nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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896 | 28 | 16/04/2007 | Sebastiano Bonzio |
Vicesindaco Michele Vianello e p. c. Al Presidente della IV Commissione |
18/04/2007 | 18/05/2007 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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ritiro | 30-04-2008 | Leggi |
Venezia, 16 aprile 2007
nr. ordine 896
n p.g. 28
Al Vice Sindaco Michele Vianello
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IV Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Quale strategia per la riqualificazione della riva di fronte ai Giardini della Biennale.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
In fase di approvazione del Bilancio di Previsione 2007, il Consiglio Comunale di Venezia ha stanziato cospicui fondi per il recupero della scultura commemorativa della Partigiana presso la riva di fronte ai Giardini della Biennale, un’opera dall’elevatissimo significato simbolico, culturale e storico per la città di Venezia che da troppo tempo versa in condizioni indecorose di abbandono e degrado, con un misero palancolato a fare da contorno scenico al monumento preda degli effetti di agenti atmosferici e di piccole discariche abusive.
Di fronte all’ingresso della Biennale è stata realizzata una piattaforma di notevoli dimensioni, è fondata su almeno 19 piloni di cemento armato, e dall’aspetto a dir poco discutibile che determina un elevatissmo impatto visivo sul paesaggio, sia dalla riva verso il Bacino di San Marco che viceversa. Un’opera sulla quale sarebbe interessante conoscere il parere della competente Sovrintendenza, anche in virtù del fatto che la struttura ha divorato la storica scalinata in pietra d’Istria che ora funge da suo supporto (a modesto avviso della cittadinanza che ha segnalato i fatti essa è destinata a soccombere sotto il peso della costruzione, essendo del tutto inadeguata a sostenerne il carico).
Ad oggi non si conosce quale sarà la destinazione riservata alla suddetta struttura anche se è intuibile che la più probabile sia quella tesa ad unificare gli approdi dei mezzi ACTV, ottenendo in questo modo anche il risultato di liberare intere porzioni di riva oggi occupate dai pontoni; segmenti di fondamenta sui quali, per inciso, sarebbe interessante conoscere i progetti delle varie amministrazioni competenti (quella comunale e quella portuale in testa): scoprendo in tal modo se sia loro intenzione fare un gentile omaggio alla cittadinanza, restituendo all’uso pubblico una parte di fronte acqueo eccezionale oppure se, anche questo tratto, verrà destinato all’approdo di natanti (yatch, piccole o grandi navi, granturismo o similari, magari quelli provenienti da Cavallino che il Sindaco Massimo Cacciari dice di voler ubicare a prescindere dalla soddisfazione dei cittadini…) che precluderanno a veneziani e visitatori la vista verso uno degli scenari più belli di Venezia, gravando ulteriormente quella zona oltre che dell’inquinamento visivo anche di quelli atmosferico, acustico, eccetera.
Tutto ciò premesso e considerato si interpella l'Assessore al Traffico acqueo per conoscere:
1. quale sia la destinazione d’uso prevista per la nuova piattaforma;
2. quale utilizzo sia previsto, nel caso il pontone serva per ospitare la riunificazione degli approdi ACTV, per le aree lasciate libere, definendo se sia prevista la loro restituzione all’uso pubblico che consenta ai cittadini di godere di una parte di fronte acqueo eccezionale oppure se, con una scelta di ulteriore privatizzazione delle rive discutibile sotto molteplici aspetti, verrà incrementato lo sfruttamento delle rive di Castello attraverso la realizzazione di nuovi, ed indesiderati, approdi per natanti (yatch, piccole o grandi navi, granturismo o similari).
Sebastiano Bonzio
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