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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 814

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
814 86 28/02/2007 Sebastiano Bonzio
 
28/02/2007

 

 

Venezia, 28 febbraio 2007
nr. ordine 814
n p.g. 86
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: O.d.g. Collegato alla Deliberazione PD 2007/122 "Bilancio di Previsione per l'Esercizio Finanziario 2007". ISTITUZIONE DEL PARCO NAZIONALE DELLA LAGUNA DI VENEZIA.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che

La Laguna di Venezia è uno degli ecosistemi lagunari più estesi (550 Kmq di superficie) e più importanti d'Europa e dell'intero bacino Mediterraneo, un'area umida naturale con un immenso patrimonio biologico, faunistico e floristico e con alcune specie animali e vegetali rare o minacciate d'estinzione. Già nel 1962, in occasione della conferenza organizzata dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN), in una lista di zone umide di importanza internazionale meritevoli di protezione, era già inserita la Laguna di Venezia. Anche la zona di Valle Averto è dichiarata “Zona Umida di importanza internazionale” dalla Convenzione di Ramsar (02.02.1971) (recepita con D.P.R. 13.3.76 n. 448 su GU n. 173 del 3.7.1976).

La Laguna di Venezia è il risultato della combinazione tra fattori naturali e fattori antropici che storicamente hanno determinato l’assetto attuale; natura e cultura in una combinazione inscindibile e molto spesso virtuosa. Forse in nessun altro luogo nel nostro Paese e nel Mondo si trovano condensati in modo così eloquente eccellenze archeologiche, architettoniche e naturalistiche, come nella Laguna di Venezia dove si percepisce la fragilità e la complessità dell'insieme.

La città di Venezia e la sua Laguna sono incluse nella lista dei “100 Siti Storici di Interesse Mediterraneo” approvata dalle Parti Contraenti del Piano d’Azione del Mediterraneo (PAM) nel 1987, in applicazione della Dichiarazione di Genova del 1985.

La conservazione della natura nel particolare contesto della laguna veneta deve passare attraverso il mantenimento delle attività umane, così come l’obiettivo della sopravvivenza delle comunità lagunari non può prescindere dall’impegno per l’arresto dei processi di degrado ambientale ed il recupero dell’equilibrio dinamico dell’ecosistema lagunare, tanto che il Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO ha inserito Venezia città e la sua laguna nella Lista dei 378 beni del “Patrimonio Mondiale dell’umanità” da salvaguardare ( codice Id n. 394 1987).

Queste finalità esigono un intervento legislativo nazionale che abbia come obiettivi la tutela e la riaffermazione della biodiversità e dei suoi rapporti tradizionali con l’attività umana, la promozione della ricerca scientifica e della educazione ambientale, il riequilibrio idraulico, biologico ed idrobiologico, lo sviluppo sociale, culturale ed economico delle popolazioni insediate nel Parco.

Gli ambienti lagunari sono da considerare ambienti conservativi aperti alle novità, che ben si adattano alle trasformazioni se sono gestiti in maniera corretta. La conservazione dello ambiente nel suo equilibrio millenario con la cultura e l’attività umana è il riferimento centrale per una corretta ed adeguata tutela a Parco.

La laguna di Venezia ed i litorali del veneziano sono esempi di sub-atlantismo nord-adriatico, nella persistenza di una grande lacuna floristica e faunistica caratterizzata da numerose biocenosi esclusive, armonizzata nel tempo all’intervento umano promotore di quell’equilibrio dinamico che abbiamo ereditato e che, in coerenza con la tradizione culturale di cui la laguna stessa è espressione, devono essere mantenuti e trasmessi alle generazioni future.

I gravi segnali di riduzione della diversità, ed alcuni fattori ecologici selettivi, ci impongono una maggiore attenzione ed un equilibrato intervento di tutela che si rende operativo solo con l’istituzione del Parco nazionale della Laguna di Venezia.

Lo Stato italiano, con Legge Speciale n°171/73 (Interventi per la salvaguardia di Venezia) ha deciso di porre il bacino lagunare, assieme a Venezia, sotto tutela, affermando all'art.1 che “la salvaguardia di Venezia e della sua Laguna è dichiarata problema di preminente interesse nazionale” e che “La Repubblica garantisce la salvaguardia dell'ambiente paesistico, storico, archeologico ed artistico della città di Venezia e della sua laguna, ne tutela l'equilibrio idraulico, ne preserva l'ambiente dall'inquinamento atmosferico e delle acque”.

Fin dal 1983 il Comune di Venezia ha proposto la costituzione dell’Ente Parco della Laguna di Venezia con giurisdizione su tutto il bacino lagunare e uno schema di normativa, presentata al Consiglio Regionale, che prevedeva la zonizzazione del perimetro del Parco in aree con diverso grado di protezione. Con Delibera n. 99 del 8/9 luglio 2003 “Approvazione dell’Istituzione Parco della Laguna e del suo Regolamento”, il Consiglio Comunale di Venezia ha approvato la costituzione dell’Istituzione “Parco della Laguna” il cui scopo è la tutela e la valorizzazione ambientale e socioeconomica della Laguna Nord di Venezia, sulla quale l’Amministrazione Comunale ha manifestato l’intenzione di istituire un Parco di “interesse locale”, ai sensi della L.R. 40/1984.

Tra il 1987 e il 1995, tre disegni di legge per l’istituzione del Parco della Laguna di Venezia e Chioggia vennero proposti dai consiglieri regionali e che nel 1996 un Comitato di persone, diversamente impegnate nella salvaguardia della Laguna, avanzarono una proposta di legge d’iniziativa popolare, sottoscritta da 6000 elettori, depositata presso il Consiglio Regionale Veneto il 9 ottobre 1997

Se in passato l’intervento dell’uomo ha sottolineato in parte il modello conservativo naturale dell’ambiente che si intende tutelare, la definizione dell’ambito territoriale permette oggi di individuare le aree di transizione e gli interventi necessari a scala di bacino sulla base di precise conoscenze scientifiche, che il Parco permetterà di ulteriormente approfondire ed ampliare.

La classificazione del territorio in zone di tutela, comprensive anche delle peculiarità del rapporto uomo-natura, consentirà il giusto equilibrio delle diverse componenti, in un territorio che integra l’elevatissima valenza naturalistica con valenze antropiche, storiche ed artistiche addirittura uniche ed irripetibili.

L’area tutelata dovrà così essere sottoposta ad un progressivo programma di sviluppo integrato tra le condizioni ecologiche e le valenze culturali, al punto che il Parco dovrà avere caratteristiche congiunte ed inscindibili di Parco naturale e Parco culturale.

Tutto ciò premesso e considerato il Consiglio Comunale di Venezia chiede al Governo ed al Parlamento:

• di valutare sollecitamente le attuali Proposte di Legge tese all’istituzione del “Parco nazionale della Laguna di Venezia”, al fine di dotare la città di Venezia e la sua Laguna di uno strumento di tutela, recupero, valorizzazione e conservazione dei caratteri naturalistici, storici e culturali del suo territorio, nonché per assicurare adeguata promozione e tutela della attività economiche tipiche dell'area e concorrere al miglioramento della qualità della vita delle comunità locali.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 28-02-2007 ore 00:00
Ultima modifica 28-02-2007
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