nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1894 | 127 | 27/11/2009 | Alfonso Saetta |
Assessore Enrico Mingardi |
01/12/2009 | 31/12/2009 | scritta |
Venezia, 27 novembre 2009
nr. ordine 1894
n p.g. 127
All'Assessore Enrico Mingardi
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: No alla distorsione del libero mercato da parte delle S.p.A. comunali.
Tipo di risposta richiesta: scritta
PREMESSO
che da recenti notizie stampa si è appreso che le Spa a capitale pubblico comunale ACTV e VERITAS, direttamente o tramite controllate, effettuerebbero nuovi servizi all’estero non autorizzati dall’azionista Comune di Venezia e al di fuori del core busines territoriale lagunare:
Si interpella il Signor Sindaco e l’Assessore alla mobilità:
per sapere se, intendano chiedere urgenti spiegazioni agli Amministratori ed al management, su tutte le attività “fuori territorio” e se pertanto, vogliano far adottare un’urgente delibera di giunta, con preciso atto di indirizzo, che vieti alle Spa pubbliche monopolistiche e alle loro controllate, (per evitare l’usuale aggiramento delle disposizioni), di effettuare attività diversificate quali, per ACTV i servizi in altri continenti come l’assurda “consulenza“ a Dubai e nel Golfo Persico, dopo i già riscontrati “buchi nell’acqua” di Taranto e per VERITAS, di effettuare servizi di rimorchio marittimo internazionale con il rimorchiatore d’altura Hypsos.
Si rammenda infatti, che poiché queste Società operano in assoluto monopolio, con contratto di servizio e contributi pubblici, continuando ad effettuare delle altre attività al di fuori della propria missione principale e territoriale, di fatto, rientrano nella fattispecie della concorrenza sleale nei confronti delle aziende private di consulenza o di servizi; contravvenendo così gravemente alle vigenti norme comunitarie a tutela della libera concorrenza ed esponendo le Aziende stesse a possibili procedure di revoca dei contributi pubblici, come già accaduto, per iniziativa dell’Unione Europea.
Davvero poco opportune appaiono infine, nell’era dell’informatica e del tele-lavoro, le missioni di tanti dirigenti nei paesi caldi, durante il novembre veneziano, per prestare dotte consulenze che, ancorchè fatte richiedere da terzi, stridono con i recenti malfunzionamenti e aggravi di costi dell’informatica legata all’IMOB o le ripetute truffe perpetrate nel settore bigliettazione del trasporto pubblico locale! Sembrerebbe infatti che, tali trasferte di lavoro all’estero, giovino più all’edonismo dei dirigenti, che alle casse delle società pubbliche e di conseguenza al loro azionista comune
Alfonso Saetta
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