nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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619 | 163 | 14/11/2006 | Sebastiano Bonzio |
16/11/2006 |
Venezia, 14 novembre 2006
nr. ordine 619
n p.g. 163
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Mandato al Sindaco a presentarsi alla prossima riunione del Conitatone con un documento alternativo a quello del Governo sul quale far esprimere tutti i componenti con diritto di voto, per la sospendere dei lavori del MOSE e la puntuale valutazione dei progetti alternativi esistenti e la loro sperimentazione, nel rispetto delle istanze formulate dalle comunità locali previsto dal programma dell'Unione.
Premesso che
Il Consiglio Comunale di Venezia nella seduta del 05/06/2006 ha approvato un ordine del giorno con il quale invitava il Governo e le Istituzioni preposte a “porre in essere una immediata verifica degli interventi alle bocche di porto in corso di esecuzione – sulla scorta dell’attività svolta dal Consiglio Comunale in seno alle Commissioni Consiliari IV e X e delle conclusioni cui è giunto il Gruppo di Lavoro istituito dal Sindaco che ha prodotto il documento dal titolo “Confronto Interventi Alternativi alle Bocche di Porto”, pubblicato dal Comune di Venezia il 15 novembre 2005 - e di quanto emerso nella riunione del Comitato ex art. 4 L 798/84 del 3 aprile 2003 al fine di realizzare compiutamente la visione sistemica delle politiche di salvaguardia […] valutando in particolare:
a)la necessità della concertazione tra le diverse Amministrazioni competenti;
b)la possibilità di verificare soluzioni più semplici e meno onerose per la moderazione dei flussi di marea e per la difesa dei centri urbani e lagunari dalle acque alte;
c)l’opportunità di riavviare, alla luce di nuove tecnologie operative, studi e sperimentazioni finalizzati al recupero altimetrico di zone e centri lagunari, a fronte degli scenari futuri di innalzamento del livello del mare;
d)la necessità di una più marcata protezione ambientale e di un’ampia comunicazione dei monitoraggi ambientali nel corso dell’esecuzione delle opere utilizzando anche a tal fine l’Ufficio di Piano;
e)la improrogabile aspettativa della comunità veneziana e del mondo intero di vedere concretamente e rapidamente realizzata la salvaguardia della città e della sua laguna;”
con il suddetto ordine del giorno si dava mandato al Sindaco di rappresentare queste istanze – presso il – Comitato misto di cui all’art. 4 della legge 798/84 specificatamente dedicata all’aggiornamento dei temi della salvaguardia di Venezia e della sua laguna e che, in questo senso, si è sviluppata in questi mesi l’attività del Sindaco e dell’Amministrazione che ha più volte sollecitato il Governo affinché avviasse un serio ed approfondito esame delle opere alternative al Mose per giungere alla realizzazione di un’opera meno costosa, meno impattante per l’ambiente e mirata al riequilibrio della laguna come fortemente richiesto dagli enti e dalle comunità locali.
Preso atto:
che nel programma del nuovo Governo, specialmente in tema di “Grandi opere”, si sostiene fortemente il metodo della concertazione, del coinvolgimento e del supporto delle comunità ed enti locali;
Considerato che
Tale impostazione, che rappresenta uno di pilastri sui quali si è basata la vittoria del centrosinistra alle elezioni del 9 aprile 2006, è stata palesemente contraddetta il giorno 10 novembre 2006, quando il Governo ha adottato a maggioranza una relazione presentata dal Ministro di Pietro, una posizione univoca con cui presentarsi al prossimo Comitatone – dove si discuteranno, appunto, le alternative presentate dal Comune di Venezia al MOSE – tale per cui si esprimerà negativamente su queste e a favore della prosecuzione dei lavori alle bocche di porto, nonostante i numerosi illeciti procedurali, omissioni di pareri segnalati da più parti (Comune e Provincia di Venezia, i Ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti e della Ricerca, ecc.) e il numero considerevole di elementi tecnici, scientifici ed ambientali che mettono in serio ed oggettivo dubbio la validità del progetto MOSE.
Tutto ciò premesso e considerato:
si chiede al Governo dell’Unione di agire, coerentemente con lo spirito contenuto all’interno del programma che l’ha condotto a vincere le elezioni del 09 aprile scorso, valutando la possibilità e l’opportunità di pervenire a una posizione sulle opere alternativa al MOSE che, tenendo in debita considerazione l’attenzione alla tutela e al riequilibrio della laguna, si snodi nel rispetto delle istanze formulate dalla Città di Venezia.
si impegna il Sindaco a presentarsi alla prossima riunione del COMITATONE con un documento alternativo a quello del Governo, concertato tra il Comune di Venezia e la Provincia di Venezia, sul quale far esprimere tutti i componenti con diritto di voto, che chieda di sospendere i lavori del Progetto MOSE e di procedere alla puntuale valutazione dei progetti alternativi esistenti ed alla loro sperimentazione al fine di pervenire alla realizzazione di un’opera alternativa, nel rispetto dei criteri di reversibilità, sperimentalità e flessibilità fissati dalla legge speciale per Venezia.
Sebastiano Bonzio
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