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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 875

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
875   02/04/2007 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente della X Commissione
    in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
annullamento02-04-2007Leggi

 

Venezia, 2 aprile 2007
nr. ordine 875
n p.g. ........
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della X Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Fuga di CVM dello scorso 26 maggio 2006: il Sindaco faccia chiarezza sulla sua reale entità e sull'adeguatezza dei provvedimenti adottati.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che

il 6 maggio 2006, alla Ineos Evc di Porto Marghera c’è stata una fuga di cloruro di vinile monomero (CVM) l’entità della quale, in quei giorni, fu minimizzata e quantificata in qualche decina di chili del prodotto cancerogeno.

presso lo scrivente Gruppo consiliare è giunta la notizia che, successivi approfondimenti, sembra abbiano fatto emergere che la fuga fu, invece, di alcune tonnellate di cloruro di vinile monomero (CVM), tanto che ne è stata informata la Commissione europea dei grandi rischi industriali a Bruxelles, come previsto dalla normativa per l’analisi di rischio industriale (Direttiva Seveso).

Considerato che

per una fuga di 3 tonnellate nel 1999 furono fermati gli impianti per alcune settimane, intervenne il ministero dell’Ambiente e furono imposte intere pagine di prescrizione all’Ineos Evc

Tutto ciò premesso e considerato si interroga il Sindaco per sapere:

- cosa sia realmente avvenuto il 6 maggio 2006 alla Ineos Evc di Porto Marghera, quante e quali sostanze tossiche e cancerogene siano state disperse nell’ambiente ad insaputa della cittadinanza e quindi con grave rischio per la sua incolumità;
- la ragione per cui, quel giorno, la popolazione non fu allertata attraverso il suono delle sirene.
- in quale direzione si siano disperse le suddette sostanze, in funzione dei venti prevalenti;
- se siano stati presi provvedimenti verso l’azienda per fare in modo che non si ripetano più tali periodici incidenti e, in caso affermativo, che il Consiglio Comunale ne venga messo a conoscenza;
- nel caso in cui il Comune, contrariamente alle istituzioni comunitarie competenti in materia, non sia stato informato di questi fatti gravissimi (e con esso anche la cittadinanza), se non ritenga sia il caso di interrogarsi circa l’opportunità di stringere accordi per il rilancio Porto Marghera con soggetti economici che danno dimostrazione di un così elevato grado di cinismo. Accordi che come quello sottoscritto frettolosamente, sotto l’onda emotiva della chiusura di DOW Chemical, ha visto il Comune di Venezia spingere per mantenere un assetto produttivo deleterio per il territorio del nostro territorio poiché tutto teso a consolidare per altri decenni l'attuale raffineria, ad ampliare gli impianti per la produzione della chimica del cloro - in contrasto con l'orientamento espresso dai cittadini nel sondaggio - e alla costruzione di una nuova centrale elettrica.


 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 02-04-2007 ore 00:00
Ultima modifica 02-04-2007
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