nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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1803 | 83 | 14/09/2009 | Sebastiano Bonzio Claudio Borghello Giuseppe Caccia Ezio Oliboni Bruno Filippini Fellice Casson |
16/09/2009 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 16-09-2009 | Leggi |
Venezia, 14 settembre 2009
nr. ordine 1803
n p.g. 83
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Venezia ricordi Giuseppe "Peppino" Impastato, in controtendenza rispetto a quanto fatto dal sindaco leghista di Ponteranica (Bergamo), Cristiano Aldegani.
Premesso che
Giuseppe "Peppino" Impastato è stato un ragazzo che ha respirato la mafia fin dai primi vagiti, la presa di coscienza, per gli "analfabeti di legge", che la mafia si sconfigge prima di tutto delegittimandone l'atteggiamento di superiorità e di onnipotenza, è stato, con la sua "RadioAut", il primo tentativo di comunicazione di massa anti-mafia, è stato il tentativo di far capire alle persone che - come diceva Giovanni Falcone - la mafia è un fenomeno culturale e che è quello il principale piano sul quale combatterla.
Il Consiglio Comunale di Venezia, con OdG n. 95 del 02-10-2006, ha riconosciuto questo ruolo e l'importanza di contrastare il fenomeno mafioso ed ha impegnato il Sindaco e all'Assessore competente in materia a intitolare a Giuseppe Impastato, detto Peppino, una zona di viabilità pubblica di particolare rilevanza come segnale della Città di Venezia contro la mafia.
Successiva mente è stato intitolato a Giuseppe "Peppino" Impastato il nuovo ponte che unisce l'isola Nova del Tronchetto con il piazzale del Tronchetto.
Evidentemente questa impostazione non è condivisa dal sindaco leghista di Ponteranica (Bergamo), Cristiano Aldegani, che ha deciso di far rimuovere l'intitolazione della biblioteca civica a Giuseppe "Peppino" Impastato per intitolarla ad un padre sacramentino morto nel Duemila, Giancarlo Baggi, residente per molti anni a Ponteranica.
Considerato che
Tale gesto rappresenta un grave oltraggio alla memoria collettiva, che non può che muovere ad indignazione chiunque sia dotato di un minimo di coscienza civile. Basti pensare che lo stesso Padre Santi Rizieri, Superiore Provinciale della Provincia Italiana dei Padri Sacramentini, ha affermato che: "La Comunità dei Padri Sacramentini riconosce e stima l'operato che contraddistinse il lavoro di padre Giancarlo Baggi, ma non può approvare che la memoria di un confratello sia usata in una logica di contrapposizione e di divisione, tanto più se questa contrapposizione riguarda un testimone di giustizia come Peppino Impastato, ucciso per il suo impegno civile.
I religiosi sacramentini auspicano, dunque, che la biblioteca comunale torni ad essere dedicata a Peppino Impastato, fiduciosi che l'Amministrazione comunale riuscirà a trovare soluzioni alternative per ricordare l'opera di padre Baggi."
È fondamentale compiere tutti quei gesti che consentano, per usare le parole ministro dell'Interno della Lega Nord (vero e proprio partito di lotta e di governo...), Roberto Maroni, di "infliggere un colpo decisivo a questo cancro che e' la mafia.".
Tutto ciò premesso e considerato si impegna il Sindaco e la Giunta affinché:
1.venga posizionata, sul ponte intitolato a Giuseppe "Peppino" Impastato, una targa che ne ricordi lo straordinario impegno nella lotta contro la mafia, nonché la condivisione dei valori da lui rappresentati da parte della città di Venezia;
2.sostenga, in controtendenza rispetto a quanto fatto dal sindaco leghista di Ponteranica (Bergamo), Cristiano Aldegani, tutte quelle iniziative tese a promuovere una cultura di contrasto del fenomeno mafioso e a perpetrare la memoria di Giuseppe "Peppino" Impastato e di tutti coloro che sono caduti per contrastare "questo cancro che è la mafia".
Sebastiano Bonzio
Claudio Borghello
Giuseppe Caccia
Ezio Oliboni
Bruno Filippini
Fellice Casson
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