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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interrogazione nr. d'ordine 200

Logo Rifondazione Comunista - Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
200 161 28/11/2005 Sebastiano Bonzio
 
Assessora
Mara Rumiz
 
e p. c.
Al Presidente della IV Commissione
29/11/2005 29/12/2005 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare01-02-2007Leggi

 

Venezia, 28 novembre 2005
nr. ordine 200
n p.g. 161
 

All'Assessore Mara Rumiz

e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IV Commissione
Ai Capigruppo Consiliari
Al Presidente della Municipalità Venezia - Murano - Burano
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Palestra di arrampicata sportiva a S.Alvise: l'intervento di ampliamento non è più rinviabile.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che l’Associazione Sportiva Venezia Verticale

è un sodalizio che conta più di 200 soci, dei quali centoquattro over16 e novantotto under16, attivo nel campo della diffusione dei più alti valori sportivi da più di 10 anni;

collabora con Scuole elementari, medie inferiori, medie superiori e l’Università di Venezia nella realizzazione di corsi di vario livello che avvicinano gli studenti allo sport;

si distingue con i suoi atleti nelle competizioni regionali, macroregionali, nazionali e internazionali;

vanta tre campioni italiani under14 e che i suoi atleti si sono qualificati al terzo posto in Coppa Italia Bouldering Juniores, al quarto posto nel Campionato Italiano Bouldering Juniores, al terzo posto nel Campionato Europeo Under14;

si avvale di uno staff sportivo di primo livello, formato da professori di educazioni fisica e istruttori federali;

ha avuto il riconoscimento del CONI Provinciale per la crescente dedizione e numerosi e qualificati risultati conseguiti con la sua attività sportiva.

Considerato che

l’Associazione Sportiva Venezia Verticale da 10 anni svolge tutte le sue attività in uno spazio ristretto (un corridoio di poche decine di metri quadrati), insufficiente per rispondere adeguatamente alle esigenze del crescente numero di soci, in condizioni che hanno portato, nel tempo, all’inevitabile prematuro abbandono dell’attività sportiva da parte di centinaia di soci ed alla emigrazione degli atleti più validi;

non dispone ancora di una sede fissa che favorisca la gestione corrente e lo sviluppo adeguato dell’attività sociale;

Atteso che

le Linee Programmatiche 2005- 2010 della Giunta Comunale, per quanto attiene le politiche sportive, prevedono relativamente alla linea guida:
· “Sport per tutti”, la realizzazione di iniziative per la diffusione della pratica sportiva nelle istituzioni scolastiche;
· “Promozione dell’eccellenza e sostegno ai campioni”, promozione di iniziative finalizzate ad ampliare la conoscenza delle discipline sportive e a contrastare l’emigrazione degli atleti più validi,
· “Manutenzione, ammodernamento e potenziamento degli impianti comunali attraverso il rapporto pubblico privato”, l’attuazione di interenti di manutenzione e ammodernamento;
· “favorire la partecipazione e i processi di socializzazione delle associazioni sportive e non, all’interno delle strutture sportive”, l’organizzazione di iniziative;

Constatato che

nell’Elenco annuale dei Lavori 2005 figura come attivo l’intervento con codice 9979, avente per oggetto “Centro Sportivo S. Alvise – Ampliamento palestra di arrampicata sportiva”, e allo scopo risultano stanziati e disponibili i 280 mila euro necessari a realizzare le opere;

si interroga l’Assessore ai Lavori Pubblici di Venezia

per accertare se l'Amministrazione Comunale intende concretamente realizzare l'intervento, per altro non più rinviabile, di ampliamento della palestra di arrampicata sportiva presso il Centro Sportivo S. Alvise, per il quale sono già stati stanziati e resi disponibili 280 mila euro necessari a realizzare le opere;

o, in caso contrario,:

per acclarare i motivi dell’eventuale inaccettabile volontà di non portare a compimento un intervento attualmente in fase di aggiudicazione, attesso da anni e ormai in dirittura d'arrivo;

per conoscere se e quali azioni intende adottare per assicurare all'immediato avvio delle opere.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 28-11-2005 ore 00:00
Ultima modifica 28-11-2005
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