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Partito Democratico - Mozione nr. d'ordine 1465

Logo Partito Democratico Franco Conte
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1465 102 01/09/2008 Franco Conte
 
Giovanni Salviato
11/09/2008

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito21-10-2008Leggi

 

Venezia, 1 settembre 2008
nr. ordine 1465
n p.g. 102
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


e per conoscenza

Ai Presidenti delle Municipalità

 

Oggetto: Rispettare la volontà dei cittadini che vogliono tutelare un’area di particolare pregio ambientale. Fermare la speculazione edilizia in Via del Tinto.

 

Preso atto che l’area di Via del Tinto:
- è di particolare pregio ambientale;
- è limitrofa ad area SIC dove sopravvive forse l’unico residuo di flora padana;
- insito ville con annessi parchi storiche per la città di Mestre,

Sottolineato che:
- tale area è indicata come “agricola” nel PRG;

Richiamato che:
- venne proposta un’Osservazione diretta ad edificare circa 27.000 mq. in cambio della cessione di un’ampia parte dell’area interessata dalla lottizzazione;
- la Municipalità di Mestre Centro e l’Assessore competente ritennero di accogliere in parte l’Osservazione, limitatamente a 2.500 mq. circa;
- che la Regione rimise all’attenzione del Comune la primitiva richiesta dei lottizzatori e su questa “riapertura” della procedura sarebbero scaduti i termini per dare una tempestiva risposta da parte del Comune (di qui le sentenze avverse al TAR e al Consiglio di Stato),

Il Consiglio Comunale
impegna il Sindaco e l’Assessore competente

- a porre in essere tutte le iniziative per evitare che una speculazione disattenta agli interessi di Mestre, già ferita da ampi e scellerati interventi urbanistici, sottragga ai mestrini di oggi e delle future generazioni aree di particolare interesse ambientale, di pregio irripetibile ed unico come quella intorno a Via del Tinto;
- a cogliere l’occasione per dare un messaggio forte e chiaro che il Bosco di Mestre, e quindi alle gemme preziose che ne danno una peculiare caratterizzazione, a un progetto che vuole vivere e diventare realtà.

Costituito un comitato a tutela dell’area che gravita intorno a Via del Tinto a Carpendo.
La zona è attualmente agricola, ma i proprietari hanno fatto richiesta di lottizzazione per circa 7.000 mq. Il Comune respinse tale progetto ma la Regione ripropose la questione cosi la Giunta e la Municipalità ritennero un equilibrato compromesso ridurre la richiesta a 2.500 mq.
L’Italia Paese dei cavilli ha aiutato i proprietari che hanno eccepito il silenzi-assenso per la loro primitiva richiesta di lottizzazione.
Il Comitato ha l’obiettivo di fermare questa speculazione mobilitando l’opinione pubblica. Un terreno pagato poche decine di milioni proprio per la destinazione agricola dell’area che ha già acquistato un valore cento volte superiore, non vale meno di 5 milioni di euro! Se poi passasse l’ipotesi di 2500 mq. il valore sarebbe di quattrocento volte! Altro che amici del quartierino o “mani sulla città” alla anni ’60.
Si sperava che nel terzo millennio simili speculazioni non fossero più possibili, con evidente contro Il Comune ha lo strumento del PAT il Piano Territoriale che di fatto sostituisce il sistema del PRG, Piano Regolatore Generale.
Affrettare l’’operatività del PAT significa fermare questa come tutte le altre operazioni sviluppatesi in maniera anarchica e sotto la pressione di complesse normative che davano ampi varchi per iniziative edilizie non coordinate e non compatibili con il territorio (basta pensare alle recenti inondazioni di Mestre) o con le linee di sviluppo della città fissate dal Consiglio Comunale.

 

Franco Conte

Giovanni Salviato

 
  1. Franco Conte
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Pubblicata il 01-09-2008 ore 00:00
Ultima modifica 01-09-2008
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