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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 575

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
575 143 23/10/2006 Sebastiano Bonzio
 
Silvia Spignesi
Michele Mognato
Giuseppe Caccia
Bruno Filippini
25/10/2006

 

 

Venezia, 23 ottobre 2006
nr. ordine 575
n p.g. 143
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: Legionella negli impianti di condizionamento di edifici pubblici e alberghi: la gestione della contingenza sanitaria operata dal Asl 12 evidenzia gravi e preoccupanti carenze da parte del massimo vertice della struttura sanitaria locale. Il Consiglio comunale auspica che si pervenga in tempi brevi all’individuazione di un nuovo, più autorevole e qualificato, direttore.

 


Premesso che

il Direttore generale dell’ASL ha dichiarato alla stampa ( il Gazzettino, mercoledì 11/10/2006) che vi sono “sei o sette luoghi pubblici” dove è stata riscontrata negli impianti di condizionamento d’aria un’alta concentrazione del batterio della legionella ;

il Direttore generale dell’ASL ha rifiutato di rendere noti sia i livelli di concentrazione del batterio della legionella che i luoghi dove tali casi sono stati riscontrati, adducendo a giustificazione di tale diniego le norme in materia di privacy;

il Direttore generale dell’ASL, a seguito delle interpellanze presentate da diversi Gruppi consiliari comunali (Rifondazione Comunista, Democratici di Sinistra e Margherita) che hanno denunciato come superficiale e non responsabile l’atteggiamento tenuto sulla vicenda dal massimo vertice della Sanità locale, ha fatto pervenire al Sindaco una comunicazione generica, in quanto non fornisce gli elementi utili alla comprensione della effettiva situazione sanitaria;

Ritenuto che

la diffusione delle informazioni inerenti i luoghi, pubblici o privati, dove sono stati rilevati i casi di presenza di legionella, nonché i livelli misurati di concentrazione batterica, non costituisca una violazione della tutela della privacy, bensì un preciso dovere di informazione dell’autorità sanitaria pubblica nei confronti della cittadinanza, dei lavoratori e degli utenti che operano presso le strutture pubbliche e private interessate, anche e soprattutto al fine di scongiurare possibili casi contagio;

l’interesse pubblico alla prevenzione e tutela della salute della collettività locale e dei suoi ospiti debba prevalere su quello privato e che l’azione pubblica, del Comune di Venezia e dell’Azienda Sanitaria Locale, debba essere tesa a prevenire qualsiasi rischio di contagio della popolazione;

Le modalità con le quali il Direttore dell’Asl 12 ha gestito questa contingenza sanitaria sono state tali da determinare nell’opinione pubblica non un senso di profonda di fiducia verso l’operato della struttura sanitaria, ma, al contrario, ha generato e diffuso, non solo a Venezia, ma anche a livello nazionale ed internazionale, dubbi sulla sua competenza e sull’affidabilità;
Tali effetti, da un lato possono rivelarsi ben più dannosi per l’immagine della Città e le sue strutture ricettive - che non si preserva con la censura, con la negazione di un problema esistente e scientificamente provato – di quelli paventati dal Direttore dell’Asl 12 come possibile conseguenza di una politica trasparente.
Preso atto che
La stampa locale ha dato ampio risalto alla notizia che un albergo è stato chiuso dall’Asl 12 “a tutela della salute”, confermando i timori da più parti sollevati circa la gravità della situazione sanitaria e la negligenza e superficialità con la quale è stata affrontata;
la stessa Asl 12, secondo quanto riportato dalla stampa locale, provvederà ad inviare ai numerosi turisti che sono stati ospiti delle strutture ricettive veneziane risultate contaminate dalla legionella una lettera che li invita a sottoporsi a degli accertamenti clinici al fine di accertare se sono stati effettivamente contagiati;
Preso atto che

la legge sulla privacy, all’articolo 24, lettera e) prevede che può essere effettuato il trattamento dei dati senza consenso quando ciò “è necessario per la salvaguardia della vita o dell'incolumità fisica di un terzo”;

Atteso che

il Dgls 267/2000, all’articolo 50, comma 5), demanda al sindaco, quale rappresentante della comunità locale, la competenza “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale”;

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio comunale di Venezia

esprime il senso di profonda sfiducia nei confronti dell’attuale Direttore dell’Asl che è maturato dalla constatazione di come è stata gestita la contingenza sanitaria relativa alla legionella e che conferma l’inadeguatezza a ricoprire un ruolo così delicato per la collettività.

 

Sebastiano Bonzio

Silvia Spignesi
Michele Mognato
Giuseppe Caccia
Bruno Filippini

 
 
Pubblicata il 23-10-2006 ore 00:00
Ultima modifica 23-10-2006
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