nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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769 | 50 | 22/02/2007 | Alfonso Saetta |
Assessore Gianfranco Vecchiato |
23/02/2007 | 25/03/2007 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 06-07-2007 | Leggi |
Venezia, 22 febbraio 2007
nr. ordine 769
n p.g. 50
All'Assessore Gianfranco Vecchiato
e per conoscenza
Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: Meno cemento - Salviamo l’Orto Botanico ed un po’ di verde a Cannaregio !
Tipo di risposta richiesta: scritta
PREMESSO CHE
La decisione dell’Amministrazione comunale di consentire, attraverso uno strumento urbanistico denominato “Programma integrato” la realizzazione di nuova edilizia, sembra rendere vana il ripristino degli spazi verdi superstiti in uno degli ultimi polmoni verdi della città storica, ovvero l’Orto Botanico un’area scoperta a San Giobbe – Cannaregio, di circa 5.400 mq. ricca anche di piante esotiche, dove in una parte, nel tempo l’ Enel Spa ha istallato i trasformatori che rifornivano la città di corrente elettrica.
SI INTERROGA
L’Assessore in indirizzo per conoscere se sia stata già compiuta o dovrà essere eseguita per questa opera la valutazione di impatto ambientale regionale,
SI DOMANDA
anche, se sia stata valutata l’opportunità ambientale, in contrasto con la sacrosanta difesa dell’ambiente, di ripristinare negli spazi verdi superstiti, l’Orto Botanico nato nel 1810, al fine di rendere la città ed il Sestriere di Cannaregio più vivibile e riconsegnarlo agli abitanti ed ai bambini veneziani.
SI CHIEDE
di intervenire limitando al massimo la cementificazione dell’area e di attivarsi e/o favorire il recupero edilizio delle costruzioni rimaste alcune del 1400, altre dei primi ‘900;
valutando infine,
la possibilità di acquistare o permutare con altro immobile comunale l’importante area verde in questione, al fine di preservarla nelle sue valenze naturalistiche e storico-culturali, evitando altresì un ennesimo scempio ambientale in un centro praticamente ormai quasi privo di aree verdi.
Alfonso Saetta
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