nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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511 | 86 | 08/09/2006 | Franco Conte Vittorio Pepe |
Sindaco Massimo Cacciari e p. c. Al Presidente della II Commissione |
12/09/2006 | 12/10/2006 | in Commissione |
Venezia, 8 settembre 2006
nr. ordine 511
n p.g. 86
Al Sindaco Massimo Cacciari
e per conoscenza
Al Presidente del Consiglio comunale
Al Presidente della II Commissione
Ai Capigruppo Consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Generale
Oggetto: RESTITUIRE AI VENEZIANI CONDIZIONI DI VIVIBILITÀ SALVAGUARDANDO IL VALORE UMANO OLTRE CHE ARTISTICO DI VENEZIA.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che:
- Venezia e le sue strutture necessitano di una sagace ed attenta ma soprattutto responsabile politica del turismo;
- solo con strumenti adeguati si potranno raggiungere obbiettivi strategici che consentano una convivenza non forzata tra turista e cittadino, restituendo ai veneziani condizioni di vivibilità e salvaguardando il valore umano oltre che artistico di Venezia.
Richiamato che:
- Venice-card, venne costituita nella prospettiva di disporre di una strumento agile ed efficace per mettere in rete i vari punti di interesse turistico, artistico e culturale di concerto con le varie realtà che operano sul territorio: dal Comune ad ACTV, ASM, ad altre Società di trasporti, alla Curia, ai Musei privati (Guggheneim, Palazzo Grassi etc.) ad altre Istituzioni come la Biennale, ai Teatri un servizio unico di prenotazione per le diverse manifestazioni,
- a queste iniziative potranno poi collegarsene altre, come ad esempio Casinò, Golf, tennis club, stabilimenti balneari, associazioni alberghiere, di pubblici esercizi, di commercianti etc.
Considerato che:
- la riuscita di questa iniziativa potrà però avere successo a tre condizioni:
1) se sarà praticamente impossibile per il turista accedere alla Città senza questo strumento, facendo leva sul valore economico perché dovrà comportare un risparmio notevole rispetto agli acquisti dei singoli titoli di ingresso o anche dei titoli di trasporto,
2) se sarà garantita un’autonomia da altre strutture comunali che rischiano, se ne diventassero gestori, di condizionare le potenzialità della card alla loro mission aziendale,
3) SOLO facendo una forte “pressione “ economica sul turista si potranno ottenere risultati significativi che possano poi consentire alla pubblica amministrazione di deviare i fondi su aziende e servizi (VESTA o ACTV) che sopportano costi e disservizi che poi ricadono sul cittadino,
- al fine di disincentivare i sovraffollamenti di aree a forte valenza turistica come l’area marciana, l’area di Rialto etc. le manifestazioni di rilievo potranno essere dirottate in aree più decentrate, anche queste convenzionate ad un ingresso su prenotazione attraverso la card,
- Venice-card potrà anche assumere una funzione positiva per la legalità, l’ordine sociale e per il decoro. Infatti corregge una gestione anarchica del turismo che trae da una disorganizzazione complessiva linfa vitale per produrre aberranti esempi quali l’abusivismo al Tronchetto od il proliferare di banchi di paccottaglia ordinaria o di vetrine di panini di plastica venduti a prezzi spropositati.
Chiede al signor Sindaco
se non intenda recedere dall’indicazione manifestata nella riunione della II* Commissione del 9 settembre 2006 di porre termine all’esperienza Venice-card
Franco Conte
Vittorio Pepe
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