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X Commissione - Verbale

Seduta del 16-10-2007 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Franco Conte, Giampietro Capogrosso, Tiziano Treu, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Anna Gandini, Michele Mognato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Franco Conte, Patrizio Berengo, Fabio Muscardin, Anna Gandini, Ezio Oliboni, Sebastiano Bonzio, Vittorio Pepe (sostituisce Franco Ferrari), Claudio Borghello (sostituisce Giampietro Capogrosso), Giorgio Reato (sostituisce Bruno Filippini)

 

Altri presenti: Assessore Pierantonio Belcaro, Funzionario all'Ambiente di Mestre Alessandro Tasinato

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 949 (nr. prot. 43) con oggetto "No ad altro inquinamento atmosferico", inviata da Franco Conte

Verbale

Alle ore 10.40, il Presidente della X Commissione Consiliare Paolino D’Anna, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta, precisando che l’incontro odierno è stato richiesto dall’Assessore Belcaro. Quindi da la parola al Consigliere Conte

CONTE spiega che la sua interpellanza trae spunto dagli articoli apparsi sulla stampa locale in merito ai progetti di autoproduzione di energia delle ditte INEOS, Montefibre, Grandi Molini e Porto. Teme che tali progetti possano diventare nuove fonti di inquinamento per Porto Marghera e perciò considera necessari maggiori controlli. Ricorda che la Pianura Padana è già molto inquinata e che i più recenti studi evidenziano l’emissione di polveri ancora più perniciose

Alle ore 10.43 entra il Consigliere Borghello

Alle ore 10.45 entra il Consigliere Muscardin

BELCARO precisa che in merito ai progetti di autoproduzione di energia delle ditta citate nell’interpellanza ha ricevuto la documentazione relativa alle aziende Silos Granari del Veneto e Bunge Italia. Per quanto riguarda il progetto Silos Granari del Veneto, l’impianto di produzione di energia è stato discusso, sotto il profilo ambientale nella sede della CTRA del 22 Marzo 2007, dove sono state sollevate alcune perplessità a proposito dei documenti presentati dalla ditta che non consentirebbero di comprendere appieno gli impatti legati all’approvvigionamento del combustibile ( trattasi di olio di palma proveniente dalla Malesia e trasportato a Venezia su nave), l’integrabilità dell’impianto in oggetto con l’impianto di produzione del bioetanalo ( progetto presentato congiuntamente da Silos Granari del Veneto e Grandi Molini per il quale le ditte avevano già ricevuto dal SUAP il permesso di costruire), l’efficacia a regime dei sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera e in particolare delle polveri sottili. Per quanto riguarda il progetto di Bunge Italia, la ditta ha presentato a dicembre 2006 richiesta di permesso a costruire per un impianto di produzione di energia da olio vegetale allo Sportello Unico Attività Produttive ( SUAP) che ha richiesto integrazioni alla ditta. La Regione, a proposito di questo progetto non ha dato ancora nessuna comunicazione e né ha convocato la CTRA. Sottolinea che non è pervenuta documentazione in merito ai progetti presentati dalle ditte INEOS, Montefibre e Porto. Fa presente che il Protocollo d’Intesa su Porto Marghera deve essere ancora ratificato e manca di alcuni passaggi istituzionali. Informa che secondo la classifica elaborata da Legambiente, Venezia si è qualificata all’11 posto nella graduatoria dei 103 comuni capoluogo di provincia. Dal 2005 a oggi la città ha recuperato 17 posizioni

TASINATO integra la risposta dell’Assessore con ulteriori informazioni. La Conferenza dei Servizi del 27 luglio 2007, ha approvato la realizzazione e l’esercizio dell’impianto della SILOS GRANARI DEL VENETO, recependo il parere espresso in sede di CTRA relativo all’applicazione di determinati limiti restrittivi alla emissione delle polveri. In merito all’ impianto BUNGE ricevute le integrazioni, il SUAP ha inoltrato la documentazione alla Direzione Ambiente e Sicurezza del Territorio che ha espresso e trasmesso al SUAP il parere di competenza. Sul protocollo d’intesa non c’è documentazione in merito agli impianti succitati

OLIBONI nota che le emissioni inquinanti si sono ridotte, ma chiede se l’indagine è stata fatta anche sulle polveri sottili. Chiede inoltre se tali polveri potrebbero aumentare con la realizzazione delle nuove centrali

BERENGO chiede all’Assessore di predisporre un piano di targhe alterne per i giorni di Sabato e Domenica in alternativa ai giorni di giovedì e venerdì così da evitare grossi disagi ai cittadini

MUSCARDIN considera prioritaria una verifica degli impianti adottati, in quanto trattandosi di processi di combustione vengono prodotte delle polveri. Inoltre bisogna capire i limiti imposti. Ricorda che c’è una forte discussione sulle polveri ultrasottili perché emergono sempre nuove problematiche

BONZIO fa presente che Venezia ha meno emissioni inquinanti per merito dei venti dominanti. Nonostante la classifica di Lega Ambiente, trova la situazione molto delicata, anche per la presenza di molte patologie tumorali. Inoltre è preoccupato per la generale incoscienza del Consiglio Comunale. Evidenzia che il business dell’energia è molto invitante perciò è importante che il protocollo d’Intesa su Porto Marghera venga ratificato al più presto. Considera importante capire dal Sindaco e dall’Assessore alla Pianificazione Strategica le intenzioni su tale zona, che sembra avere un futuro poco chiaro

D’ANNA comunica che verrà convocata una Commissione in merito alla questione di Porto Marghera

BORGHELLO osserva che in considerazione dei mutamenti climatici sono necessarie nuove tecnologie e forti investimenti. Nota che i protocolli del Comune sono orientati a migliorare le risorse perciò è importante non strumentalizzare il percorso

CONTE evidenzia che la materia è delicata e dare messaggi tecnicamente sbagliati può creare dei problemi.

TASINATO trova importante sottolineare la distinzione tra emissioni in atmosfera ( esemplificate dalle sostanze che escono da un camino di un impianto industriale) e le immissioni in atmosfera ( ovvero le sostanze che si trovano nell’aria ambiente e che costituiscono la qualità dell’aria registrata dalle centraline di monitoraggio distribuite sul territorio comunale). Precisa che mentre nel campo delle immissioni la normativa ( europea e nazionale) ha definito i parametri da monitorare con una attenzione sempre maggiore a quelli più critici per la salute umana ( non si monitorano più le polveri totali, bensì le polveri sottili PM 10 e in alcuni casi quelle ancora più fini PM 2.5). Invece nel campo delle emissioni il parametro definito dalla normativa per quanto riguarda le polveri è ancora quello relativo alle “polveri totali”. L’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio di un impianto, pertanto, può sì avvalersi della facoltà di imporre — sulla base — di specifiche criticità- limiti più restrittivi di quelli imposti dalla normativa nazionale, ma mai rispetto a parametri diversi da quelli definiti da quest’ultima

Alle ore 11.25 esaurito l’ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 13-11-2007 ore 00:00
Ultima modifica 13-11-2007 ore 00:00
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