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Partito Democratico - Mozione nr. d'ordine 345

Logo Partito Democratico Roberto Turetta
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
345 68 28/02/2006 Roberto Turetta
 
06/03/2006

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito01-03-2006Leggi

 

Venezia, 28 febbraio 2006
nr. ordine 345
n p.g. 68
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: Decreto legislativo attuativo legge delega 308/2004 in materia ambientale

 

Premesso che:

a sette anni dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 22/97 “Ronchi” in materia di rifiuti la tutela ambientale del territorio, attraverso la riforma organica della gestione e del controllo dei rifiuti, si è riscontrato un netto e progressivo miglioramento, elemento questo che ha inciso anche in maniera decisiva nell’economia generale del Paese;

ciò nonostante a dicembre 2004 il Parlamento approvava la Legge 308 per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale.

Preso atto che:

Il Decreto Legislativo attuativo della delega ambientale elaborato ed approvato unilateralmente in Consiglio dei Ministri lo scorso 18 novembre, assunto in totale assenza di qualsiasi confronto con le autonomie locali e le parti sociali rappresenta lo stravolgimento dell’idea strategica introdotta con la legislazione Ronchi, fondata sull’attivazione di un sistema integrato del ciclo dei rifiuti che prevede la gestione e il controllo pubblico dei servizi, nel pieno rispetto dell’impatto e delle compatibilità ambientali;

Che lo stesso contrasta con diverse Direttive comunitarie;

Viola, per eccesso di delega, la stessa Legge Delega 308/2004;

L’impronta del tutto centralistica del Decreto vanifica il lavoro di anni compiuto dai Comuni, dalle Province, dalle Regioni indebolendo le tutele ambientali del nostro Paese;

Prevede esclusivamente il ricorso alla gara per l’affidamento dei servizi con il rischio di smantellare anni di politiche industriali del settore, capaci di sviluppare un forte sistema di aggregazioni territoriali utili a produrre,attraverso la gestione integrata del ciclo dei rifiuti, economie di scala, qualità dei servizi e tutela per i cittadini e per i lavoratori;

Inoltre nessuna tutela viene prevista per la salvaguardia delle condizioni occupazionali, contrattuali e di salute dei lavoratori tanto da provocare la protesta sindacale di CGIL – CISL – UIL – FIADEL che hanno effettuato nella giornata di venerdì 27 Gennaio c.a. scioperi e manifestazioni a livello nazionale;

Frantuma, con pesanti conseguenze per i cittadini e i lavoratori, l’equilibrio fra riscossione diretta delle tariffe e la gestione qualitativa dei servizi.
L’esautoramento dei Comuni sulla determinazione della tariffa non garantisce autonomia finanziaria ed economica delle imprese, non permette azioni positive per una maggior attenzione dei cittadini verso una minor produzione dei rifiuti con conseguente aumento dei costi.

Il Consiglio Comunale, unitamente al Sindaco e la Giunta disapprovano e si uniscono alla protesta contro gli orientamenti dello schema del Decreto Legislativo recante norme in materia ambientale riconoscendolo come un atto centralistico che indebolisce le politiche ambientali nel nostro Paese, la loro coerenza con le Direttive dell’Unione Europea, nonché quella di determinare un abbassamento dei livelli di tutela dell’ambiente e della salute a danno di tutti i cittadini senza, peraltro, che a questa corrisponda l’auspicata semplificazione delle procedure e dei processi attuativi per gli operatori e le imprese.
Ulteriore grave conseguenza sarebbe quella di determinare la totale paralisi dell’azione delle Regioni e degli enti locali in campo ambientale data l’incompatibilità delle norme regionali vigenti con lo schema di decreto.

Il Consiglio Comunale assume come orientamento politico-amministrativo, in completa coerenza con la premesse su enunciate, a privilegiare la scelta degli affidamenti diretti dei servizi idrici e dei rifiuti alle aziende del territorio provinciale.

Il Consiglio Comunale, infine, invita il Sindaco e la Giunta ad attivarsi nei confronti del Presidente della Provincia, in quanto Presidente dell’ATO idrico e dell’ATO dei rifiuti di prossima costituzione ad assumere un ruolo di forte interlocuzione e di coordinamento sulle politiche di aggregazione societaria nel territorio dove insistono importanti aziende totalmente pubbliche: VESTA – ACM – ASP – ASVO – SPI.

 

Roberto Turetta

 
 
Pubblicata il 28-02-2006 ore 00:00
Ultima modifica 28-02-2006
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