da Assessore Enrico Mingardi
Venezia, 20 dicembre 2006
n p.g. ........
Al Consigliere comunale Patrizio Berengo
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della 0
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 507 (Nr. di protocollo 84) inviata il 07-09-2006 con oggetto: Modifica tracciato del Tram a Mestre.
Con riferimento all'interrogazione in oggetto si precisa quanto segue:
L'individuazione dei percorsi delle linee tranviarie è stato oggetto di una lunga attività di progettazione sviluppata dall'Amministrazione Comunale assieme ad Actv, volta ad individuare le linee portanti del trasporto pubblico e pertanto le zone di maggiore domanda, lungo le quali sviluppare la nuova infrastruttura di trasporto. Tali direttrici si sviluppano sull'asse di via Cà Rossa-S.Donà, V.le S.Marco, il collegamento Cappuccina Marghera e il collegamento su Venezia.
Le proposte sviluppate nel corso degli anni e sottoposte al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti , per accedere al finanziamento previsto dalla legge 211/92, erano corredate dall'analisi della domanda di trasporto, analisi costi/benefici e relativo piano finanziario che indicavano come le linee individuate ed in particolare il tratto su Mestre Centro fino a Venezia, garantissero il corretto equilibrio dell'intervento.
I progetti delle due tratte sono stati approvati dal Consiglio Comunale, in particolare la linea Favaro Venezia con D.C.C. n.152 del 25.10.1999 e successivamente dal Ministero che concorre - al 60% - al finanziamento dell'opera; sulla base di queste approvazioni Actv e successivamente PMV, in qualità di enti strumentali del Comune di Venezia, hanno bandito la gara per l'esecuzione dei lavori il cui contratto, come noto, è già stato siglato.
L'introduzione di varianti di tracciato, peraltro già richieste dall'Amministrazione Comunale limitatamente a brevi tratti del percorso, risulta di difficile attuazione quando siano invece così rilevanti come quelle prospettate nell'interrogazione del consigliere Berengo; in particolare, in questa fase della procedura, si possono indicare almeno tre diversi livelli di considerazioni:
Urbanistici/Pianificatori - è evidente che il transito del sistema tranviario lungo alcune delle zone indicate, comportino la necessità di un ripensamento complessivo sull'uso di alcune aree di estrema rilevanza all'interno della città, che non può essere limitato al solo aspetto trasportistico e/o di mobilità
Finanziamento Ministeriale - l'introduzione di varianti di rilevo è subordinata all'approvazione delle stesse da parte del Ministero e pertanto si sarebbe costretti a riavviare l'iter approvativo Ministeriale, rimettendo in discussione la possibilità di accedere ai finanziamenti statali; inoltre, con i cantieri già avviati, ci sarebbero gravi rischi di ulteriori ritardi nell'esecuzione dei lavori
Aspetti Contrattuali con le imprese appaltatrici - come già indicato, il contratto per l'esecuzione dei lavori è già stato siglato e risulta molto delicato potervi introdurre variazioni così significative.
Alla luce delle sintetiche considerazioni soprariportate non si ritiene opportuno, in particolare in questa fase di avanzamento della procedura, avviare fase di "profonda ridiscussione" del tracciato, fermo restando la volontà dell'Amministrazione Comunale, a mettere in atto tutte le possibili misure idonee a rendere ancor più efficace ed efficiente il nuovo sistema tranviario, cercando di svilupparne nuove estensioni qualora si rendessero disponibili nuove fonti di finanziamento.
Assessore Enrico Mingardi
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