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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interrogazione nr. d'ordine 161

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
161 134 02/11/2005 Sebastiano Bonzio
 
Assessora
Mara Rumiz
 
e p. c.
Al Presidente della VII Commissione
03/11/2005 03/12/2005 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
risposta08-11-2005Leggi

 

Venezia, 2 novembre 2005
nr. ordine 161
n p.g. 134
 

All'Assessore Mara Rumiz

e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VII Commissione
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: No alla cessione e alla vendita indiscriminata del patrimonio immobiliare pubblico.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso

che l’Assessore alle Politiche della Residenza, alla Casa e al Patrimonio, Mara Rumiz, ha dichiarato a mezzo stampa di aver dato mandato ai propri uffici di verificare la fattibilità economica e patrimoniale relativamente alla vendita a privati di un numero consistente di alloggi di proprietà comunale siti nel territorio di terraferma.

che sia particolarmente preoccupante il fatto che una simile proposta, che porta al definitivo depauperamento di importanti risorse pubbliche, sia stata avanzata da parte dell’Amministrazione Comunale, il primo soggetto posto dalla legge a tutela del benessere del cittadino e quindi anche del suo diritto all’abitare.

che l’Assessore Rumiz ha sostenuto che le motivazioni che hanno spinto ad elaborare tale proposta sono riconducibili essenzialmente ad un’unica finalità: permettere all’Amministrazione Comunale di fare cassa vendendo degli alloggi ritenuti “troppo costosi da mantenere per le manutenzioni”.

Ritenuto

che questa proposta sia da considerare l’ennesimo, preoccupante, segnale della tendenza generalizzata tesa a mortificare il concetto stesso di Diritto alla Casa, depauperando in maniera progressiva ed irrimediabile le risorse e diminuendo il patrimonio immobiliare pubblico, esponendone in questo modo l’effettiva realizzazione alle logiche dell’economia del mercato.

che, nel caso specifico della vendita degli alloggi comunali, le dichiarazioni dell’Assessore alle Politiche della Residenza, alla Casa e al Patrimonio mettono in luce anche elementi di inaccettabile cinismo politico–amministrativo: a cominciare dalla volontà di liquidare il patrimonio immobiliare che necessita delle dovute manutenzioni per risparmiare sulle stesse, abdicando così ai doveri che spettano a qualsiasi proprietario, in primo luogo se questo è l’Ente pubblico;

Considerato inoltre

che risultano del tutto infondate anche sul piano economico le ragioni ultime che l’Assessore Rumiz ha addotto per giustificare la vendita degli immobili, ossia l’investimento degli utili nel piano di costruzione di 1400 nuovi alloggi, poiché i ricavi dell’operazione immobiliare, per sua stessa ammissione, non possono essere che esigui stante l’attuale stato di manutenzione degli immobili da vendere;

che la vendita così come prospettata (infatti avrebbe avuto tutt’altro tenore la proposta di alienare ad altre amministrazioni comunali o ad altri enti pubblici gli immobili siti in aree esterne ai confini territoriali del Comune di Venezia come, ad esempio i 250 alloggi di Spinea) ridurrà ulteriormente ed irreparabilmente il patrimonio residenziale pubblico, mentre vi è bisogno di mantenerlo e, anzi, di aumentare le risorse per ampliarlo;

che la vendita degli immobili citati dall’Assessore alle Politiche della Residenza, alla Casa e al Patrimonio possa comportare, in prospettiva, l’inasprimento del problema abitativo per quegli inquilini che non potranno sostenere la spesa dell’acquisto dell’appartamento in cui abitano.


Chiediamo all’Assessore alle Politiche della Residenza, alla Casa e al Patrimonio:

di relazionare circa i reali contenuti dell’operazione di vendita di patrimonio residenziale pubblico chiarendo se essa sia rivolta a soggetti ed enti pubblici o a privati, indicando dettagliatamente quali sono gli alloggi che si intende porre in vendita e a quanto ammonta la stima dei ricavi che deriveranno dalla vendita degli alloggi stessi, al netto di ogni spesa a carico del Comune di Venezia.

se non ritenga suo dovere precipuo garantire l’adeguata manutenzione degli immobili di cui il Comune di Venezia è proprietario, piuttosto che proseguire nell’intento di un progetto di alienazione immobiliare già nel suo nascere inficiata da dubbi di opportunità politica, oltre che economica.

di precisare quali sono le garanzie abitative che intende porre in atto per gli inquilini che non potranno acquistare l’appartamento in cui abitano.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 02-11-2005 ore 00:00
Ultima modifica 02-11-2005
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