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Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Interpellanza nr. d'ordine 1167

Logo Rifondazione Comunista - Sinistra Europea Sebastiano Bonzio
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1167 74 07/11/2007 Sebastiano Bonzio
 
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente della II Commissione
09/11/2007 09/12/2007 in Commissione

 

 

Venezia, 7 novembre 2007
nr. ordine 1167
n p.g. 74
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della II Commissione
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Crisi SAV: subito un tavolo sul sistema aeroportuale veneziano per un nuovo modello di gestione e la tutela dei livelli occupazionali.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che,
è di questi giorni la notizia che la SAV, una delle tre società che forniscono i servizi a terra alle compagnie aeree che utilizzano l’aeroporto Marco Polo di Venezia, ha comunicato ai sindacati la messa in mobilità per 140 dei circa 306 dipendenti, alla quale si dovrà sommare la cessazione del lavoro dei 65 dipendenti a tempo determinato, con contratti interinali, ecc… a partire dal 1 gennaio 2008;
la SAV non riuscirebbe a sanare i propri bilanci, saldare i debiti contratti con SAVE relativi al mancato pagamento delle tariffe aeroportuali e dal 31 dicembre potrebbe perdere i contratti con Alitalia, Lufthansa e Suissair; contratti che potrebbero essere affidati alle altre due società che operano al Marco Polo nel settore (GH e Aviapartner);

Considerato che
tale situazione è la logica conseguenza di scelte che hanno, in nome del libero mercato, ridotto a “spezzatino” il servizio di assistenza a terra, fondamentale per una offerta di qualità all’utenza dell’aeroporto, creando una competizione che le diverse aziende hanno scaricato direttamente sui lavoratori, costretti ad operare sotto organico, con un carico di ore straordinarie crescente, con salari al ribasso (ricordiamo che proprio i lavoratori SAV per superare una precedente crisi avevano accettato il “contratto di solidarietà”);

la SAV non si è presentata all’incontro in Provincia sulla procedura di mobilità promosso dall’assessore provinciale al Lavoro e che pertanto ha deciso di convocare in accordo con il ministero dei Trasporti un «tavolo sul sistema aeroportuale veneziano», per il 13 novembre prossimo, a cui inviterà sindacati, Save ed Enac;

la riduzione del personale annunciata da Sav - che oltre al licenziamento di 140 dei 245 dipendenti diretti, prevede di non rinnovare i contratti a termini e interinali con una sessantina di precari - viene respinta anche dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che concordano con l’assessore provinciale sulla «illegittimità della procedura» e hanno indetto un’assemblea per decidere le iniziative di lotta che si aggiungeranno allo sciopero, già indetto per il 6 novembre dai Cub, del personale di Sav, Gh e Save.

Ritenuto che

le attuali ricadute negative sull’aeroporto di Venezia sono dovute alla crescente privatizzazione dell’assetto societario di SAVE, operata sotto l’alta regia della Regione Veneto, che ha accelerato la spinta terziarizzatrice in tutti i settori, handler compresi già intrapresa dalla dirigenza SAVE e che più volte il Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista - Sinistra Europea ha tentato, senza grandi risultati, di porre all’attenzione del Sindaco e della Giunta;

si possano individuare nuove forme di gestione, che possono essere mutuate da altre esperienze europee, ad esempio quella del maggiore scalo europeo, dove la società che gestisce l’aeroporto di Francoforte è partecipata anche una parte dei servizi di handling allo scopo di calmierare i costi di servizio ed evitare la folle corsa al ribasso delle tariffe che caratterizza, invece, l’aeroporto Marco Polo, con ricadute negative sui tempi di consegna dei bagagli e sui altri servizi;

di fronte ai lavoratori, alle compagnie aeree e ai passeggeri è necessario che vi sia una chiara assunzione di responsabilità da parte della società di gestione Save e dell’ente di controllo degli aeroporti (Enac);

Tutto ciò premesso e considerato, si interpella il Sindaco per chiedere:

un intervento autorevole affinché sia promosso un tavolo di consultazione tra enti competenti, azienda, rappresentanze dei lavoratori, per favorire soluzioni adeguate che tutelino i livelli occupazionali esistenti (compresa la garanzia in caso di cessione delle attività dell’obbligo del reintegro del personale da parte dell’azienda subentrante, come previsto dalla normativa e dal contratto vigenti);

che sia avviato un confronto che, coinvolgendo anche gli altri soggetti pubblici con proprietà di quote SAVE, ridefinisca un diverso assetto nella gestione dei servizi a terra, superando la frammentazione, con l’obiettivo di offrire agli utenti un servizio di miglior qualità e ai lavoratori una certezza occupazionale;

un chiaro impegno per far indire dal ministero dei Trasporti un tavolo istituzionale sul sistema aeroportuale veneziano mirando a definire per SAVE un ruolo di endring, sull’esempio del modello di gestione dell’aeroporto di Francoforte;

che l’Amministrazione comunale intervenga presso il Ministro affinché invii ispettori all’ ENAC di Venezia allo scopo di avviare le necessarie verifiche sulle modalità dei gestione aeroportuale.

 

Sebastiano Bonzio

 
 
Pubblicata il 07-11-2007 ore 00:00
Ultima modifica 07-11-2007
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