Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2010-2014 > Archivio 2005-2010 > Gruppi consiliari > Rifondazione Comunista - Sinistra Europea > Consiglieri comunali > Sebastiano Bonzio > Archivio atti > Interpellanza nr. d'ordine 591
Contenuti della pagina

Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 591

Logo Rifondazione Comunista - Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
591 94 02/11/2006 Sebastiano Bonzio
 
Vicesindaco
Michele Vianello
 
e p. c.
Al Presidente della II Commissione
03/11/2006 03/12/2006 in Commissione

 

 

Venezia, 2 novembre 2006
nr. ordine 591
n p.g. 94
 

Al Vice Sindaco Michele Vianello

e per conoscenza

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della II Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Il Comune dia un senso compiuto, se esiste, al suo piano di deprecarizzazione facendo in modo che non si ritorca contro i lavoratori.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che

Il Comune di Venezia ha affrontato, a nostro avviso in modo poco convincente e parziale, la problematica del personale precario occupato nell’amministrazione, creando divisioni tra i lavoratori stessi, al fine di giungere al superamento di tale iniqua forma occupazionale, prevedendo per i lavoratori interessati l’obiettivo di stabilizzarne l’occupazione;

tale processo si sarebbe dovuto compiere trasferendo ad alcune società controllate dal Comune (Venis e Ames) servizi originariamente gestiti direttamente dallo stesso ente e definendo accordi di servizio tali da permettere alle succitate Società di assumere tramite contratti di lavoro a tempo indeterminato i lavoratori precari;

gli impegni su indicati sono stati oggetto anche di un accordo siglato con le organizzazioni sindacali;

Constatato che

parte del succitato accordo risulta non essere stata ancora portata a termine e precisamante quella che riguarda i lavoratori precari che, a seguito dell’accordo di deprecarizzazione, sono stati affidati a Venis, società presso la quale continuano ad essere impiegati con contratti di co.co.pro;

Il Comune di Venezia ha indetto una selezione pubblica per la formazione di due graduatorie per assunzioni a tempo determinato di collaboratori cat B3 e di istruttori cat C1 e che al fine della valutazione dei titoli di servizio vengono computati solo le attività svolte presso le pubbliche amministrazioni, escludendo pertanto i lavoratori impiegati presso società partecipate, come nel caso dei lavoratori oggi impiegati da Venis a seguito dell’accordo di deprecarizzazione;

Preso atto che

i lavoratori precari su indicati, oggi impiegati in Venis con contratto co.co.pro, hanno continuato a svolgere senza interruzione di continuità le stesse mansioni presso gli stessi uffici dell’Amministrazione comunale e che, pertanto, il cambiamento che si è venuto a determinare nella loro situazione, con la sostituzione del datore di lavoro, è un peggioramento della loro condizione, in quanto perdono la possibilità di computare a loro favore un’attività lavorativa – si sottolinea, la medesima attività lavorativa – che prima svolgevano per conto del Comune;

Ritenuto che

Il Comune di Venezia deve adottare le misure necessarie per superare positivamente tale iniquità, in quanto anche i rapporti con la Venis possono essere ricondotti al principio sancito dalla giurisprudenza europea, riferito al servizio “in house”, secondo il quale l’Amministrazione pubblica che “eserciti sulla società di cui trattasi un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi e questa società realizzi la parte più importante della propria attività con l’Ente o con gli enti locali che la controllano”, detiene “un assoluto potere di direzione, coordinamento e supervisione dell’attività del soggetto partecipato e riguarda l’insieme dei più importanti atti di gestione del medesimo, in virtù di tale rapporto il soggetto partecipato si configura come un’entità distinta solo formalmente dall’amministrazione ma che in concreto continua a costituire parte della stessa”;

Anche la gestione delle professionalità e la responsabilità di tutelare i diritti dei lavoratori ricadano all’interno del suddetto principio e che comunque non sia accettabile che l’Amministrazione si disinteressi dell’effetto che producono i suoi atti sulla tutela dei diritti dei lavoratori, fatto che oltre tutto contraddirebbe anche l’impostazione tracciata dal Consiglio Comunale e contenuta nella delibera che detta gli indirizzi alle società partecipate dal Comune di Venezia dove trova ampio spazio il tema della responsabilizzazione dell’Amministrazione comunale relativamente alla gestione del personale di queste.

Tutto ciò premesso e considerato, si interpella l’Assessore al personale affinché:

comunichi come intende superare tale evidente situazione di iniquità e discriminazione nei confronti dei lavoratori ieri precari comunali oggi precari Venis;

informi in merito ai tempi di attuazione del piano di deprecarizzazione, con particolare riferimento ai lavoratori precari oggi assegnati a Venis, indicando cosa concretamente è stato fatto e si intende fare al fine di dare attuazione a quella parte che prevede la definizione, nei contratti di Servizio con Venis, delle modalità per assumere tramite contratti di lavoro a tempo indeterminato i lavoratori precari.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 02-11-2006 ore 00:00
Ultima modifica 02-11-2006
Stampa