| nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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| 1145 | 208 | 16/10/2007 | Raffaele Speranzon |
17/10/2007 |
Venezia, 16 ottobre 2007
nr. ordine 1145
n p.g. 208
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
e per conoscenza
Ai Presidenti delle Municipalità
Oggetto: Finanziaria 2008
Il Consiglio comunale di Venezia,
CONSIDERATO CHE
Lo stato dei conti pubblici è allarmante e la legge finanziaria 2008 appena varata penalizza ulteriormente cittadini, famiglie e imprese, senza fare intravedere alcun significativo miglioramento per le finanze pubbliche, per il potere d’acquisto dei cittadini e per lo sviluppo
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
- A non aumentare la pressione fiscale e le tariffe, secondo le facoltà attribuite dalla legge nell’ambito dell’autonomia riconosciuta agli enti locali, per evitare che i dispositivi appena varati dal Governo per il 2008 determinino un ulteriore impoverimento per i cittadini ed imprese, con un ulteriore freno allo sviluppo e quindi un rischio crescente di riduzione dell’occupazione;
- ad attivarsi nei confronti del Parlamento per sostenere iniziative di legge o attività emendativi che, ponendo al centro dell’attenzione la famiglia, persegua i seguenti obiettivi: riduzione delle aliquote Irpef e sostituzione delle detrazioni partendo dal basso, ovvero fasce di reddito basse e soggetti deboli; introduzione del quoziente famigliare nella determinazione del reddito, in particolare per le famiglie monoparentali e con più figli a carico; introduzione di sistemi per il contrasto di interessi che consentano la deducibilità alle famiglie di costi sostenuti, in particolare in materia di sanità, scuola e casa; introduzione di deduzione fiscale per le giovani coppie con contratto di locazione ed istituzione di un fondo presso la cassa depositi e prestiti che favorisca l’acquisto della prima casa in edilizia economica e popolare;
- ad attivarsi nei confronti del Parlamento per sostenere iniziative di legge che alleggeriscano la pressione fiscale sulle imprese, in particolare piccole e medie, e che perseguano i seguenti obiettivi: revisione degli studi di settore, restituendo agli stessi esclusivo valore di accertamento e non di determinazione del reddito delle imprese eliminando l’indice di normalità economica; assunzione a rango di norma costituzionale del principio di irretroattività delle normative in materia fiscale e piena valorizzazione dello statuto del contribuente; eliminazione della burocrazia inutile per tutte le imprese; istituzione di crediti d’imposta intelligenti che tengano conto delle specificità delle aziende e contestuale eliminazione della contribuzione a pioggia; istituzione di imposte sostitutive sui redditi e irap che prevedano aliquote agevolate ridotte per i redditi prodotti dai giovani e incentivazioni per le imprese che stabilizzino a tempo indeterminato lavoratori a contratto flessibile; riduzioni di aliquote per i redditi incrementali prodotti dalle aziende rispetto all’anno precedente e detassazione degli straordinari; introduzione di crediti d’imposta intelligenti per favorire le imprese che producono ricerca e innovazione anche in programmi pluriennali; introduzione di tassazione forfetaria ridotta per le microimprese, abbattimento di burocrazia e costi fiscali per i passaggi generazionali delle piccole e medie imprese spesso a conduzione famigliare; estendere la platea dei vantaggi fiscali all’associazione di solidarietà sociale; rilancio del federalismo fiscale;
- ad attivarsi nei confronti del Parlamento e del Governo per fare in modo che le risorse necessarie agli interventi suddetti vengano reperite con un taglio drastico dei conti della politica e degli enti inutili, diminuendo in modo significativo la spesa pubblica e con il gettito aggiuntivo determinato dal volano di crescita straordinario derivante dall’alleggerimento della pressione fiscale complessiva.
Raffaele Speranzon
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