Liga Veneta - Lega Nord Padania - Mozione nr. d'ordine 1026

Venezia, 27 giugno 2007
nr. ordine 1026
n p.g. 164
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

Oggetto: Sia annullato lo spettacolo “Messiah Game” di Biennale Danza

PREMESSO CHE :

- il 27 e 28 giugno è programmato al teatro dell’Arsenale a Venezia la prima italiana di uno spettacolo che vietato a Strasburgo, dopo aver girato per l’ Europa senza essere notato viene a sfruttare furbescamente la ribalta veneziana per cercare un consenso che altrove non ha trovato, e per strumentalizzare un’istituzione come la Biennale rivelatasi con questa scelta, incapace di fare vera cultura e di distinguere l’arte dalla spazzatura e quel che è peggio di comprendere il significato vero della libertà
- il balletto ospitato presso la struttura dell’ Arsenale di Venezia , mette in scena una passione di Cristo in versione sadomaso con tanto di orgia finale sul tavolo dell’ultima cena
- la differenza tra vera arte e spregevole provocazione è certamente diventato, in epoca post-moderna , uno dei compiti più delicati e determinanti che volentieri lasciamo alla riflessione di critici ed esperti
- l’arte è tale quando sa mettersi in gioco, non quando si muove sotto la coltre comoda della spesa pubblica, Ruckert metta in scena la sua opera a proprie spese e rischio in teatri a pagamento
- come emerge da questo spettacolo, il relativismo religioso e l’escalation anti-cristiana di questi tempi stanno assumendo dimensioni sempre più subdole ed inquietanti.


RILEVATO CHE:

- la libertà di espressione di “sedicenti artisti” non può diventare alibi per offendere la sensibilità umana e religiosa di altre persone.
- vanno rispettate le istanze ideali della maggioranza dei cittadini, non può esserci né una società civile, né una democrazia senza il rispetto delle regole , la politica quella nobile, quella intesa come “servizio”ai cittadini , non può far passare la logica perversa del “vietato vietare”, questa logica va a braccetto con la non- cultura della “disobbedienza” cui la giunta veneziana è molto affezionata.
- l’avvilimento e l’irrisione della cultura e della religione di un popolo, costituiscono le premesse ideologiche e culturali per realizzare l’”etnocidio” o meglio la distruzione della nostra cultura e della nostra identità
- per i veneziani ed i veneti in particolare è inaccettabile l’attacco che lo spettacolo che si vuole rappresentare alla Biennale rivolge alla identità, alla cultura ed alla coscienza religiosa del popolo veneto.
- pilatesco e da stigmatizzare è il comportamento di quegli amministratori pubblici che permettono che si finanzi col denaro di tutti i cittadini e giustificano una squallida provocazione come il “Messiah Game” minimizzando o appellandosi all’alibi della libertà di espressione,



TUTTO CIO’ PREMESSO E RILEVATO

il consiglio impegna il sindaco e la giunta ad:
- attivarsi con la massima celerità presso il c.d.a della Biennale, presso la Regione Veneto , presso il Ministro dei Beni Culturali perché lo spettacolo “Messiah Game” programmato il 27 e 28 giugno ’07 dalla Biennale Danza sia tolto dalla programmazione.
- rivedere i protocolli di intesa con la Biennale per la concessione di spazi nel territorio comunale
- coinvolgere Regione e Stato Centrale perché siano rivisti i criteri con cui i soldi dei cittadini vengono erogati all’Ente Biennale di Venezia , e perché non sia rinnovato il mandato al presidente Croff
- sollecitare urgentemente la magistratura perché si accerti se nella rappresentazione di detto spettacolo si possa ravvisare la fattispecie di qualsivoglia reato.

Alberto Mazzonetto

Antonio Cavaliere
Alfonso Saetta
Raffaele Speranzon
Saverio Centenaro
Cesare Campa
Michele Zuin

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