nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
---|---|---|---|---|
1539 | 128 | 27/11/2008 | Franco Conte |
02/12/2008 |
Venezia, 27 novembre 2008
nr. ordine 1539
n p.g. 128
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
e per conoscenza
Ai Presidenti delle Municipalità
Oggetto: Confermare Mestre come città dell’accoglienza: favorire un percorso di conoscenza per una decisone responsabile sulla migliore integrazione della comunità Sinti, nel rispetto delle leggi e delle peculiarità etniche e culturali.
Preso atto che:
- oltre 13 mila cittadini hanno sottoscritto il quesito referendario “Ritieni che la realizzazione di un campo nomadi che costa milioni di euro rientri nelle priorità del tuo comune di Venezia ?”;
- negli incontri nella sede istituzionale delle commissioni consiliari competenti i promotori del referendum hanno costantemente ribadito l’obiettivo di porre all’attenzione della città il loro dissenso rispetto alla soluzione adottata dal Comune del “villaggio” o “campo nomadi” in quanto ritengono tale modalità non sia idonea a tutelare la comunità Sinti anzi risulta controproducente rispetto ad una efficace integrazione;
- il quesito non è stato ritenuto ammissibile dalle commissioni consiliari competenti e, se confermato dal voto del Consiglio, viene elusa la legittima aspettativa di confronto democratico che sarebbe stato assicurato con il dibattito referendario,
Richiamate:
- la secolare tradizione di Venezia di città tollerante, polietnica e multiculturale;
- la recente, ma non meno profonda, radice solidaristica di Mestre che ha accolto e integrato gente proveniente da tutte le regioni italiane e, negli ultimi vent’anni, da diversi paesi comunitari ed extra comunitari,
Il Consiglio Comunale di Venezia
impegna l’Assessore competente
- a promuovere una seminario articolato, aperto ai cittadini, dove si analizzino e mettano a confronto le esperienze e le casistiche su come hanno affrontato la questione della comunità Sinti le altre città, non solo italiane;
- quali sono stati le soluzioni adottate, in particolare quali effetti hanno avuto il mantenimento di campi nomadi autorizzati rispetto al processo di integrazione e quali sono stati i risultati di eliminazione dei campi o villaggio nomadi e l’inserimento, come “normali” cittadini nel contesto delle stesse opportunità abitative predisposte per tutti;
a concludere l’azione di studio, valutazione ed analisi dei risultati in un dibattito di fronte alla città per illustrare quanto emerso e mettere i cittadini nella condizione di maturare una valutazione consapevole e documentata con la quale poter esprimere un giudizio responsabile sulle proposte dell’Amministrazione o di eventuali alternative;
a coinvolgere fin dalla preparazione del seminario di studio fino al confronto finale con la città i rappresentanti del Comitato “No Campo Nomadi”.
Franco Conte
scarica documento in formato pdf (34 kb)