nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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564 | 107 | 16/10/2006 | Giorgio Reato |
Assessora Mara Rumiz e p. c. Al Presidente della VII Commissione |
17/10/2006 | 16/11/2006 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 07-11-2006 | Leggi |
Venezia, 16 ottobre 2006
nr. ordine 564
n p.g. 107
All'Assessore Mara Rumiz
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VII Commissione
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Legge Regionale n. 2/2003 “Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”. Assegnazione alloggi ERP
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che la legge della Regione Veneto n. 2 del 9 gennaio 2003, recante “Nuove norme a favore dei Veneti nel mondo e agevolazioni per il loro rientro”, recita, all’art. 4, comma 7, “I Comuni, nel determinare le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ai sensi della legge regionale 2 aprile 1996, n. 10 …. e successive modificazioni, possono riservare ai soggetti di cui all’art. 1, comma 1, lettera a), una quota fino ad un massimo del dieci per cento”;
Specificato che i soggetti sopra citati sono:
- cittadini emigrati, nati nel Veneto o che, per almeno tre anni prima dell’espatrio abbiano avuto residenza in uno dei comuni del Veneto e che abbiano maturato un periodo di permanenza all’estero per almeno cinque anni consecutivi;
- coniuge superstite e discendenti fino alla terza generazione dei soggetti di cui sopra;
Interroga l’Assessora alla Casa
Per conoscere se l’Amministrazione Comunale di Venezia abbia provveduto/intenda provvedere ad applicare detta riserva, ed in quale misura, per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ai sensi della legge regionale n. 10/1996, ai soggetti individuati in premessa.565
- A seguito delle notizie di stampa, da giorni su tutti i quotidiani locali e nazionali, riguardo ai casi di legionella presenti in luoghi pubblici del nostro territorio comunale così come dichiarato dal Direttore Generale dell’USLL 12 e preso atto del suo successivo diniego di rendere pubblici tali luoghi asserendo come giustificazione le norme in materia della privacy;
Considerato che:
- La legge sulla privacy prevede di poter comunicare dati senza consenso quando riguardano l’incolumità fisica di terzi;
- L’ULSS ha il dovere di fornire tutte le informazioni precise ed inerenti la legionella all’Autorità che rappresenta la Comunità locale che nel caso di igiene pubblica e di emergenza sanitaria è il Sindaco;
- Il Direttore Generale ha più volte rifiutato di comunicare i siti, pubblici e privati nel territorio comunale, trovati positivi alla presenza di legionella e i casi delle persone eventualmente, contagiate.
Preso atto che:
- il Sindaco ha chiesto formalmente dall’ULSS tutte le informazioni riguardo i casi di legionella a Venezia;
- il Direttore Generale dell’ULSS 12 Antonio Padoan, ha asserito ne “Il Gazzettino” del 15/10/06 che quando gli hanno fatto presente i casi di legionella, lui si è insospettito e ha ordinato controlli a tappeto;
- non conoscendo le competenze specifiche del Dott. Padoan, ma essendo certi della sua non laurea in Medicina oltre che la sua non specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica ci risulta assurdo ed incomprensibile che tale situazione d’emergenza sia trattata in modo così avvilente, nei confronti della nostra Sanità territoriale;
- il Direttore dell’ULSS 12 nella sua grande lungimiranza ha sopperito, solamente lui con il suo fiuto da segugio, alla mancanza di tutti i protocolli sanitari riguardo le malattie infettive che sono regolate con norme nazionali ed internazionali;
- risulta addirittura incomprensibile che l’ULSS 12 abbia aspettato, durante tutto questo periodo, il fiuto del suo Direttore, il quale ritiene di avere come compito primario solo far quadrare i bilanci dell’ULSS 12, per mettere in moto tutte quelle azioni che in questi casi dovrebbero partire in modo automatico ai fini di preservare l’incolumità del singolo e della Comunità stessa;
- non è congruo pensare che medici della ULSS 12 non abbiano messo da subito in moto quanto prescritto da norme e regolamenti, già prima della lungimiranza e del “sospetto” del loro Direttore Generale;
- a conferma di quanto sopra detto risulta, come ha riportato la stampa locale, che dei casi di legionella nel nostro territorio comunale molti giorni fa si è interessato lo stesso Istituto Superiore della Sanità, soprattutto da quando tali casi hanno iniziato ad avere rilevanza statistica, a discapito del fiuto tardivo del Direttore Generale dell’ULSS 12;
Ora, per scongiurare il possibile diffondersi della malattia con altri possibili casi di contagio e per l’incolumità degli stessi cittadini e lavoratori che si trovano a contatto con gli ambienti che risultano positivi alla legionella e rimanendo nella più completa incredulità per come si sono svolti fin d’ora i fatti,
I CONSIGLIERI INTERROGANO IL SINDACO,
nella sua qualità di rappresentante della Comunità Locale con la competenza di igiene ed emergenza sanitaria affinché:
1)faccia ampia chiarezza sui casi di legionella nel territorio comunale acquisendo e provvedendo alla diffusione ai sensi di legge di tutti i dati relativi in possesso dell’ULSS 12.
2)provveda immediatamente, nell’assoluta tutela della salute dei cittadini e di utenti di strutture pubbliche e private, ad informare su tutte le misure di prevenzione che intende adottare eventualmente coadiuvato da organismi nazionali competenti in materia.
3)chieda una ispezione immediata presso l’ULSS 12 da parte della Regione visto che i fatti riportati dalla stampa in questi giorni, se confermati, evidenziano una gestione maldestra ed inaccettabile da parte del Direttore dell’ULSS 12.
4) indichi immediatamente la Conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’ULSS 12, organo competente per valutare argomenti di tale portata chiedendo, vista l’inadeguatezza del Direttore Generale a trattare tale tematica sanitaria con ricadute sulla salute pubblica, che lo stesso lasci il suo incarico a persone con maggiore competenza ed esperienza nel settore sanitario e non solamente a quello delle costruzioni edili.
Giorgio Reato
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