Gruppo Misto - Interpellanza nr. d'ordine 1354

Venezia, 14 maggio 2008
nr. ordine 1354
n p.g. 43
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della II Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

Oggetto: Impossibile per il Casinò esternalizzare servizi fondamentali di gestione del gioco

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

Considerata la notizia apparsa sulla stampa e su internet (http://www.pokeritaliaweb.org/articoli/casino-di-venezia-subito-i-tornei-di-poker.html) in cui si apprende delle divergenze tra sindacati e Casinò di Venezia SpA riguardo alla volontà dell’Azienda di affidare l’appalto per l’organizzazione dei tornei di “Poker Texas hold’em” ad una società esterna specializzata.

Valutata la posizione dei sindacati che propongono l’assunzione di personale a tempo determinato da parte dell’Azienda senza esternalizzare così un servizio strettamente di pertinenza della casa da gioco.

Considerata la “Convenzione per la definizione dei rapporti tra Comune di Venezia e Casinò Municipale di Venezia SpA”, approvata dal Consiglio Comunale e sottoscritta tra le parti in data 30/07/07, che all’art.2 DIVIETO DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ INDIVIDUATE NELLA CONVENZIONE E MODALITÀ PER L’APPALTO DEI SERVIZI AUSILIARI, secondo comma, così recita:
“2. È tuttavia consentito alla Società, previa autorizzazione del COMUNE e secondo le modalità di legge, avvalersi di soggetti terzi, anche dalla stessa appositamente costituiti, per la gestione delle attività collaterali ai giochi quali a titolo esemplificativo: bar e ristoranti, pubblicità, vigilanza, custodia, pulizia, guardaroba, vendita tabacchi, nonché la gestione degli impianti tecnologici non di controllo o di gioco.”


SI INTERPELLA IL SINDACO

Per sapere se è facoltà della Casinò di Venezia SpA esternalizzare servizi non ausiliari ma bensì fondamentali di gestione del gioco quali, come in questo caso, la gestione del gioco d’azzardo del “Poker Texas hold’em”.

Giovanni Salviato

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