Partito Democratico - Interpellanza nr. d'ordine 730

Venezia, 6 febbraio 2007
nr. ordine 730
n p.g. 6
 

All'Assessore Augusto Salvadori

e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VI Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Presidente della Municipalità Mestre - Carpenedo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

Oggetto: Condizioni di degrado dell'area stazione ferroviaria di Mestre

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

Premesso che:
- la zona prossima alla stazione ferroviaria di Mestre è un’area della nostra città molto degradata e sporca;
- la gestione dei rifiuti costituisce una problematica di rilevanza nazionale e locale che coinvolge tutti i cittadini, le Amministrazioni e le diverse realtà sociali operanti sul territorio;
- una corretta politica di gestione del territorio deve necessariamente puntare su un ciclo integrato dei rifiuti e soprattutto sulla raccolta differenziata degli stessi;
- l’importanza della differenziazione della gestione dei rifiuti è direttamente proporzionale alla grandezza della struttura che li produce;

Sentiti:
- diversi cittadini lamentare la mancata osservanza delle norme relative alla raccolta differenziata dei rifiuti da parte di diversi albergatori e ristoratori operanti nella zona di Via Piave e nei pressi della Stazione Ferroviaria di Mestre,

Verificata:
- la completa inadeguatezza della disposizione delle isole ecologiche della zona stazione di Mestre;

Si interpella l’Assessore al Decoro per conoscere:

- se detta lamentela da parte dei cittadini corrisponda a verità e, in tal caso, se non ritenga opportuno attivarsi affinché tale deprecabile carenza di senso civico venga per quanto possibile limitata e doverosamente sanzionata ove ne ricorrano i presupposti;
- se è stata programmata una visita di monitoraggio dello stato del decoro della zona stazione di Mestre ove persiste una preoccupante situazione di degrado che si manifesta peraltro anche nell’assoluta inosservanza delle basilari norme di pulizia del suolo pubblico.

Carlo Pagan

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