nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1896 | 129 | 30/11/2009 | Alfonso Saetta |
Assessora Mara Rumiz |
01/12/2009 | 31/12/2009 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 30-03-2010 | Leggi |
Venezia, 30 novembre 2009
nr. ordine 1896
n p.g. 129
All'Assessora Mara Rumiz
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Lavori sbagliati per il nuovo pontile del Lido!
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che
l’importanza del Lido con l’approdo al pontile di S.M. Elisabetta va visto come si conviene ad un accesso dignitoso a quella parte del territorio che delimita la laguna al Mar Adriatico. Particolare riguardo ed attenzione andava e va posta ogni qualvolta si analizzi anche, l’ipotesi di ristrutturazione dei pontili da parte dell’Actv.
La creazione di un vero terminal, va progettato studiando la migliore sistemazione logistica-funzionale, il suo impatto visivo ed la sua efficienza, in forza di una ormai necessaria esigenza che riguarda gli interventi sul territorio, ancorché per la laguna di Venezia.
Il comune di Venezia con classica modalità di regista e verticista ha deciso dopo secoli di magnifiche visione del Lido sospese tra mare e laguna di porre due orripilanti “tappi” di cemento alle estremità del Gran Viale S.M. Elisabetta, realizzando il difettoso e incompiuto nuovo Bluemoon, che impedisce la vista del mare ad est, ed ora addirittura con il nuovo terminal dei vaporetti, sul lato laguna, che impedirà anche la visuale verso Venezia.
Si chiede all’assessore competente
perché Insula non abbia previsto le piattaforme di cemento lato laguna su piloni (come i vecchi pontili) che fungevano da frangi-onda e scarichi, invece ora, pretestuosamente il problema dell’onda di ritorno contro la nuova riva, come un problema di moto-ondoso.
Si chiede inoltre, se per porre rimedio alla illogicità realizzativa, sia il caso di espandere per un ulteriore 10/15 metri i pontili verso la laguna, realizzando una infrastruttura aggiuntiva su piloni e delle barriere frangi-onda sulle tre antistanti barene.
Infine, perché nel suddetto nuovo terminal non siano stati previsti dei servizi igienici pubblici e un locale per i vigili urbani e/o le forze dell’ordine.
Alfonso Saetta
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