nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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1574 | 1 | 20/01/2009 | Franco Conte e altri. |
20/01/2009 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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esito | 21-01-2009 | Leggi |
Venezia, 20 gennaio 2009
nr. ordine 1574
n p.g. 1
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
e per conoscenza
Ai Presidenti delle Municipalità
Oggetto: Discriminare chi ha bisogno di cure sanitarie è tradire i valori di civiltà di Venezia. Il diritto alle cure non è un valore “negoziabile”.
Preso atto che:
- in sede di discussione parlamentare sul “decreto sulla sicurezza” è stato proposto di escludere gli immigrati clandestini dalle cure sanitarie (non codice rosso) e, di fatto, ad obbligare i medici a denunciare i pazienti senza permesso di soggiorno;
- tale prospettiva ha trovato alcuni consensi anche nella nostra regione;
- va denunciata una forma di intolleranza, più pericolosa perché in “doppiopetto” in quanto si nasconde dietro motivi condivisibili quali la sicurezza, la lotta alla concorrenza sleale, contro la diffusione di malattie, contro la prostituzione, per la necessità di pensare prima “ai veneti”, di risparmiare qualche milione su un bilancio di miliardi di euro!;
- certe dichiarazioni buoniste di rispetto della chiesa, della famiglia, di attenzione agli ultimi… rischiano di risultare di facciate a fronte alle richieste di ritorno alla legge del taglione, alla legge del più forte; sempre più si consolida l’idea che “il fine giustifica i mezzi” a segnare il piano inclinato di una società senza etica.
Considerato che:
- gli stranieri sono una risorsa per un Paese e per la nostra città, sia per l’attività economica che nel ruolo di assistenza dei nostri anziani,
Richiamate:
- le responsabilità della città di Venezia come interprete autorevole del senso civico e delle radici cristiane dei veneti;
- le vittime dell’intolleranza e del fanatismo tra gli emigrati veneti, dalla vicina Svizzera sino agli Stati Uniti, sono un monito a non rassomigliare ai loro carnefici,
Il Consiglio Comunale di Venezia
impegna il Sindaco e la Giunta
di fronte a diritti universali della persona, da quello alla salute a quello di concorrere allo sviluppo della comunità assumendone diritti e doveri, a:
1) dare voce alle indicazioni dell’opinione pubblica più responsabile e di tutto l’arcipelago di associazioni di volontariato per ribadire che su questa vicenda deve riaffermarsi il primato morale del principio che l’accoglienza responsabile non è un valore “negoziabile”;
2) accentuare la vigilanza perché, nemmeno in maniera indiretta, si consumino discriminazioni di razza;
3) ad un a forte iniziativa di potatura di forme di ipocrisia che dissipano il tesoro della tradizione veneta per ridare vigore ai suoi valori di solidarietà, di accoglienza, di promozione della dignità della persona sanciti e tutelati dalla Carta costituzionale in particolare agli artt. 2, 3 e 32 che specificatamente dispone “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Franco Conte
e altri.
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