nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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810 | 73 | 28/02/2007 | Anna Gandini |
28/02/2007 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 01-03-2007 | Leggi |
Venezia, 28 febbraio 2007
nr. ordine 810
n p.g. 73
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
e per conoscenza
Ai Presidenti delle Municipalità
Oggetto: Bilancio Previsionale 2007 – Analisi di genere del bilancio
Il Consiglio Comunale:
Premesso
Che in Italia il principio di pari opportunità è garantito dalla Costituzione all’Art. 3 e ha trovato impulso alla sua concreta attuazione grazie alla modifica intervenuta nel 2003 all’art. 51;
Che il nostro Paese ha pienamente recepito le indicazioni e le strategie seguite ai lavori della Quarta Conferenza Mondiale di Pechino, impegnandosi anch’esso nella redazione dei bilanci di genere a partire dal 2001;
Che attualmente, a differenza degli altri paesi dove le iniziative in tal senso hanno carattere nazionale, in Italia, vista la specificità che caratterizza il nostro ordinamento e sistema pubblico, le prime sperimentazioni sono avvenute a livello locale, ad opera di Comuni e Province, partendo dai presupposti di maggiore “vicinanza” degli enti locali al cittadino, maggiore responsabilità diretta in termini sociali, maggiori competenze attribuite per il processo di decentramento delle funzioni;
Che le prime tre province che si sono impegnate nella redazione di Bilanci di Genere, sono state Genova, Modena e Siena, siglando nel 2003 un Protocollo di Intesa per la promozione del bilancio di genere e lo scambio di buone prassi in materia di pari opportunità;
Che attualmente aderiscono a tali iniziative un totale di 12 province e 8 comuni del Centro-Nord Italia;
Considerato
Che la declinazione di genere dei bilanci, è uno strumento importante di analisi delle politiche di allocazione delle risorse di una Amministrazione pubblica, che consente di verificare come queste ultime siano in grado di rispondere ai bisogni delle cittadine e dei cittadini e in quali condizioni di efficacia e di efficienza economica si svolgono tali risposte;
Che attraverso l’analisi di genere del bilancio, gli Enti locali possono sviluppare nuovi e più efficaci strumenti di programmazione delle politiche locali;
Ritenuto
Che leggere un azione di governo con l’ottica di genere vuol dire essere consapevoli delle differenze personali, familiari, sociali, lavorative ed economiche che insistono su donne e uomini e saper valutare, anche dal punto di vista dell’impatto economico e sociale, come i differenti stili di vita, le diverse esigenze e preferenze che ne caratterizzano l’agire quotidiano, determinano un impatto differenziato rispetto a un intervento pubblico;
Considerato
Che l’analisi di genere del bilancio consiste nella riclassificazione delle voci di bilancio di un ente pubblico per aree direttamente o indirettamente sensibili al genere, che la lettura in tale chiave consente di analizzare e contribuire a ridurre le disuguaglianze di genere attraverso un esercizio di trasparenza, democrazia e rendicontazione della gestione e distribuzione delle risorse pubbliche, a vantaggio dell’intera collettività;
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta Comunale a:
- Aderire al Protocollo d’Intesa, già siglato nel 2003 dalle prime tre province italiane (Genova, Modena e Siena) per la promozione del bilancio di genere e per lo scambio di buone prassi in materia di pari opportunità;
- Avviare con le varie Direzioni, comprese le Municipalità, un processo di redazione del bilancio di genere, sviluppando basi informative disaggregate per genere e indicatori gender sensitive, alfine di far emergere le esigenze della popolazione e del territorio di riferimento e verificare la coerenza e l’efficacia della risposta della pubblica amministrazione in termini di programmi e servizi.
Anna Gandini
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