| nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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| 1622 | 16 | 09/03/2009 | Alberto Mazzonetto |
11/03/2009 |
Venezia, 9 marzo 2009
nr. ordine 1622
n p.g. 16
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
e per conoscenza
Ai Presidenti delle Municipalità
Oggetto: Percorsi alternativi a Calatrava e rischio chiusura per tanti commercianti di Santa Croce e San Polo.
Premesso che:
- È a dir poco sorprendente che un’amministrazione comunale che dovrebbe fare gli interessi di tutti i veneziani privilegi sfacciatamente un sestiere ai danni di un altro.
- E’ necessario che Ca’ Farsetti faccia al più presto chiarezza su quanto denunciato dai gestori e titolari di locali di Santa Croce e San Polo, in relazione ai sistematici dirottamenti di turisti, non solo in occasione di grandi eventi, verso il ponte di Calatrava, lista di Spagna e Cannaregio.
- Che l’opera dell’architetto Santiago Calatrava abbia modificato drasticamente i flussi, è sotto gli occhi di tutti e allo stato attuale non ci si può fare granché. Ma è alquanto sospetto che, forse allo scopo di attribuire ulteriori significati alle scelte urbanistiche di Cacciari e della sua giunta, gli assessori competenti non mantengano quanto promesso in precedenza, vale a dire una corretta segnaletica che a piazzale Roma e in prossimità della struttura evidenzi le alternative a quel percorso.
- Ancor più sorprendente (ma fino a un certo punto…) è che un sindaco che abita a San Tomà e abituato a circolare quotidianamente a piedi per il centro storico, non si sia accorto dei sempre più frequenti mugugni che serpeggiano fra i titolari e gestori di locali di Santa Croce e San Polo. E al tempo stesso, aggravi questo disagio ignorando una raccolta firme sottoscritta da oltre 200 operatori della zona.
- Se questo andazzo e negligenza della giunta comunale dovesse perdurare, grossissimi sarebbero i rischi per la sopravvivenza di tante attività economiche e come Lega non potremmo che attivarci in difesa delle legittime richieste dei pubblici esercenti di un sestiere così apertamente penalizzato.
- Condividendo sin d’ora quanto gli stessi esercenti scrivono, cioè che se il ponte di Calatrava è stato ribattezzato ponte della Costituzione, al di là delle convinzioni del sindaco quest’ultima dovrebbe valere per tutti, non solo per alcuni.
Tutto ciò premesso
Il consiglio impegna la giunta ad una tempestiva rielaborazione della segnaletica pedonale di Venezia per reindirizzare flussi alternativi al Ponte della Costituzione per non boicottare le attività economiche di Santa Croce- San Polo.
Alberto Mazzonetto
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