Liga Veneta - Lega Nord Padania - Mozione nr. d'ordine 630

Venezia, 24 novembre 2006
nr. ordine 630
n p.g. 166
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


e per conoscenza

Ai Presidenti delle Municipalità

Oggetto: Fuori dalla giunta i verdi e quelle forze politiche che sostengono i no-global, e nuovo patto con le forze democratiche per un nuovo governo della città di Venezia

Premesso che:

1. I quotidiani hanno riportato dettagliatamente delle proteste realizzate all’interno del Consorzio Venezia Nuova e delle denunce relativo a detto episodio che avrebbero coinvolto anche il consigliere verde della maggioranza Beppe Caccia.
2. Al Consorzio Venezia Nuova, le forze dell’ordine carabinieri e poliziotti hanno avuto il mestiere ingrato di garantire la legalità in un contesto dove nella linea incerta tra legalità ed illegalità erano a muoversi rappresentanti eletti nelle istituzioni come i consiglieri comunali e da “mediatori” anche alcuni parlamentari e senatori.

Tutto ciò premesso il Consiglio Comunale esprime:

Solidarietà alle forze dell’ordine per aver realizzato il compito sia pure difficile di garantire la legalità.

Censura per il comportamento dei consiglieri comunali Bonzio e Caccia presenti a quella manifestazione.

Sollecita la Giunta

 A verificare la legittimità della presenza in Giunta di un assessore appartenente al gruppo politico dei verdi di cui fa parte il consigliere comunale Giuseppe Caccia, in più occasioni, evidenziate anche dalla stampa, sponsor del movimento no-global.
 A impegnarsi per dare ai cittadini chiare indicazioni sulla volontà della Giunta a rispettare la legalità, a dare ai cittadini garanzie circa una chiara presa di distanza dal gruppo dei verdi no-global e dalle forme di protesta che questi gruppi esprimono.

Sollecita il Sindaco

 Ad aprire un vero laboratorio politico per andare ad una nuova Giunta basata sul confronto e sulla rimodulazione dei programmi di governo per il bene della città, libera dalle desuete formule politiche del centrosinistra e del centrodestra ed articolata su nuove intese e programmi di governo da concordare con i gruppi politici che hanno contribuito alla sua elezione a sindaco.

Alberto Mazzonetto

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