da Assessora Mara Rumiz
Venezia, 27 ottobre 2008
n p.g. 2008/454097
Al Consigliere comunale Franco Conte
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VII Commissione
Al Presidente della Municipalità di Venezia - Murano - Burano
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 1506 inviata il 22-10-2008 con oggetto: Incoraggiare l’iniziativa della Cooperativa per dare case ai residenti a Murano soprattutto per giovani coppie, in tempi rapidi e a costi accessibili.
Temo che il consigliere Conte, nel pur condivisibile e condiviso obiettivo di cercare di dare risposta al disagio abitativo delle giovani coppie muranesi, si sia fatto fuorviare da chi gli ha fornito informazioni confuse, parziali e comunque errate.
E’, infatti, il caso di ricordare che il PRU di Murano-Conterie, con riferimento ai fondi destinati all'Edilizia Residenziale, risulta fondarsi sui seguenti finanziamenti pubblici:
· 20 MLD di Lire dal CER ex art.3 lettera q) L.457 per la realizzazione degli alloggi per studenti;
· 5 MLD 689 mln di Lire dalla Regione ex L.493/93 art.11 per 36 alloggi Erp (comune);
· 3 MLD 160 mln 523 mila Lire ex L.493/93 art.11 per 14 alloggi (poi ridotti a 10) Erp (Ater).
Chiarita la destinazione dei finanziamenti per l'edilizia residenziale destinati al PRU delle Conterie, ma anche con riferimento alla distinzione sostanziale che ovviamente sussiste fra l'"edilizia popolare", come viene definita dagli estensori dell'interrogazione, ma più correttamente definibile edilizia residenziale pubblica e l'edilizia 'agevolata' propria delle cooperative, risultano dunque del tutto fuori luogo sia le ipotesi di "subentrare al Comune ....nella costruzione dei 32 appartamenti", sia i richiami al principio di "sussidiarietà".
Ciò che spinge alla "costruzione diretta degli alloggi nelle ex Conterie” è dunque non solo il vincolo che deriva dalle fonti di finanziamento, ma anche la 'strategia', adottata dall'Amministrazione, di rispondere con strumenti articolati alle diverse domande di abitazione che si esprimono sul territorio: dunque l'Erp per i ceti più deboli (è probabile che questo canale di finanziamento sia destinato a sparire, ma in questo caso si tratta di vecchi finanziamenti a ciò destinati ), il Social Housing per le fasce di reddito in grado di sostenere la spesa di un canone di locazione calmierato, l'edilizia agevolata per famiglie intenzionate all'acquisto di un alloggio, con capacità economica adeguata a prezzi di vendita convenzionati, ecc.
E dunque, laddove è ancora possibile (dove sussitono ancora canali di finanziamento per l'Erp) Social Housing ed Edilizia agevolata vanno intesi come settori di intervento aggiuntivi e non sostitutivi rispetto all'edilizia pubblica.
E’ vero che il sig. Umberto Barbaro ha fatto ripetuta richiesta di poter realizzare un intervento residenziale a Murano e dichiarato a tale scopo di voler costituire una cooperativa oppure di aderire ad una cooperativa esistente. E’ improbabile, peraltro, quanto sostiene l’interrogazione stessa, quando afferma che “la cooperativa ha perso l’opportunità di finanziamenti regionali”, non risultando pubblicato negli ultimi anni alcun bando regionale di contributi agevolati a cooperative.
Ho condiviso con altri Assessori e strutture dell’Amministrazione l’opportunità di indirizzare detta aspettativa all’interno del programma delle ex Conterie, prevedendo tempi piuttosto lunghi per l’avvio del programma PEEP di Sacca San Mattia (Orti), in considerazione della necessaria preventiva sdemanializzazione di aree ed immobili essenziali per la realizzazione dell’insediamento.
Ho invece sempre confermato la disponibilità a cedere a cooperative, costituite prioritariamente da cittadini residenti nell’isola di Murano, la parte non ancora coperta da finanziamento dell’edificio A, destinato a 36 alloggi di nuova costruzione.
Restano fermi alcuni punti, che consentono di inquadrare la richiesta avanzata dal sig. Barbaro in un corretto e dovuto percorso amministrativo:
1. La cessione può riguardare solamente un numero massimo di alloggi (circa 12-14), in quanto non c’è - come insinua l’interrogazione - alcun particolare “interesse” se non quello del Comune di realizzare direttamente, per le finalità dei propri programmi residenziali, la quota di alloggi che già accede a finanziamenti regionali e statali. Indirizzare verso le fasce più deboli della cittadinanza gli alloggi costruiti con risorse pubbliche non è solo un vincolo posto dalle normative ma un impegno morale a cui non intendo sottrarmi. Mi stupirei assai che i consiglieri firmatari dell’interrogazione non considerassero ovvio tale interesse. Se così non fosse, sarei io a chiedere quali siano gli interessi che li spingono a privilegiare altri soggetti.
2. L’area appartiene al patrimonio disponibile del Comune (non si tratta di area PEEP), il quale pertanto può procedere alla sua alienazione attraverso un bando di evidenza pubblica, i cui criteri selettivi potranno comunque recepire specifiche priorità, in parte esposte nella interrogazione. In detto bando dovranno essere inserite, peraltro, clausole atte ad un riscontro oggettivo di fattibilità (ad esempio, concreto impegno e solvibilità economica dei soci).
3. L’intervento per la realizzazione complessiva dell’edificio A è affidato a Edilvenezia nel quadro dell’accordo di programma a suo tempo siglato con Ministero e Regione (l’inizio dei lavori è previsto, dopo il completamento della bonifica, entro la fine del 2009), sulla base di un progetto definitivo unitario ed indivisibile, già redatto ed approvato, di cui il Comune ha sostenuto le relative spese, il quale potrà essere eventualmente modificato solo entro certi limiti di compatibilità per adattarlo a particolari esigenze del soggetto assegnatario.
4. Le spese che l’Amministrazione ha già sostenuto e dovrà sostenere per la realizzazione dell’intervento sono puntualmente rilevabili e saranno evidenziate - pro quota di alloggi assegnabili - in sede di bando, depurando dalle stesse gli eventuali costi relativi alle parti modificabili ed adattabili, il cui onere sarà assunto dal soggetto assegnatario.
Nella direzione e con le modalità sopra indicate, questo Assessorato sé già impegnato nell’avvio della procedura concorsuale, così come da me comunicato nel corso dell’incontro con la Delegazione di Zona di Murano avvenuto il 15 ottobre a Palazzo da Mula.
Assessora Mara Rumiz
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