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Risposta - Interpellanza nr. d'ordine 357

da Assessora Laura Fincato

Venezia, 23 marzo 2006
n p.g. ........
 

Al Consigliere comunale Sebastiano Bonzio


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: risposta all'interpellanza nr. d'ordine 357 (Nr. di protocollo 23) inviata il 13-03-2006 con oggetto: Garantire la tempestiva delocalizzazione dell’antenna di via Trezzo presso le aree di proprietà comunale delle ex cave Bertoldo.

 


Egregio Consigliere,
ho ricevuto con sorpresa la Sua interpellanza avente per oggetto la delocalizzazione dell’antenna di Via Trezzo presso la stazione FS di Carpenedo, sorpresa dovuta al fatto che la delocalizzazione è proprio oggetto in questi giorni di una delicata trattativa tra Amministrazione Comunale, gestori e continui contatti con il comitato.

E con sorpresa, conoscendo la Sua puntualità nella segnalazione dei problemi della cittadinanza, rilevo all’interno dell’interpellanza numerose imprecisioni con l’ambiguo risultato di dare un immagine completamente difforme di quanto è avvenuto e sta avvenendo.

Al fine di darLe il quadro completo della situazione nell’interessi di tutti, ed in primis della cittadinanza e dell’Amministrazione, Le riepilogo quanto segue:
Presso la stazione FS di Carpenedo sono presenti due impianti in co-siting di telefonia mobile

- Vodafone VE6024
- Italferr VEN 006

Il 19 febbraio 2004 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Comune di Venezia e i gestori di telefonia mobile TIM, Wind, Vodafone e H3G (ex delibera Giunta Comunale n. 100 del 4 marzo 2004) che prevede la delocalizzazione – tra gli altri - dell’impianto Vodafone VE6024 di Via Trezzo su area da concertare con il relativo Consiglio di Quartiere.

Per quanto riguarda l’impianto GSM di Rete Ferroviaria Italiana Italferr VEN006 per la gestione della comunicazione di sicurezza è opportuno ricordare che RFI non ha sottoscritto nessun protocollo d’intesa con l’Amministrazione comunale, e si avvale di una concessione specifica rilasciata dal Ministero delle Comunicazioni nonché di una legge speciale ‘ad hoc’ per la realizzazione della rete (L. 5/04). L’Amministrazione si era già fatta portatrice presso Rete Ferroviaria Italiana della richiesta del Consiglio di Quartiere Carpenedo Bissuola e del comitato di localizzare l’antenna in altro sito, sempre lungo la linea ferroviaria e comunque non presso la stazione di Carpenedo e tanto meno nell’esistente palo della Vodafone, ma la Direzione Tecnica di Rete Ferroviaria Italiana il 16 settembre 2004 ha risposto negativamente a tale richiesta.

Per quanto riguarda l’antenna Vodafone, devo ricordare che i primi mesi post protocollo (primavera 2004) sono stati utilizzati per l’individuazione del nuovo sito. Sono stati esclusi alcuni ambiti graditi al quartiere e al comitato ma non idonei a garantire gli stessi standard di rete cosi come previsto dal protocollo (inidoneità confermata da studi esterni a carico dell’amministrazione).

In accordo con Vodafone è stata indicata come idonea un’area di proprietà della Provincia, ottenuta in disponibilità dopo una lunga contrattazione politica, coincisa con il periodo di scadenza e rinnovo dell’Amministrazione Provinciale.

Individuato il sito,  è stata effettuata la progettazione preliminare da parte di Vodafone, che ha evidenziato  problemi di accessibilità all’area predetta. Si è proceduto quindi alla convocazione di due riunioni operative presso l’ufficio Patrimonio della Provincia di Venezia (13 aprile 2005 e 11 maggio 2005).

Tre le ipotesi di accessibilità verificate:
- accesso attraverso le ex cave Bertoldo
- accesso attraverso area della Provincia di Venezia (da via del Boschetto)
- accesso attraverso area Società 300 Campi

Dapprima si è ipotizzato un accesso attraverso l’ex cava Bertoldo, area di proprietà del Comune di Venezia oggetto di un intervento di bonifica. L’Ufficio comunale Suolo e Verde Pubblico ha formalizzato immediatamente un proprio parere negativo, fatto salvo un eventuale diverso parere dell’U.L.S.S.12 – Dipartimento di Prevenzione.

Il 25 marzo 2005 la Direzione ambiente ha formalmente richiesto all’U.S.S.12 l’autorizzazione al transito di mezzi di cantiere attraverso le ex-cave Bertoldo, per consentire i lavori di installazione della nuova antenna. L’ULSS, con nota del 29 aprile 2005, ha espresso parere contrario alla proposta formulata.

In sub-ordine si proceduto a verificare l’accessibilità al sito attraverso via del Boschetto, con richiesta di una relazione di Valutazione di Incidenza Ambientale trattandosi di area prossima al SIC (sito di interesse comunitario) del Bosco dei Carpenedo.

L’incarico è stato affidato dal gestore Vodafone ad uno studio scelto tra una rosa di consulenti forniti dall’Amministrazione Comunale (su richiesta del comitato).
Il 13 aprile 2005 la SELC Soc. Coop. ha presentato, nella riunione con l’ufficio Patrimonio della Provincia di Venezia, la relazione di Valutazione di Incidenza Ambientale con conclusioni nel complesso non positive, soprattutto per la costruzione della strada di accesso all’impianto particolarmente impattante rispetto al SIC.

Nell’incontro dell’11 maggio 2005, vista l’impossibilità a procedere nelle prime due ipotesi di accessibilità, si è giunti a considerare la possibilità di realizzare una servitù di passaggio presso società 300 Campi per accedere al sito nell’area della Provincia.

Dopo l’insediamento della nuova Amministrazione Comunale, sia l’assessore all’Ambiente che il presidente di Municipalità si sono attivati per contrattare con la Società 300 Campi una servitù attraverso la definizione di un accordo bonario, con esito negativo.

In seguito, dopo anche numerosi incontri con il comitato, ho sollecitato gli uffici a monitorare continuamente il quadro delle possibili soluzioni per giungere alla delocalizzazione dell’impianto in oggetto.

Il 23 febbraio 2006, in seguito ai lavori preliminari compiuti dall’Amministrazione Comunale, quali interventi preparatori alla bonifica e al ripristino ambientale dell’area delle ex cave Bertoldo, si è provveduto ad una nuova richiesta di valutazione all’U.L.S.S. in merito alla possibilità di transitare nell’area con mezzi di cantiere.

Con nota del 24 febbraio 2006 l’U.L.S.S.12 ha comunicato il proprio parere favorevole con alcune prescrizioni tecniche.

A seguito di questo, la nota informativa preparata dall’Ufficio Aria ed Energia della Direzione Ambiente, in seguito alla segnalazione da parte del competente Ufficio Suolo e Verde Pubblico della stessa Direzione (responsabile delle attività di bonifica), segnalava la necessità di procedere in tempi brevi alla delocalizzazione, con una indicazione della meta di aprile al fine di  non interferire con gli ulteriori interventi di bonifica.

Nella stessa nota l’Ufficio Aria ed Energia dichiarava “Per parte propria gli uffici comunali si impegnano a garantire la massima celerità nel rilascio dei provvedimenti autorizzatori di competenza, oltre che del parere obbligatorio dell’ARPAV” proprio per dare tutti gli elementi all’Amministrazione Comunale per concludere al più presto l’accordo definitivo con il gestore.

Nella sua interpellanza inoltre si fa riferimento alla possibilità di realizzare l’impianto in oggetto proprio all’interno delle Cave ex Bertoldo, mentre è noto, soprattutto allo stesso comitato, che tale soluzione è stata scartata in quanto comporterebbe tempi di azione ancor più lunghi.

Quindi, anche alla luce di quanto sopra esposto, ritengo inaccettabile che nella sua interpellanza la premessa si basi sulla considerazione che “Queste incertezze e l’incapacità di organizzare e coordinare il lavoro degli Uffici rischiano, relativamente allo spostamento dell’antenna, di costituire un alibi per i gestori dell’impianto di telefonia mobile, mentre dovrebbe essere specifico compito degli Uffici operare in modo efficiente ed efficace ai fini della concretizzazione degli indirizzi dell’Amministrazione”

Concludo, egregio consigliere, confermandoLe:
- che la Giunta è interamente coinvolta nella ricerca di una soluzione della complessa questione, anche a fronte di ingenti richieste economiche da parte del gestore di compartecipazione alle spese di delocalizzazione, cosi come tra l'altro previsto dallo stesso protocollo scaduto.

- che, attraverso il coordinamento dei diversi uffici comunali, da lei auspicato e da me sempre applicato, ho posto come prioritario che non ci siano “alibi” tecnici che permettano al gestore di non effettuare la delocalizzazione e che i tempi della stessa siano prioritari rispetto ai tempi della bonifica.

- che questa amministrazione ha posto come prioritario un approccio operativo rispetto alla tematica dell’elettrosmog, superando la logica dell’emergenza gestita ad oggi con gli strumenti del protocollo:
1) approvando il Regolamento Comunale per l'Installazione e l'esercizio degli   Impianti per la telefonia mobile,
2) introducendo lo strumento pianificatorio del Piano comunale delle installazioni degli impianti di telefonia cellulare,
3) realizzando la I Campagna di educazione ambientale sui temi dell'elettrosmog nelle scuole del Comune di Venezia,
4) redigendo il Rapporto Annuale CEM Campi Elettro Magnetici, di prossima pubblicazione
5) continuando il quotidiano confronto con la cittadinanza

Distinti saluti

 

Assessora Laura Fincato

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 23-03-2006 ore 00:00
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