nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1330 | 26 | 15/04/2008 | Alfonso Saetta |
Sindaco Massimo Cacciari e p. c. Al Presidente della IV Commissione |
18/04/2008 | 18/05/2008 | in Commissione |
Venezia, 15 aprile 2008
nr. ordine 1330
n p.g. 26
Al Sindaco Massimo Cacciari
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della IV Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Barriere sensoriali per i non vedenti.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
PREMESSO CHE:
È evidente che l’Amministrazione Comunale sin’ora molto poco ha fatto per eliminare le barriere sensoriali, quelle che, di fatto, impediscono ai non vedenti o ipovedenti di muoversi da soli all’interno della nostra città e in special modo negli immobili a uso pubblico.
A prova di ciò le uniche strisce podotattili a Venezia sono state collocate in posti di scarso traffico, mentre, in luoghi dove sarebbero veramente molto utili, come a Piazzale Roma, in Riva degli Schiavoni, alla Colonna di Murano e in molti altri posti di questi utili strumenti non c’è traccia.
A Mestre sono stati collocati alcuni semafori sonori, dove però, non sono state istituite le strisce podotattili indispensabili per guidare il non-vedente al palo ove è allocato il pulsante che mette in funzione l’indispensabile suoneria.
A Venezia le strisce podotattili in prossimità dei pontili dei mezzi pubblici acquei, dove peraltro sarebbero indispensabili per evitare che un non vedente corra il rischio di cadere in acqua, non sono mai state ne previste ne impiegate.
Nei mezzi pubblici acquei dell’intera città, gli annunci vocali che informavano a quale fermata, il mezzo stava per attraccare, erano stati istituiti, anche se spesso mal funzionavano, adesso da alcuni mesi questi avvisi fonici sono stati sostituiti da messaggi invocanti alla pulizia e al decoro della città.
SI INTERPELLA:
Il Signor Sindaco su come intende risolvere questa deplorevole mancanza di attenzione da parte della civica Amministrazione Comunale, nei confronti della categoria dei non vedenti e degli ipovedenti. Tutto ciò, anche in considerazione del fatto che è previsto che il 10% del gettito del contributo di fabbricazione, di cui al D.P.R. 06/06/2001 nr. 380 sia destinato all’eliminazione delle barriere architettoniche e che sarebbe opportuno che almeno una parte di esse, pari ad un quinto, fosse destinato agli essenziali bisogni dei cittadini non vedenti e ipovedenti.
Alfonso Saetta
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