIEDE quali concrete ed efficaci iniziative, nel quadro dell’opera di riqualificazione dei centri cittadini in atto, l’Amministrazione Comunale intenda intraprendere per tutelare, con adeguati vincoli ed interventi mirati, le attività commerciali e i locali storici della nostra Città.
Giuseppe Caccia
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