da Assessore Pierantonio Belcaro
Venezia, 22 ottobre 2009
n p.g. 443379
Al Consigliere comunale Franco Conte
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della X Commissione
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Al Presidente della Municipalità di Venezia - Murano - Burano
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1833 (Nr. di protocollo 99) inviata il 08-10-2009 con oggetto: Murano: riparte la battaglie delle “Antenne”
In riferimento all’interrogazione in oggetto, si specifica quanto segue.
Con deliberazione n. 369 del 01.09.2006 la Giunta comunale ha approvato il Protocollo d’intesa tra Comune di Venezia e Diocesi Patriarcato di Venezia per l’installazione di impianti radiobase per la telefonia mobile sui campanili delle chiese veneziane.
L’utilizzo dei campanili per l’installazione delle antenne è stato fortemente voluto dai comitati dei cittadini impegnati sul fronte della lotta all’elettrosmog, e in tal senso numerose istanze sono state rivolte, nel tempo, all’Amministrazione Comunale affinchè fosse raggiunto un accordo con la Curia Patriarcale.
I campanili sono stati sempre individuati, per il centro storico di Venezia, come la migliore soluzione per il problema della installazione di antenne, sia sotto il profilo ambientale (minimizzazione dell’esposizione grazie alla loro maggiore altezza rispetto all’edificato circostante) sia per quello della tutela architettonica della città.
Il citato Protocollo ha carattere generale, non entrando nell’esame di singoli casi, e vi si attesta che “le installazioni saranno temporanee e regolate da specifici contratti tra il gestore di telefonia mobile, o chi per esso avente titolo, ed il competente ufficio della Diocesi Patriarcale”.
Ovviamente le installazioni suddette possono avvenire solo sul presupposto del preventivo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla vigente normativa. Dopo la bocciatura del “Piano Comunale dell’installazione degli impianti di telefonia mobile“(sentenze del TAR Veneto n. 2571/08 e n. 3033/08), l’autorizzazione alle installazioni è subordinata unicamente al parere radioprotezionistico favorevole di ARPAV e alla verifica del rispetto dell’art. 80 bis del Regolamento Edilizio Comunale (tale articolo prevede, tra l'altro, che l'immobile deputato all'installazione di un impianto radiobase sia il più alto nel raggio di 50 metri), non essendo più in capo all’Amministrazione comunale nessun altro tipo di competenza.
Per completezza d’informazione si specifica che il Protocollo d’Intesa con la Curia Patriarcale era stato recepito nel “Piano comunale dell’installazione degli impianti di telefonia mobile”, che individuava i campanili come siti idonei (art. 5, lettera B, punto 1 delle Norme di Attuazione del Piano). Inoltre, all’art. 6 delle medesime Norme di Attuazione era stabilito che “i gestori congiuntamente alla Diocesi possono chiedere l’installazione di impianti per la telefonia mobile anche su campanili non già individuati all’interno delle aree di ricerca richieste ma prossimi alle stesse, specificando che tale campanile costituisce alternativa esclusiva rispetto al sito puntuale o area di ricerca richiesta nel Piano. In sede di istruttoria della singola pratica autorizzatoria, rimangono valide tutte le direttive ambientali e urbanistiche previste”.
In data 09.01.2009 per il campanile in oggetto il SUAP ha rilasciato le autorizzazioni per l’installazione in co-siting di antenne di tre gestori (Telecom Italia spa, Wind Telecomunicazioni spa, H3G spa) di telefonia mobile.
Assessore Pierantonio Belcaro
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