da Assessora Delia Murer
Venezia, 14 aprile 2006
n p.g. ........
Al Consigliere comunale Franco Conte
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 385 (Nr. di protocollo 28) inviata il 06-04-2006 con oggetto: Oggetto: Garantire "continuità di assistenza" e adeguato supporto degli operatori vista la gravità degli handicap degli ospiti del C.D. ANFFAS "Mare Mosso" del Lido di Venezia.
Con riferimento all’interrogazione di cui all’oggetto si fa presente quanto segue.
Tra Comune di Venezia, Azienda ULSS 12 Veneziana e Anffas di Venezia, soggetto gestore del Centro Diurno Mare Mosso, a seguito di una pluralità di incontri ufficiali ed informali, si è convenuto che la struttura, così come organizzata, comporta oneri gestionali che superano di gran lunga quanto messo a disposizione per i centri diurni, essendosi venuta a determinare una situazione non ulteriormente sostenibile, ove la gravità dei soggetti costituisce solo una delle variabili che determinano tali costi. La storia della struttura si è caratterizzata per una progressiva involuzione a fronte della quale i contributi straordinari messi a disposizione dagli Enti pubblici sono risultati ormai privi di efficacia in un contesto di ordinario e strutturale deficit.
L’esame e l’analisi condivisa di tale situazione ha condotto il Comune, l’Azienda ULSS e l’Anffas a verificare congiuntamente la soluzione della chiusura del Centro e la possibile riconversione della struttura utilizzata.
I soggetti citati, come da verbale allegato e sottoscritto (all.1) si sono incontrati al fine di individuare le opportunità da offrire alle cinque persone ospiti della struttura e di garantire una continuità del servizio al Lido o in altre sedi. Si è convenuto a tale proposito che il Centro Madonna Nicopeja, gestito dall’Opera Santa Maria della Carità, presentava la disponibilità dei posti utili allo scopo, in ragione delle ulteriori autorizzazioni accordate in sede di programmazione locale.
Le collaborazioni possibili tra Opera S. Maria della Carità e Anffas è stata infatti individuata quale garanzia di continuità e come mantenimento di quel rapporto fiduciario atto a rassicurare le famiglie e come patrimonio conoscitivo e di relazione riferito agli utenti e al necessario approccio personalizzato, ciò a sottolineare che i necessari tagli e l’ottimizzazione dei servizi non possono mettere in discussione l’attenzione ai bisogni delle persone e alle loro condizioni di benessere.
È stato quindi concordato di prevedere la chiusura del centro entro il 10 marzo, in modo da rappresentare alle famiglie soluzioni alternative nell’immediato e a più lungo periodo che accanto ad una maggiore sostenibilità economica e con la necessaria collaborazione potessero confermare la salvaguardia delle persone e dei servizi in essere e non produrre situazioni traumatiche, garantendo la necessaria continuità assistenziale e un adeguato numero di operatori di supporto.
A fronte di tali assunti si è deciso pertanto di presentare alle famiglie le diverse opportunità e di procedere secondo il percorso riportato nell’allegato pro-memoria (all.2), compreso l’impegno di Azienda ULSS e Comune a verificare la possibilità di riutilizzo della struttura per l’ospitalità di soggetti con gravi e gravissimi disturbi comportamentali, con il vincolo di rientro nel territorio cittadino di persone ospitate in strutture fuori della ULSS 12 e del Veneto.
In questi giorni sono in corso di definizione con l’Opera S. Maria della Carità le condizioni per l’ingresso degli ospiti provenienti dal Centro Diurno. Comune e Azienda hanno comunicato all’Anffas e all’Opera S. Maria della Carità che il progressivo spostamento degli utenti nella nuova sede va effettuato con riferimento alla data del 15 aprile 2006, sulla base del nuovo progetto di struttura e dell’aggiornamento delle convenzioni sottoscritte tra Comune, Azienda ULSS e Opera in data 3 marzo 2006 per il nuovo numero di ospiti così determinato.
Distinti saluti
Delia Murer
Allegato n.1
Sintesi dell’incontro del 10.02.2006
La riunione del 10.02.2006 tra Comune di Venezia, Azienda ULSS 12 e ANFFAS Venezia, soggetto gestore del Centro Mare Mosso, fa seguito a una pluralità di incontri ufficiali e informali che Azienda e Comune hanno tenuto separatamente, ove comunque il tema trattato era la chiusura del Centro e successivamente la necessità di riconversione della struttura utilizzata.
La struttura, così come organizzata, comporta degli oneri gestionali che superano di gran lunga quanto messo a disposizione per i Centri Diurni , venendosi a determinare una situazione non ulteriormente sostenibile, ove la gravità dei soggetti costituisce solo una delle variabili che determinano il costo.
La riunione ha per oggetto l’individuazione dell’insieme delle opportunità che possono essere offerte alle cinque persone disabili in modo da garantire una continuità del servizio al Lido oppure con spostamenti presso altre sedi.
Al Lido , il Centro Madonna Nicopeja presenta la disponibilità di posti con le ulteriori autorizzazioni accordate.
La collaborazione possibile tra i due soggetti gestori, auspicata dal Comune e dall’Azienda ULSS, potrebbe garantire la continuità come mantenimento del rapporto fiduciario, che rassicurava le famiglie, e come patrimonio conoscitivo e relazionale in riferimento agli utenti e al necessario approccio personalizzato. Ciò a sottolineare che i necessari tagli e l’ottimizzazione nei servizi non possono mettere in discussione l’attenzione ai bisogni delle persone e alle loro condizioni di benessere.
La storia dell’ex S. Giovanni Bosco indica come la situazione si sia progressivamente involuta e come i contributi straordinari siano privi di efficacia in un contesto di ordinario e strutturale deficit.
La chiusura prevista entro il 10 marzo consente di poter rappresentare alle famiglie soluzioni alternative nell’immediato e a più lungo respiro, che accanto ad una maggiore sostenibilità economica, se affrontare in un clima di collaborazione, confermino la salvaguardia e la tutela delle persone e dei servizi in essere proprio con l’avvio di quanto nelle convenzioni di recente approvazione impegna i soggetti gestori nella personalizzazione degli interventi e nella progettualità che dà senso alla scelta di alcune modalità gestionali piuttosto che altre.
Tutto ciò premesso, si decide
- di presentare alle famiglie le diverse opportunità,
- di sottoporre alla valutazione della UVMD la situazione dei singoli soggetti per acquisire il necessario contributo tecnico-professionale:
- di chiudere il Centro entro il 10 marzo,
- di impegnare l’Azienda ULSS e il Comune a verificare la possibilità di riutilizzo della struttura per l’ospitalità di soggetti con gravi e gravissimi disturbi comportamentali, con vincolo di rientro nel nostro territorio di persone ospitate in strutture fuori della ULSS 12 o del Veneto.
Per il Comune di Venezia
Dott. Sandro Del Todesco Frisone
Per l’Azienda ULSS 12 Veneziana
Dott. Dario Galaverni
Per l’ANFFAS
Luana Belli Baratto
Allegato n. 2
CALENDARIO INCONTRI PER TRASFERIMENTO UTENTI CENTRO DIURNO MARE MOSSO.
1 marzo Incontro presso la sede del distretto 2 del Lido tra le AA.SS. del Comune di Venezia, gli operatori dell’ULSS, gli operatori dell’Anffas di Venezia e gli operatori della Nicopeja.
Da parte dell’Anffas vengono descritte le situazioni dei cinque utenti del centro diurno. Successivamente viene visitata la struttura della Nicopeja al fine di individuare gli spazi nei quali verranno accolti gli utenti e gli eventuali lavori da realizzare (messa in sicurezza delle finestre con pellicola antisfondamento, ampliamento bagni…).
2 marzo Incontro presso Ca’Farsetti tra la dr.ssa Corsi, l’A.S. Milanese e i genitori degli utenti dell’Anffas.
I genitori esprimono preoccupazione per la situazione e chiedono che il trasferimento dei loro figli alla Nicopeja venga accompagnato dagli operatori dell’Anffas: fanno presente che due operatori dell’Anffa hanno fatto richiesta di essere assunti dall’Opera Santa Maria della Carità e chiedono al Comune di sostenere tale iniziativa. La quasi totalità dei genitori valuta positivamente il cambiamento prospettatogli in quanto permette ai loro figli di integrarsi in un gruppo più ampio.
Da molti anni infatti non vi sono richieste di nuovi ingressi al Centro Diurno Mare Mosso.
7 marzo Incontro presso il Centro Diurno Nicopeja tra Direttore e responsabili dell’OSMC, dr.ssa Corsi e A.S. Milanese, Responsabile dell’Anffas, genitori utenti Anffas, rappresentati della Municipalità del Lido.
L’incontro aveva lo scopo di effettuare un sopralluogo degli spazi del Centro Diurno Nicopeja, considerata la volontà dell’OSMC di effettuare dei lavori come l’ampliamento dei bagni, installazione vetri antisfondamento e ampliamento della sala mensa prima di accogliere i nuovi utenti.
Viene acquisito il verbale di Autorizzazione al Funzionamento del Centro Diurno Nicopeja dal quale emerge che la struttura è idonea ad accogliere 13 utenti (8 attuali + 5). Le prescrizioni fornite dalla competente Commissione dell’Ulss riguardano aspetti minori quali lo spostamento di uno spogliatoio, la chiusura con lucchetto di un armadietto, il cambiamento del verso di apertura di una porta.
Riguardo la personale Anffas si fa presente la richiesta di trasferimento degli operatori all’OSMC. Quest’ultima non ritiene opportuno assumere sin da subito il personale Anffas ma dà disponibilità ad un commando degli operatori stessi riservandosi del tempo per valutare l’assunzione diretta.
15 marzo Viene autorizzato in UVMD del distretto 2 il trasferimento degli utenti presso il Centro Diurno Madonna Nicopeja.
5 aprile Incontro tra A.S. del Comune, operatori dell’Ulss, operatori dell’Anffas e operatori della Nicopeja per la stesura dei progetti educativi individualizzati. Ne sono stati elaborati tre su cinque.
10 aprile E’ previsto un incontro per la stesura dei progetti educativi individualizzati. Per gli altri due utenti.
Marzo/aprile Sono stati effettuati diversi incontri tra operatori Anffas e operatori Nicopeja presso le sedi dei rispettivi centri diurni finalizzati ad una conoscenza diretta degli utenti, delle attività nelle quali sono impegnati e dell’approccio educativo-assistenziale adottato dagli operatori Anffas. Ciò rientra in un lavoro operativo per garantire la continuità assistenziale tenuto conto della gravità degli utenti.
Mestre, 7 aprile ‘06
Assessora Delia Murer
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