nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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1276 | 22 | 10/03/2008 | Saverio Centenaro |
Assessora Mara Rumiz e p. c. Al Presidente della VII Commissione |
13/03/2008 | 12/04/2008 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 19-06-2008 | Leggi |
risposta | 03-06-2008 | Leggi |
Venezia, 10 marzo 2008
nr. ordine 1276
n p.g. 22
All'Assessore Mara Rumiz
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della VII Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Sede uffici comunali ex carbonifera quali i criteri della scelta
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
In questo periodo il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare il bilancio di previsione 2008 per la Città di Venezia.
Com’è consuetudine delle Giunte che si susseguono dal 1993 al 2008, il pareggio di bilancio poggia su due assi fondamentali: l’aumento delle entrate derivante da aumenti del servizio Tia, multe, parcheggi, oneri di urbanizzazione, trasporto pubblico ecc, e la vendita del patrimonio comunale.
A fronte di queste reiterate scelte politiche, non c’è un miglioramento della qualità/quantità dei servizi pubblici erogati dal comune e una miglior qualità della vita nel territorio comunale.
Infatti, c’è solo il depauperamento del patrimonio immobiliare pubblico per coprire le consuetudini di bilanci basate su criteri di esigenza e opportunità politica.
In questi giorni abbiamo letto il grido d’allarme lanciato dall’Assessore al patrimonio la quale evidenziava che per quanto riguarda la vendita degli immobili il Comune stava raschiando il fondo delle proprietà e che quindi era/è necessario cambiare strategia di bilancio.
Dopo una dichiarazione così allarmata e pertinente di un membro della Giunta ci si sarebbe aspettato di visionare un bilancio di buona economia.
Invece, leggiamo che la Giunta con la decisione, peraltro condivisibile, di accentrare gli uffici della terraferma in una sede unica, sceglie l’immobile più costoso anziché altre opportunità più vantaggiose per le casse comunali.
Perché la Giunta ha preferito acquistare lo stabile dell’ex carbonifera che risulta più caro di altri immobili, quali quello della ex SME?
La poca trasparenza dell’operato della Giunta non consente al Consiglio Comunale di svolgere a pieno titolo il ruolo di controllore della attività amministrativa svolta da detto organo, al punto di costringere di volta in volta i consiglieri a formulare interrogazioni e/o invocare commissioni d’inchiesta.
Tutto ciò premesso, considerato che è stato reso pubblico che il costo per l’acquisto dell’immobile dell’ex carbonifera è superiore rispetto a quanto si sarebbe speso se si fosse optato per l’immobile dell’ex SME ( carbonifera € 2450,00 al mq contro € 2100,00 mq della SME);
Visto che non è stata resa pubblica la procedura ed i criteri seguiti dalla Giunta nell’acquisto dell’immobile suddetto.
Si interroga il Sindaco e l’Assessore al Patrimonio
Per conoscere e rispondere in commissione consiliare ai seguenti quesiti nelle prossime sessioni di bilancio:
1- rendere noto i criteri seguiti per l’individuazione dell’immobile e se sono stati resi pubblici;
2- rendere noto le procedura della gara;
3- rendere noto l’elenco delle offerte pervenute;
4- conoscere le motivazioni della scelta dell’immobile dell’ex carbonifera in luogo di immobili più economici.
Saverio Centenaro
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