nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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1767 | 75 | 28/07/2009 | Sebastiano Bonzio |
31/07/2009 |
Venezia, 28 luglio 2009
nr. ordine 1767
n p.g. 75
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: L'Amministrazione comunale di Venezia contribuisca a promuovere e garantire i diritti dei giornalisti – collaboratori e free-lance.
Il Consiglio Comunale
Premesso che
Il Sindacato giornalisti del Veneto e l’Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, con un loro comunicato, hanno denunciato che: “La crisi che ha investito l’editoria italiana sta provocando esodi massicci dai quotidiani e presto investirà anche il settore della stampa periodica.”
Si calcola che a fine anno saranno almeno 500 i giornalisti che lasceranno i giornali per prepensionamento, esodo incentivato o cassa integrazione straordinaria.
Secondo quanto indicano il Sindacato giornalisti del Veneto e l’Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia, in questa gravissima situazione il danno più rilevante lo subiscono i giornalisti free-lance, collaboratori coordinati e continuativi, e a partita Iva, ai quali sono tagliati unilateralmente i già magri compensi per il loro lavoro che rappresenta invece parte essenziale della produzione giornalistica dei quotidiani, periodici, delle tv e radio locali.
Tale logica è conseguente al fatto che gli editori, non sapendo progettare un rilancio del settore per farlo uscire dalla crisi, non trovano di meglio che tagliare i costi a partire dai settori più deboli.
Considerato che
In Veneto le proteste dei giornalisti collaboratori sono ormai quotidiane e che i Comitati di Redazione sono intervenuti in varie occasioni, chiedendo agli editori di non ridurre i compensi dei collaboratori e di dare invece il giusto riconoscimento alla loro opera quotidiana.
La rigidità opposta dalle direzioni aziendali ad ogni tentativo di difendere i redditi del lavoro autonomo e parasubordinato fino a negare ai rappresentanti sindacali il diritto (sancito dal contratto di lavoro Fieg-Fnsi) di rappresentare anche il lavoro non dipendente, acuisce le tensioni che recentemente sono sfociate in scioperi spontanei dei collaboratori, lavoratori che rischiano in prima persona poiché non godono delle tutele che lo Statuto dei lavoratori e i contratti collettivi garantiscono ai dipendenti.
In questo quadro di estrema gravità, è necessario sostenere le iniziative proposte dal Sindacato giornalisti del Veneto, che collaborano con i gruppi organizzati di giornalisti collaboratori (Re:fusi e Coordinamento Precari e Freelance Fvg) e ne appoggiano le rivendicazioni, sul problema dei compensi dei collaboratori.
Considerato inoltre che
Alcuni autorevoli quotidiani veneti hanno annunciato che intendono ribassare ulteriormente i compensi dei suoi numerosi giornalisti-collaboratori, già ridotte nei mesi scorsi e di "pagare" 3 euro per un articolo entro le 1000 battute, 6 euro se il pezzo rientra nelle 2.000 battute, e 19 euro se va oltre le 3.000: ma se il suddetto articolo dovesse "fermarsi" a quota 3.000, il compenso sarà di 12 euro lordi, da cui vanno detratte tasse, contributi previdenziali e spese.
Per realizzare un "pezzo" di 3.000 battute, correlato da due foto, corrispondente a circa mezza pagina del quotidiano, impegna il giornalista - collaboratore o il free-lance per due o più ore.
Per raccogliere le informazioni necessarie per realizzare un qualsiasi articolo il giornalista - collaboratore o un free-lance deve usare quasi sempre i propri mezzi ed a proprie spese (automobile, motorino, cellulare, internet, ecc.).
A tale situazione si è poi aggiunta in questi mesi la corsa al ribasso dei compensi, che sta ora diventando un'inquietante consuetudine anche per altre testate.
Non prendere posizione o peggio ignorare tutto ciò significa sostenere di fatto lo sfruttamento di centinaia di collaboratori, giovani e meno giovani, che con il loro costante lavoro, riempiono le pagine dei nostri quotidiani e forniscono ogni giorno servizi alle televisioni e alle radio private, nonché trascurare il fatto che un equo trattamento degli addetti della stampa sta alla base di uno dei pilastri dell'ordinamento democratico: la libertà di stampa.
É solo garantendo la piena autonomia economica che si può assicurare la loro completa indipendenza, rendendo possibile in questo modo la rimonta dell'Italia nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa, che oggi ci collocano in posizioni decisamente imbarazzanti.
Tutto ciò premesso e considerato
Esprime piena solidarietà alle iniziative poste in essere dal sindacato giornalisti del Veneto a difesa dei diritti dei giornalisti-collaboratori e free-lance delle testate giornalistiche del Veneto.
Invita il Sindaco ad intervenire presso le sedi opportune per tutelare i diritti dei giornalisti-collaboratori e free-lance delle testate giornalistiche che operano in Venezia, facendo sì che il loro lavoro venga retribuito in maniera dignitosa e giusta.
Sebastiano Bonzio
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