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Partito Democratico - Interrogazione nr. d'ordine 513

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
513 88 19/09/2006 Franco Conte
 
Vittorio Pepe
Alfonso Saetta
Sindaco
Massimo Cacciari
 
e p. c.
Al Presidente della II Commissione
22/09/2006 22/10/2006 in Commissione

 

 

Venezia, 19 settembre 2006
nr. ordine 513
n p.g. 88
 

Al Sindaco Massimo Cacciari

e per conoscenza

Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della II Commissione
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale

 

Oggetto: Ammainare VELA s.p.a. e riassorbire l’attività in ACTV.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Richiamato che:
- il sig. Sindaco nella riunione della II^ Commissione del 7 settembre u.s. ribadiva il principio e la necessità di semplificare le partecipazioni al fini di assicurare risparmio di costi ed un più efficace controllo,
- tale principio va applicato non ad personam ma secondo coerenza ed obiettività,
- ribadiva da una parte come eccellente la scelta di rendere autonomo il reparto biglietti di ACTV e dando indipendenza nella forma di società per azioni e dall’altra che Venice-card sarebbe stata assorbita da ACTV in violazione del P.d.n.c., Principio di non contraddizione di Aristotelica memoria.Puntualizzato che:
- mentre Venice-card ha una missione strategica totalmente terza rispetto ad ACTV e quindi è opportuno lasciare una personalità giuridica autonoma che consenta di sviluppare un core business assai promettente ed un know-how presto necessario a tutte le città d’arte italiane,
- al contrario VELA s.p.a. resta sostanzialmente un ufficio staccato di ACTV che vive del semplice sconto che riconosce ACTV sul ricavo dei biglietti venduti.

Considerato che:
- l’attività svolta dai dipendenti di VELA s.p.a. è organica a quella svolta dai dipendenti di ACTV, sotto il profilo etico risulta sconveniente conseguire margini di profitto in base ad una politica retributiva non perequata,
- la struttura per la selezione ed assunzione del personale in ACTV non giustifica il doppione di analoga funzione in VELA s.p.a. con oneri e rischi sulla qualità del personale.

si interroga il sig. Sindaco

per sapere se, recuperando la centralità del richiamato aristotelico. P.d.n.c., non intenda procedere a riassorbire VELA s.p.a. in ACTV e valorizzare la missione di Venice-card.514
- sino alla fine degli anni ’60 era operativa una fabbrica del vetro appunto le famose Conterie,
- pare non fosse stata presa in considerazione inizialmente la necessità di interventi di bonifica,
- nei piani del Comune entro il corrente anno avrebbero dovuto essere a disposizione 176 alloggi per studenti universitari nell’area delle ex-Conterie,
- al contrario, si spera temporaneamente, detta area verrà usata come discarica per il materiale inquinato estratto da terreni da bonificare per esigenze di logistica del cantiere relativo a costruendi alloggi pubblici.

Considerato che:
- siamo di fronte ad un rinvio sine die con nocumento non solo degli studenti universitari ma anche della popolazione dell’isola che rischia di vedere pregiudicato il complesso di opportunità rappresentato dal riutilizzo dell’area, assai articolato: residenziale, artigianale, studentesco appunto e museale,
- durante la stagione estiva gli alloggi per studenti sarebbero stati utilizzati per fini turistici e quindi creando ulteriori opportunità.

si interroga il sig. Sindaco e l’Assessore al Patrimonio

per sapere se:
- all’atto dell’acquisto, nel 1995, nel prezzo il Comune abbia tenuto conto dei costi della bonifica ed in quale misura,
- se a dieci anni dall’acquisto dell’area non si renda necessario una verifica della tempestività e della capacità di programmazione che sta portando al risultato di allontanare sine die preziosissimi 178 alloggi per studenti.516
PREMESSO CHE

da notizie stampa si è recentemente appreso dell’invio di un curioso fax dell’amministrazione comunale indirizzato al magistrato alle acque il cui contenuto, come da interpretazione “autentica” del Capo Gabinetto dr. Maurizio Calligaro riguarderebbe la presunta incompatibilità dell’attività di carpenteria metallica navale relativa alle paratoie del sistema Mose con le medesime destinazioni del piano particolareggiato dell’Arsenale nord (che sempre prevedono cantieristica e carpenteria)!

SI INTERROGA URGENTEMENTE IL SIGNOR SINDACO

per conoscere quanto segue:
a) - I nominativi dei funzionari comunali, pensionati e professionisti che si sarebbero prestati alle su menzionate ardite interpretazioni letterali della normativa comunale esponendo l’Amministrazione civica ad agevoli ricorsi giudiziari;
b) - quale sia nella vicenda il ruolo “politico” del dottor Maurizio Calligaro?;
c) - se corrisponda al vero che il Comune, sempre impegnato nei più disparati fronti, si sia rifiutato di partecipare ad una riunione di confronto con l’Amministrazione dello Stato competente per i lavori di salvaguardia di Venezia ai sensi di legge;
d) - se, dopo le note e tristi vicende occupazionali del petrolchimico, si siano valutate le negative ripercussioni occupazionali di un tale superficiale atteggiamento anche sull’Arsenale di Venezia ove, a fatica, proprio la stessa Amministrazione Comunale è impegnata in un difficile rilancio produttivo!
e) - se, infine, non si ritenga davvero velleitario in tutta la vicenda il ruolo del primo cittadino e dei “suoi esperti”, che stante un Consiglio Comunale e la città largamente favorevole al completamento del sistema Mose, si ostina a mettere in pratica espedienti e bizantinismi davvero ridicoli come quelli dello scorso anno in cui i vigili urbani venivano inviati dall’Edilizia Privata all’Autorità Idraulica a cercare la licenza a costruire delle dighe demaniali!

 

Franco Conte

Vittorio Pepe
Alfonso Saetta

 
  1. Franco Conte
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Pubblicata il 19-09-2006 ore 00:00
Ultima modifica 19-09-2006
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