nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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660 | 176 | 12/12/2006 | Franco Conte Giovanni Salviato |
14/12/2006 |
Venezia, 12 dicembre 2006
nr. ordine 660
n p.g. 176
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: “ La vita è un diritto non delegabile e va protetta, sin dal concepimento, con comportamenti attivi della comunità e dei suoi rappresentanti”
Considerato che:
- La legge 194/78 è stata oggetto di un partecipatissimo referendum che ha visto il Paese favorevole alla possibilità di interruzione della gravidanza sempre però come evento grave e possibile quale male minore, mai come diritto di vita o di morte sul nascituro;
- all’epoca del referendum le tematiche risentivano di una contrapposizione ideologica e partitica che ridusse gli spazi di dialogo e confronto costruttivo,
- ora, dopo oltre 25 anni dall’entrata in vigore della legge, si registrano spazi per una più meditata riflessione, rispettosa dei diversi punti di vista,
Preso atto che:
- in ambienti sia “laicisti” che di ispirazione cattolica viene riconosciuta una inadeguata applicazione della legge 194,
- quello che doveva essere una decisione della donna adeguatamente seguita sul piano psicologico e confortata da concreta assistenza nell’affrontare gli esiti di una scelta che salvasse il concepito, è rimasta una prospettiva scarsamente realizzata
esprime solidarietà all’Assessore al Sociale del Comune di Torino
nel suo impegno di massima attenzione verso le minorenni sull’esito delle loro decisioni circa l’interruzione della maternità
e impegna il Sindaco:
- a rappresentare al Ministro alla Sanità e al Ministri alla Famiglia nonché all’Assessore Regionale alla Sanità la necessità di assicurare mezzi e strutture che consentano di recuperare gli originali valori di tutela della maternità ispiratori della legge 194,
Franco Conte
Giovanni Salviato
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