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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Mozione nr. d'ordine 1217

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
1217 1 09/01/2008 Sebastiano Bonzio
 
Fabio Toffanin
16/01/2008

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro12-11-2009Leggi

 

Venezia, 9 gennaio 2008
nr. ordine 1217
n p.g. 1
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale


 

Oggetto: La difesa dei prodotti dell’agricoltura italiana quale frutto della difesa dei produttori onesti, della tutela del lavoro e dei consumatori dai furbetti del mercato.

 

Premesso che

Dinanzi all’aumento di prezzo dei prodotti alimentari si scarica la colpa sul settore della produzione agricola spesso in modo ingiustificato;

Da anni le organizzazioni professionali agricole e le associazioni dei consumatori denunciano il perverso meccanismo, indotto dal sistema della distribuzione, che vede penalizzati i due anelli più deboli della catena, i produttori agricoli ed i consumatori finali;

Sull’aumento dei prezzi all’origine certo incidono in modo crescente costi che i produttori devono sostenere a causa del rincaro del prezzo dei carburanti sia le avverse condizioni meteorologiche, ma anche che tali incrementi incidono in modo più consistente nelle successive fasi della distribuzione dei prodotti dalle aziende ai mercati di vendita al dettaglio spesso in modo pretestuoso;

Alcuni esempi, correttamente pubblicizzati dalle organizzazioni professionali del mondo agricolo e rilanciate dalle associazioni dei consumatori, dimostrano spesso la totale assenza di colpe del mondo della produzione e dimostrano che è nella intermediazione che si annidano gli aumenti dei costi:
• con riferimento al latte, analizzando a filiera dei costi fino al consumatore, in percentuale il prezzo pagato dal consumatore è così ripartito: 19,7 % al produttore; 34% agli industriali; 40% ai commercianti. Su un euro di costo al litro, quindi, al produttore vanno meno di 20 centesimi, mentre la parte del leone la fanno i commercianti;
• con riferimento alle carote, un kg costa al consumatore mediamente un euro e solo 9 centesimi vanno al produttore agricolo;
• con riferimento ai costi dei prodotti alimentari, questi non sono determinati dai produttori: caso eclatante è quello del pane che dal 1985 ha visto un aumento del 419%, mentre costo del frumento è diminuito del 5%;

Le recenti notizie che denunciano il gravissimo fenomeno dell’evasione fiscale da parte di produttori e grossisti agricoli nella provincia di Venezia, oltre che dover essere oggetto della doverosa attività di prevenzione e repressione da parte delle autorità a ciò preposte, devono anche suonare come un campanello d’allarme circa le cause che potrebbero aver causato tale degenerazione e che probabilmente possono in parte essere ricondotte alla mancanza di redditività del settore;

Considerato che
È chiaro quindi che il problema dell’aumento dei costi dei prodotti agricoli sta nell’industria di trasformazione ma soprattutto nella catena della grande distribuzione, sempre più nelle mani di grandi multinazionali;

Ritenuto che
La piattaforma per la difesa dei prodotti dell’agricoltura italiana per essere completa debba:
• fare riferimento anche alla tutela lavoro dipendente, fattore determinante del Made in Italy e della sua qualità, prevedendo delle misure per debellare le drammatiche condizioni di lavoro, che spesso sfociano in veri e propri casi di schiavitù, nelle quali versano migliaia di migranti in aziende agricole, non sempre isolate dalle organizzazioni professionali;
• ribadire l’importanza della tutela dell’ambiente e un migliore utilizzo dell’acqua,in una logica di beni comuni;
• contrastare l’impiego degli OGM;

Debbano essere attuate le annunciate azioni di monitoraggio del Governo che dimostreranno, ancora una volta, come i produttori agricoli nonché i consumatori finali siano le vere vittime del rialzo dei prezzi;

Da subito vadano messe in cantiere iniziative che da tempo vengono richieste dal mondo agricolo: etichettatura per tutte le produzioni alimentari, il doppio prezzo (origine e vendita) sul modello francese, rivalorizzazione della vendita diretta con maggiori relazioni tra produzione e consumo, ciclo corto nella ristorazione collettiva pubblica e privata;

Un importante impulso alla realizzazione di quanto richiesto da produttori e consumatori , anche a livello locale, venga dal decreto attuativo dell’art. 1, comma 1065, della legge del 27 dicembre 2006, n . 296 , (pubblicati sulla G.U. n. 301 dello scorso 29 dicembre) per la realizzazione dei mercati riservati alla vendita diretta degli imprenditori agricoli, anche in riferimento alla partecipazione degli imprenditori agricoli alle modalità di vendita e alla trasparenza dei prezzi, nonché le condizioni di poter beneficiare degli interventi previsti dalla legislazione in materia;

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale:
• si impegna a dare risalto alle iniziative dei produttori agricoli promosse per tutelare i prodotti dell’agricoltura italiana, nel rispetto dei diritti dei lavoratori, della difesa dei consumatori e dei beni comuni e, per dare concretezza a tali enunciazioni,:
• impegna il Sindaco e la Giunta ad applicare rapidamente quanto previsto dal decreto attuativo dell’art. 1, comma 1065, della legge del 27 dicembre 2006, n . 296 , con particolare riferimento alla realizzazione sul suolo comunale di un’apposita area mercatale (che potrebbe essere individuata nel piazzale antistante la struttura "ex Plip" di via S. Donà 195 a Carpenedo) destinata alla vendita diretta degli imprenditori agricoli, studiando nel frattempo la possibilità di una loro temporanea collocazione nel mercato comunale all’ingrosso, ma anche provvedendo alla definiva realizzazione, anche tenendo conto di quanto indicato dalle norme relative alla vendita diretta a parte degli imprenditori agricoli, del nuovo mercato ortofrutticolo.

 

Sebastiano Bonzio

Fabio Toffanin

 
 
Pubblicata il 09-01-2008 ore 00:00
Ultima modifica 09-01-2008
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