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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 1625

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1625 27 11/03/2009 Sebastiano Bonzio
 
Jacopo Molina
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente della I Commissione
01/04/2009 01/05/2009 in Commissione

 

 

Venezia, 11 marzo 2009
nr. ordine 1625
n p.g. 27
 

Al Sindaco Massimo Cacciari


e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della I Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Ripristinare il monumento ai ferrovieri caduti nella lotta partigiana.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

I lavori di posizionamento dei nuovi tabelloni orari ai binari della stazione ferroviaria di Santa Lucia, in corso in questi i giorni, hanno causato una gravissima ferita alla memoria storica della Città e della lotta che in questa i Partigiani hanno condotto contro il nazi-fascimo, per la Libertà.

 

Come riportato dalla stampa locale, così come denunciato da numerosi democratici e antifascisti veneziani, le Ferrovie dello Stato, nel pianificare la posa dei nuovi display, non hanno considerato, ci si augura per pura superficialità, che al binario 8, sulla seconda colonna, in corrispondenza del punto di installazione, si trovava il monumento che ricorda i nomi dei ferrovieri caduti come partigiani nella Guerra di Resistenza, che, pertanto, sono stati rimossi.

 

Ancor più grave è lo sfregio se si considera che per posizionare il tabellone “in maniera uniforme con gli altri si strappano dal muro i nomi dei ferrovieri caduti. Della lapide restano la dicitura iniziale e i nomi che si trovano sui lati delle colonne che danno verso i binari. Ma sui lati paralleli ai binari stessi è evidente il segno lasciato dalle lettere tirate via per fare spazio ai tabelloni.”, come riporta la cronaca di un quotidiano locale.

 

Non è vano ricordare, con le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che “le idealità e le aspirazioni dei nostri combattenti per la libertà poterono […] tradursi in un essenziale quadro di riferimento per l’elaborazione della Carta costituzionale nell’Italia divenuta Repubblica per volontà di popolo, da cui sono nate la Carta Costituzionale e la Repubblica”.

 

Ripristinare, “dov’era, com’era”, il monumento ai ferrovieri caduti nella lotta partigiana è un imperativo cui non ci si può sottrarre: non un fatto di stanca nostalgia, ma un riconoscimento rinnovato a coloro che, dato la loro vita, hanno posto le basi repubblicane ed antifasciste del nostro vivere democratico.

 

Per quanto premesso, si interpella il Sindaco, affinché informi con la massima tempestività ed urgenza in merito alle vicende su riportate e si attivi presso le Ferrovie dello Stato e la Società Grandi Stazioni allo scopo di far ripristinare, per l’altissimo valore morale e politico di sui è simbolo e testimonianza, il monumento ai ferrovieri caduti nella lotta di Resistenza durante l’ultimo conflitto mondiale.

 

Sebastiano Bonzio

Jacopo Molina

 
 
Pubblicata il 11-03-2009 ore 16:05
Ultima modifica 11-03-2009 ore 16:05
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